La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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acque <strong>della</strong> convinzione Giudaica che Dio fosse una sola Persona. Sydney Cave<br />
afferma:“Apparentemente Paolo non ha mai chiamato Gesu, Dio.”(2) C.J. Cadoux e’ d’<br />
accordo:“Paolo abitualmente fa differenza tra Cristo e Dio.” Invano si scrutano gli scritti di<br />
Paolo, per una semplice affermazione che indichi che Gesu’ fosse Dio, come a dire un<br />
preesistente “eterno Figlio,” secondo membro di una <strong>Trinita</strong>’ co-eguale. Soltanto il verso 1:8<br />
degli Ebrei, (non e’ chiaro se Paolo avesse scritto questo libro) si potrbbe considerare l’ unico<br />
verso, in cui Gesu’, in un certo senso, e’ certamente chiamato “Dio.” Una manciata di altri versi<br />
si puo’ dire si riferiscano a Gesu’ chiamandolo “Dio” Per raggioni di grammatica e di sintassi, la<br />
vericita’ di questi versi e’ contesa da scolari biblici. Questi versi certamente, quindi, non possono<br />
essere presi come “testi-prova.” Dato che, noi sappiamo che nella Bibbia il termine “Dio” non<br />
vuol sempre dire “Dio Supremo,” sia impossibile dimostrare la fondatezza del <strong>Trinita</strong>rismo da<br />
versi isolati nei quali c’e’ una piccolissima possibilita’che Gesu fosse veramente chiamato<br />
“Dio.”<br />
Il problema <strong>Trinita</strong>rio deve essere analizzato; dalla prospettiva del rigidamente monoteistico,<br />
Giudaico bagaglio culturale di Paolo, dai reporti di Luca del ministero di Paolo negli Atti, e<br />
naturalmente dalle sue registrate epistole. Una domanda criticamente importante e’: Quando<br />
Paolo divenne <strong>Trinita</strong>rio o Binitario? <strong>La</strong> <strong>Trinita</strong>’ gli e’ stata insegnata dagli Apostoli, o attraverso<br />
rivelazione di Gesu’, il Messia, o si e’ sviluppata lentamente durante il periodo <strong>della</strong> sua vita, la<br />
cui realta’ e’ esplosa su lui, modificando drasticamente la sua precedente fede in un Dio, Unica<br />
Persona? Semplicemente non c’e’ nessuna forte evidenza che confermi un tale sviluppo. Dato il<br />
profondo indottrinamento <strong>della</strong> mente Giudaica in riguardo al monoteismo, particolarmente nel<br />
caso di questo zelantemente religioso Giudeo, la novita’ di tale concetto avrebbe dovuto<br />
consumare pagine <strong>della</strong> Bibbia.<br />
Una chiara spiegazione e’ necessaria, quando il vero fondamento di una religione e’<br />
trasformato. Tali drastiche rivoluzioni teologiche non possono passare inosservate; guardate ai<br />
volumi che sono stati scritti ed alle controversie, alle volte sanguinose, intraprese dai sostenitori<br />
<strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’ contro le proteste di coloro che erano strettamente unitari. Una divina rivelazione<br />
che avesse introdotto un dio formato da tre persone sarebbe stata accettabile e ragionevole. Ma<br />
quando tale rivelazione manca e la ragione e’ violentata c’e’ poca base per accettare tale idea<br />
straordinaria come l’ idea <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’. Nelle parole di un ecclesiastico Inglese, anche lui un<br />
<strong>Trinita</strong>rio, “E’ un insulto alla ragione e la fede e’ un po’ sbigottita’ all’ idea <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’.(4)<br />
Alla conferenza a Gerusalemme alla quale Paolo assistette, la discussione era concentrata<br />
sulla circoncisione ed altre leggi dell’ Antico Testamento. Quanto di queste era necessario<br />
imporre sui Cristiani Gentili? (Atti 15:5) <strong>La</strong> decisione fu presa da Giacomo, il capo <strong>della</strong> Chiesa<br />
a Gerusalemme. E’ questo stesso Giacomo che disse, quando, scrivendo alla Chiesa disseminata<br />
come “le dodici tribu’che sono disperse per il mondo” (Giacomo 1:1):“Voi credete che Dio e’<br />
Uno. E fate bene; anche i demoni credono, e tremano” (Giacomo 2:19). Fino a questo punto nella<br />
storia <strong>della</strong> Chiesa, non c’ e’ niente che suggerisca un cambiamento radicale nell’ intendimento<br />
<strong>della</strong> natura di Dio.<br />
L’ assenza di qualche nuova rivelazione che definisca la <strong>Trinita</strong>’, e’ problematica per uno<br />
scrittore <strong>Trinita</strong>rio, E. Calvin Beisner, quando difende il punto di vista ortodosso nel suo libro,<br />
Dio in Tre Persone. Noi esaminiamo il suo lavoro perche’ egli cita l’ Apostolo Paolo per<br />
sopportare la sua tesi. Sul principio del primo capitolo egli cita il Credo Niceno, cosi’ come era<br />
stato promulgato al Concilio di Constantenopoli nell’anno 381 D.C.:“Io credo in un Dio, Padre<br />
Onnipotente, creatore dei Cieli e <strong>della</strong> terra, e di tutte le cose visibili ed invisibili. Ed in un<br />
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