La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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12) Conoscere e seguire Gesu’, 44-48<br />
13) Una considerazione importante e’ stata fatta in un modo interessante da un ex sacerdote <strong>della</strong> Chiesa d’<br />
Inghilterra che ha intuito la sua inabilita’di tener testa ai documenti che gli avevano dato l’ incaricato d’ interpretare.<br />
David Watson scrisse: “Uno studio comprensivo <strong>della</strong> tradizionale religione Giudaica puo’ rivelare quanto diverso,<br />
da quelle che erano nella mente degli scrittori Giudaici sia il significato che il moderno Cristiano Inglese ha dato<br />
alle parole del Nuovo Testamento. <strong>La</strong> lingua Greca era usato per comunicare l’ universale messaggio Cristiano, ma<br />
il loro modo di pensare era in larga misura Ebraico. Per capire bene e’ necessario che il moderno Cristiano non solo<br />
studi il testo Greco, ma che percepisca anche l’ idea Ebraica che gli Scrittori Ebraici hanno cercato di comunicare<br />
usando parole Greche. Non posso dire d’ essere diventato molto esperto in questo, ma sono arrivato al punto di<br />
scoprire quanto ho interpretato male la Bibbia nel passato. Come tutti gli ordinati pastori Cristiani ho parlato<br />
dogmaticamente ed con autorita’ dal pulpito, che nessuno puo’ occupare senza il permesso del Vescovo; e tanto di<br />
quello che ho detto e’ stato fallace, perche la mia mente non era capace di dare una corretta interpretazione del libro<br />
che ero autorizzato ad esporre. Quando ho realizzato questo non ha fatto senzo per me la distinzione tra il clero ed il<br />
laicato, ed e’ stata la causa principale <strong>della</strong> rinuncia ai miei ordini.<br />
Nel descrivere le mie lacune mentali, ed il processo attraverso il quale io ho scoperto la mia inabilita’ di capire il<br />
significato <strong>della</strong> Bibbia a causa del vasto golfo linguistico che separa me dai suoi scrittori Giudaici, io posso senza<br />
alcun dubbio stabilire di scrivere pienamente cosciente (delle mie deficenze). Per quello che so del clero in generale,<br />
non vedo raggione di pensare d’ essere il solo a soffrire per questa particolare deficenza. <strong>La</strong> pretesa, da parte delle<br />
autorita’ del ministero Protestante nel suo tutto, d’ essere capace di capire la Bibbia e di spegarla come la parola di<br />
Dio, e’, nella mia opinione un grande trucco di fiducia. Io non sto’ accusandoil clero d’ essere fraudolento or<br />
ipocrita. Il trucco di confidenza e’ collettivo; individualmente coloro che prendono parte in questo sono stati<br />
ingannati da questo, propio come me quando ho cominciato ad esporre la Bibbia dal pulpito, allora anche io ero<br />
completamente confidente che ero capace di dare una corretta interpretazione.<br />
“Alcuni possono pensare che il rito d’ ordinanza in se stesso conferisca abbastanza grazia da sopraffare ogni<br />
tendenza di sviare una congregazione con un’ incorretta interpretazione. Se questo e’ quello che si crede, allora,<br />
questa veduta deve essere conciliata con l’ indiscutibile fatto che il clero Cristano, nel suo insieme ha prodotto un<br />
gran numero di diverse e spesso irriconciliabili versioni <strong>della</strong> fede Cristiana, e tutte si crede derivino dagli scritti<br />
biblici….Ogni reclamo, che istruzione ed ordinazione producano l’ unico autentico insegnamento Cristiano, e’<br />
fraudolento.<br />
I trentanove Articoli <strong>della</strong> Chiesa d’ Inghilterra dice, specificatamente e non in termini incerti, che la vera<br />
<strong>Dottrina</strong> Cristiana deriva no dai concili e da Tradizioni, ma soltanto dalla Bibbia. I Cattolici Anglosassoni credono<br />
propio l’ opposto; conseguentemente quando uno di loro, dopo l’ induzione ad un beneficio ecclesiastico legge gli<br />
Articoli in publico e dichiara di non essere propenso a credere in questo, egli virtualmente commette spergiuro.<br />
Questo, tuttavia e’ un pergiuro legalizzato.” (Il Mito Cristiano e la Realta’ Spirituale, Londra: Victor Gollanz, 1967,<br />
28-30)<br />
14) Ho theos, id est “l’ [unico] Dio,” e’ attribuito soltanto al Padre circa 1325 volte.<br />
15) <strong>La</strong> Vitra di Mose’, 1:155-158<br />
16) Ebrei 1:8, che e’ una citazione dal Salmo 45:6, applica il titolo Dio, usato in un senso qualificativo, direttamente<br />
a Gesu’<br />
17) Ed. John Hick (Londra: SCM Press, 1977)<br />
18) <strong>La</strong> natura <strong>della</strong> <strong>Dottrina</strong> e <strong>della</strong> Religione: Teologia in un’ Eta’ post- Liberale<br />
(Filadelfia: Westminster Press, 1984), 74.<br />
19) dalla corrispondenza, Giugno 13, 1981.<br />
20) 1 Cor. 8:6; 1 Tim. 2:5; Giov. 17:3; Ef. 4:6.<br />
21) <strong>La</strong> nascita del Messia, 150, note a pie’ di paggina 52.<br />
22) Stesso libro, 31, note a pie’ di paggina 17.<br />
23) Maurice Wiles, Il Rinnovamento <strong>della</strong> <strong>Dottrina</strong> Cristiana (Lodra:SCM Press, 1974), 53 Paragonare con le<br />
osservazioni di Wile nel Mito del Dio Incarnato, 3: “Incarnazione nel suo senso pieno e propio, non e’ qualcosa<br />
propio presente nella Scrittura.”<br />
24) “Il quarto Vangelo e la <strong>Dottrina</strong> <strong>della</strong> Chiesa <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’” Dodici altri studi del Nuovo Testamento (Londra:<br />
SCM Press, 1984), 172, enfasi aggiunta.<br />
25) System der Christlichen Leher (Gottingen: Vandenhoeck und Ruprecht, 1907). Cap. 4 pgn. 353, 354. <strong>La</strong><br />
trduzione dal Tedesco e’ di Anthony Buzzard e dall’ Inglese di Oriliana Bivona Briganti.<br />
26) Stesso libro, pgn. 357, 358.<br />
27) Stesso libro, pg. 359.<br />
28) Stesso libro, pg. 368.<br />
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