La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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e’ Gesu’ il Messia, Gesu’l’ uomo consacrato dal Padre al lavoro Messianico che parla.<br />
Propio prima di questo egli aveva parlato del “mio giorno,” che Abramo vide (Giov. 8:56), da<br />
questo noi dobbiamo capire l’ apparizione storica di Gesu’ come Messia. Abramo aveva visto<br />
questo, virtualmente l’ aveva visto nella promessa di Dio di un seme (Gen. 12:3; 15:4, 5) e l’<br />
aveva accolta da lontano (Ebrei 11:13). Ed e’ propio questo (seme) [Gesu’] che coscientemente<br />
realizza la lontana visione d’ Abramo che dice, “Prima che Abramo nascesse, Io sono.” Gesu’,<br />
quindi, sembra affermi che la sua Storica personalita’ Messianica esistesse prima che Abramo<br />
fosse nato. Se questo e’ il caso, allora la sua esistenza prima d’ Abramo deve esssere considerata<br />
ideale.(80)<br />
L’ Ambiguita’ di Giovanni 8:58<br />
Commentatori del libro di Giovanni molto spesso notano una certa ambiguita’nei detti di<br />
Gesu’, specilmente riguardo all’ insuccesso dell’ ostile udienza Giudaica di comprendere quello<br />
che Gesu’ voleva dire. L’ ortodossia ha spesso la tendenza d’ affiancarsi alle opinioni dei Giudei<br />
contro Gesu’. I Giudei, si dice, credevano che Gesu’ reclamasse di essere Dio. Quindi egli lo e’.<br />
Ma l’ ostile udienza di Gesu’ non e’ una guida accurata all ‘ intenzioni di Cristo. Abbiamo gia’<br />
visto che Gesu’ ha dovuto correggere I Giudei che, fraintendendo, pensavano che egli<br />
dichiarasse d’ essere Dio. Il suo titolo era ‘ Figlio di Dio ’ che e’ lo status di un essere umano, no<br />
di Dio. In Giovanni 8:58 c’ e un’ interessantissima ambiguita’ grammaticale che da’ adito ad una<br />
diversa traduzione. <strong>La</strong> comune interpretazione: “Prima che Abramo fosse, Io sono” non e’ l’<br />
unico modo di tradurre questa frase dal Greco.<br />
E’ una regola elementare <strong>della</strong> lingua Greca che l’ aoristo infinitivo prende significato dal<br />
contesto. Si puo’ riferire al futuro o al passato. In questo modo Matteo scrive, “prima che il gallo<br />
avra’ cantato” (Matteo 26:34; prop. princ., “prima,” + aoristo infinitivo). Ma prima nello stesso<br />
Vangelo noi abbiamo “prima che inizziassero a stare insieme” (Matt. 1:18; proposizione<br />
principale + aoristo infinitivo). Nel Vangelo di Giovanni abbiamo, “Signore, vieni giu’ prima<br />
che mio figlio muoia” (Giov. 4:49; prop. princ. + aoristo infinitivo); “Io ve l’ ho detto prima che<br />
avvenga” (Giov. 14:29; prop. princ. + aoristo infinitivo). Quindi ci domandiamo, qual’ e’la<br />
traduzione giusta di Giovanni 8:58? Che cosa Gesu’ ha veramente detto “Prima che Abramo<br />
venga ad essere [i.e. ritorna in vita al tempo <strong>della</strong> resurrezione], Io sono,” o “Prima che Abramo<br />
venne ad essere [i.e. nascesse], Io sono, [lui]”?<br />
E’ possibile che l’ ortodossia interpreti questo verso incorrettamente perche’ parte dal<br />
presupposto che Gesu’ esistesse prima <strong>della</strong> sua nascita e quindi la usa come prova <strong>della</strong><br />
preesistenza del Cristo. Ma, soltanto alcuni versi prima Gesu’ aveva parlato <strong>della</strong> resurrezione<br />
spiegando che e’ un conferire vita eterna a tutti coloro che lo seguono (Giov. 8:51). I Giudei<br />
obiettarono dicendo che questo rendeva Gesu’ superiore ad Abramo che era gia’ morto. Gesu’,<br />
giustificando la sua asserzione, mette in rilievo che Abramo aveva aspettato con ansia il giorno<br />
del Messia. I Giudei fraintesero Gesu’, essi pensavano che egli stava dicendo che Gesu’ ed<br />
Abramo erano contemporanei. (Tu hai visto Abramo?”; Gio. 8:53, 56, 57). E’ possibile che<br />
Gesu’ rispondesse con la stupenda affermazione che egli precedera’ Abramo nella resurrezione.<br />
Prima che Abramo guadagni immortalita’ nella resurrezione, Gesu’ sara’ gia’ vivo ed immortale.<br />
Questo giustificherebbe pienamente l’ affermazione di superiorita’ su Abramo. “Viene ad essere”<br />
(l’ aoristo infinitivo di ginomai) e’ infatti usato nel Septuagenta (la traduzione Greca dell’ Antico<br />
Testamento) di Giobbe 14:14; “Io aspettero’ fin’ a quando ritornero ad essere nuovamente.”<br />
Se il verso e’ letto come le comuni traduzioni lo rendono Gesu’ avvra reclamato d’ essere il<br />
Messia designato sin dall’ eternita’. O forse vuole affermare la sua superiorita’ su Abramo in un’<br />
altro senso. Abramo aveva anticipato il trionfo del Messia. Gesu’ senza meno godra’ di vita<br />
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