La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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Giovanni 3:13 e 6:62<br />
Vi sono state molte discussioni sull’ enigmatica affermazione di Gesu che “nessuno e’ asceso<br />
al cielo tranne colui che e’ disceso dal cielo, il Figlio dell’ Uomo.” Se le parole fossero prese<br />
come parole di Gesu’, invece di un piu’ tardo commento su Giovanni, sembra che Gesu’ dica che<br />
egli solo e’colui che e’ asceso al cielo. Commentatori sono sorpresi dall’ uso qui del presente<br />
perfetto. “Il tempo perfetto ‘ e’ asceso ’ e’ inaspettato.”(50) L’ uso del tempo perfetto e’ una<br />
difficolta’, perche’ sembra implichi che il Figlio dell’ Uomo sia gia’ asceso nei cieli.”(51) <strong>La</strong><br />
difficolta’ del verso sta’ nel tempo ‘ e’ asceso. ’ Sembra implichi che il Figlio dell’ Uomo fosse<br />
gia’, al momento che parlava, asceso nel cielo.”(52)<br />
In che senso Gesu’ avrebbe potuto reclamare d’ essere asceso nel cielo? Alcuni hanno<br />
pensato che quell’ affermazione significasse che qualche volta, durante il suo storico ministero,<br />
Gesu’ fosse stato letteralmente trasportato alla presenza di Suo Padre. Ma il Vangelo in nessun<br />
posto testimonia tale evento. Altri hanno argomentato per un senso profetico del presente<br />
perfetto, i. e. che il Figlio dell’ Uomo era destinato ad ascendere, una profezia <strong>della</strong> sua<br />
ascenzione dopo la resurrezione.<br />
C’ e’ una spiegazione piu’ facile dell’ ascenzione di Gesu’ nel cielo, basata su un precedente<br />
biblico e su un modo di parlare prettamente Giudaico. “Nessuno e’ asceso nel cielo tranne colui<br />
che e’ disceso dal cielo, il Figlio dell’ Uomo, che e’ in cielo” e’ una descrizione metaforica del<br />
piano redentore di Dio. Gesu’ possiede una straordinaria facolta’ di capire i segreti dell’ universo<br />
che egli adesso rivela a tutti quelli che vogliono sentire. <strong>La</strong> frase “che e’ nel cielo,” che appare in<br />
alcuni manoscritti Greci, <strong>La</strong>tini e Siriaci, indica che Gesu’, mentre viveva sulla terra, era allo<br />
stesso tempo anche “in cielo” in costante comunione con Suo Padre dal Quale dipende per tutto.<br />
Come il ponte fra il cielo e la terra egli reclama di avere un’ eccezionale accesso alla<br />
informazione diviana. Una simile posizione vale anche, piu’ tardi, per i credenti che Paolo<br />
descrive come “seduti in luoghi celesti” (Efesini 2:6).<br />
L’ “ascendere in cielo” di Gesu’, durante il suo ministero, indica allora la sua intima<br />
relazione con suo Padre. Come Figlio egli risiede “nel seno del Padre” (Giov. 1:18). Il contesto<br />
di Giovanni 3:13 raffigura Gesu’ in conversazione con Nicodemo sui segreti dell’ immortalita’.<br />
Gesu’ sta “parlando di quello che noi sappiamo” (Giov. 3:11). In contrasto alla mancanza di<br />
familiarita’ di Nicodemo con le chiavi che aprono la via per entrare nel Regno e la necessita’ di<br />
rinascere, Gesu’ dice, “In verita’, in verita’ ti dico che noi parliamo di cio’ che sappiamo e<br />
testimoniamo di cio’ che abbiamo visto, ma voi (popolo) non accettate la nostra testimonianza.”<br />
(Giov. 3:11). Gesu’ dubita <strong>della</strong> capacita’ di Nicodemo di ricevere “cose divine.” Gesu’ e’ in<br />
grado di rivelare questi segreti divini poiche egli e’ “asceso nei cieli” ed “e’ nei cieli.” Le parole<br />
di Agur nei Proverbi 30:3 contengono una simile referenza all’ ascenzione nei cieli. Il fine di tale<br />
“ascenzione” e’ per acquistare intendimento e rivelazione divina. “Certamente sono il piu’<br />
stupido degli uomo. Io non ho la capacita’ di capire di un uomo. E non ho neanche imparato<br />
sapienza. E non ho la conoscenza dell’ Unico Santo. Chi e’ asceso nei cieli e chi ne e’ disceso?”<br />
Similmente, Baruch 3:29 domanda: “Chi e’ salito in cielo per ottenerla (Sapienza) e chi l’ ha<br />
portata giu’ dalle nuvole?” (Prg. Con Deut. 30:12).(53)<br />
Nel caso di Gesu’, il supremo e finale rivelatore del piano di Dio, un ponte e’ stato eretto fra i<br />
cieli e la terra. Il Figlio ha “esegetato” il Padre (Giov. 1:18). Nessun’ altro tranne il Figlio dell’<br />
Uomo ha ricevuto una tale misura di sapienza divina. Similmente, il Figlio dell’ Uomo – l’<br />
Essere Umano – e’ disceso dai cieli, un’ espressione Giudaica che non vuol dire che Gesu fosse<br />
vivo prima <strong>della</strong> nascita, ma che egli e’ il dono di Dio al mondo (prg. con Giacomo 1:17; 3:15).<br />
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