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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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Rapporto di ricerca nella regione Veneto24alcuni assunti di base sulla natura e ilsignificato delle idee, dell’esperienzae della realtà sociale, nonché sullemodalità attraverso le quali questi sonocorrelati. Il metodo invece si riferisce alletecniche e alle procedure che si possonoutilizzare per esplorare la realtà, produrredati ed evidenze. È un metodo, quindi,quello dell’etnografia, delle interviste,dell’osservazione partecipante, del focusgroup, del questionario, dell’analisi <strong>dei</strong>testi e cosi via. Il metodo è strettamentelegato al tipo di informazione che siintende ottenere.Nel caso specifico, la scelta metodologicaè stata imposta dall’oggetto della ricercae si è coniugata all’utilizzo di metodiflessibili, in grado di illuminarel’eterogeneità <strong>dei</strong> diversi contesti in cui lapratica delle MGF si manifesta.Questo progetto conoscitivo 4 ha postodi fronte all’obiettivo, affascinante macomplicato, di cogliere le opposte tensioniverso il cambiamento e la conservazioneche, mai come in questo caso, possonodescrivere l’atteggiamento della diasporaafricana nei confronti della pratica delleMGF. Le strategie di ricerca utilizzatesono state quelle più idonee a coglierele complessità legate sia alla ricerca sulcampo, sia all’accesso all’esperienzadegli intervistati e delle intervistate./ Le interviste e i focus group /Lo studio è stato condotto in larga parteattraverso la realizzazione di intervistesemistrutturate e focus group.I destinatari sono stati 21 mediatori/mediatrici africani/e, rappresentantidi associazioni africane, 13 donneafricane residenti nel territorio venetocon diverse esperienze rispetto allapratica, 15 tra medici e operatorisanitari, alcuni rappresentanti delleforze dell’ordine e della magistratura,9 tra rappresentanti delle CommissioniPari opportunità regionale e provincialie operatori di associazioni impegnatenella promozione <strong>dei</strong> <strong>diritti</strong> <strong>umani</strong> delledonne e degli immigrati. Tali soggettisono stati raggiunti in tempi e conmodalità diverse in base alla successionedelle fasi della ricerca, tutti comunquenel periodo compreso tra giugnoe ottobre 2008.Quasi tutte le interviste sono stateregistrate e quindi deregistrate, salvoquelle per le quali la persona interessatanon ha dato il consenso e quelle realizzateper approfondire specifici aspetti tra quellicontemplati nella traccia di intervistapredisposta per le diverse tipologiedi soggetti incontrati durante la ricerca.Anche i focus group sono stati interamenteregistrati. Nella scelta <strong>dei</strong> soggetti diorigine africana da intervistare si è tenutoconto della corrispondenza tra presenzanel territorio regionale e rappresentativitàdella pratica nel paese d’origine 5 .4 In merito alle questioni metodologiche rispettoal disegno della ricerca si veda Bichi (2003), Silvermann(2003), Bailey (1995).5 La letteratura e i manuali che trattanodi ricerca qualitativa hanno dedicato molte pagine allaquestione della scelta del campione e in particolare allasua rappresentatività. Si vedano in proposito i lavori diBovone (1984), Bertaux (1999), Cipriani (1997), Cavalli(1985), Corbin e Strauss (1990).Alla luce di tali considerazioni, si ritiene di avereindividuato un campione rappresentativo dellapopolazione oggetto di studio.

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