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Mutilazioni dei genitali femminili e diritti umani nelle ... - Aidos

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15pratiche riunite dall’OMS nel IV tipo,che modificano l’aspetto della vulva qualiad esempio l’allungamento delle piccolelabbra o del clitoride. L’aggettivo nocivedescrive però – per il suo significato: cheprovoca un danno di varia natura o entità,visibile o nascosto, a carico di un organismoo di una condizione (Dizionario DevotoOli della lingua italiana, ed. 2004/5,Le monnier) – l’impatto che la pratica hasul corpo e sulla condizione delle donnee rispetta la preoccupazione di tanteattiviste, non lasciando ambiguità rispettoal fatto che è una pratica da abbandonare.Nelle lingue africane parlate dai gruppietnici che praticano diverse forme di MGF,la pratica prende una varietà di nomi,che hanno significati letterali che fannoriferimento al rispetto, alla norma/regolada seguire, alla purezza, all’azione deltagliare e/o del chiudere/cucire,alla pulizia.dell’Onu, come pure un crescentenumero di organizzazioni non governative,ha scelto come mediazione possibile tradue istanze ritenute entrambe giuste,l’espressione femal genital mutilation/cutting (FGM/C), tradotta in italiano conmutilazione genitale femminile/escissione(MGF/E).In questo testo abbiamo sceltodi continuare a usare l’espressionemutilazioni <strong>dei</strong> <strong>genitali</strong> <strong>femminili</strong> el’acronimo italiano MGF, più notoe diffuso, pur riconoscendo la valenzadella nuova denominazione econdividendone i presupposti.INTRODUZIONE / Le parole per dirloMolte attiviste, africane e non, hanno peròravvisato un rischio nella sparizione delriferimento alla mutilazione, come sevenisse meno parte della motivazioneall’abbandono della pratica, che staappunto nel fatto che la pratica priva ledonne di una parte funzionale del propriocorpo ed è espressione “di una disparitàdi genere profondamente radicata cheassegna loro una posizione di subalternitànella società, e produce gravi conseguenzefisiche e sociali” 1 .Per “mantenere la valenza politicadel termine ‘mutilazione’ e allo stessotempo riconoscere l’importanza di usareuna terminologia che non esprima ungiudizio nei confronti delle comunità chela pratica” 2 l’Unicef e le altre agenzie1 UNICEF. Centro di ricerca Innocenti (IRC),Cambiare una convenzione sociale dannosa: la praticadella escissione/mutilazione genitale femminile,Firenze, UNICEF. IRC, 20052 UNICEF, Cambiare una convenzione, op. cit.

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