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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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Rapporto di ricerca nella regione Veneto81sottomesse, e tali restano. Però bisogna farela sensibilizzazione. E loro hanno paura dellalegge, però devono sapere che la legge c’èe cosa dice. Quando hanno arrestato quellasignora nigeriana! Perché il tam-tam nellacomunità nigeriana è molto forte. E lo èanche nei paesi d’origine. Non è che bisognapubblicizzare il singolo fatto sul giornaleo sul Tg. È una comunità che comunqueriesce a far passare l’informazione colpassaparola. Quella signora lì appartenevaa una chiesa pentecostale qua che l’haanche sostenuta dopo il suo arresto. Io hoparlato con la moglie del pastore. Lei mi haanche chiamata dicendomi di appoggiarequesta donna nigeriana arrestata, ma iole ho detto che mi dispiaceva tanto, mache non ero d’accordo con lei. Cosa dovevofare? Prendere e difendere una che avevafatto una cosa così? Se fosse stata almenoun membro dell’associazione. Io aiuto imembri dell’associazione a sapere tantecose sulla cultura italiana, sull’educazione<strong>dei</strong> figli, perché ci sono tante problematiche.Ad esempio picchiare i bambini, dargli lebotte, picchiarli con la cintura, poi provocala scuola che fa la segnalazione ai servizisociali e loro perdono i figli. La moglie delpastore era a favore della circoncisionefemminile. La maggioranza di quelle dell’Edoè così, sai. Nessuno si chiede se è unatradizione giusta o no. Loro pensano che lacolpa non sia loro perché, dicono: “Non èuna mia iniziativa, è una cosa che mi hannopassato”. Allora loro non vedono nessunmale, però possono capire che magari inNigeria lo possono fare, ma qui no.Ma anche in Nigeria c’è una legge controqueste cose.I.: Mmm… Da noi le leggi esistono,ma non sono applicate. Quanti hannomesso in prigione in Nigeria per questoreato? In Nigeria gli stessi che fanno le leggi,poi le infrangono.Quindi tu pensi che nella testa <strong>dei</strong>nigeriani, la legge italiana sia piùrispettata che (quella) in Nigeria?I.: Sì, qui sei obbligato a rispettarla.Se non la rispetti, paghi. La signora nonha rispettato la legge, non sapeva che eraillegale. Sai le informazioni agli immigratinon passano. (I., Nigeria)Quanto riportato racconta evidentementedi una realtà, quella veneta, nella quale sipuò presupporre una tendenza da partedi alcune comunità favorevole a perpetuarela pratica. Riteniamo che la naturadella pratica e le modalità attraversole quali le diverse popolazioni africanela reiterano rendano molto difficile lamappatura quantitativa del fenomeno.Quanto rilevato sembra delineare icontorni di un panorama nebbioso,nel quale è difficile scorgere i contornidella portata del fenomeno. Non abbiamodubbi però sul fatto che le MGF faccianoparte della circolazione di tradizioni cheaccompagna gli immigrati africani inVeneto, soprattutto in alcuni gruppi, comead esempio le comunità nigeriane,più volte citate in questo lavoro.Abbiamo chiesto ai mediatori e airappresentanti di comunità qualepotrebbe essere il loro ruolo nel nostroprogetto di azione e prevenzione. Quantoè stato suggerito appare estremamenteimportante. Le strategie <strong>nelle</strong> quali ilruolo di tali figure di mediazione diventaindispensabile includono la rilevazionedell’atteggiamento delle diverse comunitàe il relativo intervento di prevenzione.Rispetto alla realtà più specificadelle MGF in molti e molte hannoevidenziato l’importanza di raggiungerenel modo giusto le comunità. Le propostesono state diverse, ma il filo conduttore èstato quello di evitare le forzature. Così siesprimono alcuni degli intervistati:B.: È molto più importante che la personasi renda conto da sola <strong>dei</strong> propri errori,piuttosto che in seguito ad una forzatura.Se noi riusciamo a convincere le persone

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