La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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Questa osservazione merita d’ essere ulteriormente esaminata. <strong>La</strong> perdita <strong>della</strong> dottrina<br />
biblica di Dio e’ da rintracciare in definitiva nell’ infiltrazione dell’ estranea filosofia Greca?<br />
Tommaso il dubitante<br />
Ma come si puo’ spiegare il dubitante Tommaso? Quando questo ex scettico eclamo’, quando<br />
vide il risorto Gesu’, “Mio Signore e Mio Dio” (Giov. 20:28). E’ possibile che, con una sola<br />
frase, e prima che i suoi compagni (come i <strong>Trinita</strong>ri ammettono) avessero in mente la Divinita’ di<br />
Gesu’, stabilisse una teologia che ha fatto di Gesu’ parte di una <strong>Trinita</strong>’ e cosi’ “vero Dio da vero<br />
Dio” sulla falsariga <strong>della</strong> formula Nicena e piu’ tardi di quella di Calcedonia? Ha egli dichiarato<br />
che Gesu’ fosse parte di una Divinita’ formata da due persone come alcuni asseriscono?<br />
Nonostante la chiara applicazione di Tommaso del termine “Dio” a Gesu’ in Giovanni 20:28, il<br />
famoso teologo Emil Brunner fa la seguente acuta osservazione:<br />
<strong>La</strong> storia <strong>della</strong> teologia Cristiana e del dogma c’ insegna di considerare il dogma <strong>della</strong><br />
<strong>Trinita</strong>’come l’ elemento distintivo <strong>della</strong> idea Cristiana di Dio…D’ altra parte, dobbiamo<br />
onestamente ammettere che la dottrina <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’ non faceva parte del primo Nuovo<br />
Testamento Cristiano… Non e’ mai stato l’ intento degli originali testimoni di Cristo nel Nuovo<br />
Testamento di presentarci un problema intellettuale – quello di tre persone divine – e poi di dirci<br />
tacitamente di adorare questo mistero di tre- in – uno. Non c’ e’ traccia di tale idea nel Nuovo<br />
Testamento. Questo “misterium logicum”, il fatto che Dio e’ tre e tuttavia uno, e’ completamente<br />
estraneo al messaggio <strong>della</strong> Bibbia. E’ un mistero che la chiesa, nella sua teologia, ha posto<br />
davanti ai fedeli.. ma che non ha alcuna connessione con il messaggio di Gesu’ e degli Apostoli.<br />
Nessuno Apostolo aveva sognato di pensare che vi fossero tre persone divine la cui relazione<br />
reciproca e la paradossale unita’ sono al di fuori <strong>della</strong> nostra comprensione. Il mistero <strong>della</strong><br />
<strong>Trinita</strong>’….. e’ un pseudo – mistero che e’ sgorgato, per un’ aberrazione del pensiero logico, dalle<br />
righe stabilite nella Bibbia, e non dalla dottrina biblica stessa.(28)<br />
Il significato delle parole bisogna cercarlo nell’ ambiente in cui sono state scritte. <strong>La</strong> Bibbia<br />
non e’ stata composta nel 21esimo secolo, e coloro che l’ hanno scritta non sapevano alcunche’<br />
dei successivi credi e Concili. Per determinare l’ intento dell’ autore, il contesto e’fondamentale.<br />
Nelle pagine del Vangelo di Giovanni Gesu’ non si e’ mai riferito a se stesso come Dio. In realta<br />
il Nuovo Testamento usa la parola Dio – nella sua forma Greca ho theos- per Dio, il Padre solo,<br />
1350 volte. Le parole ho theos (cioe’ l’ Unico Dio) usate in modo assoluto, certamente non sono<br />
mai state usate per Gesu’. <strong>La</strong> aparola usata da Tommaso per descrivere Gesu’ in Giovanni 20:28<br />
era effettivamente theos (non ho theos). Ma Gesu’ stesso, quando in Giovanni 10:34, fa<br />
riferimento al Salmo 82:6, aveva riconosciuto che nell’ Antico Testamento i Giudici erano<br />
chiamati “dei.” “Non e’ stato scritto nella vostra legge, ‘ Io dico, voi siete dei ’? Theos (qui al<br />
plurale theoi) apparve nella versione Greca dell’ Antico Testamento detta dei Settanta LXX<br />
come titolo per gli uomini che rappresentavano l’ Unico vero Dio.<br />
Gesu’ in nessuna occasione si e’ mai riferito a se stesso come Dio, nel senso assoluto. Che<br />
precedente ha spinto Tommaso a chiamare Gesu’ “mio Dio”? Senza dubbio, i primi Cristiani<br />
usavano la parola “dio” con piu’ liberalita’ di quello a cui siamo abituati oggi. “Dio” era un titolo<br />
descrittivo valido per ogni sorta di autorita’, compreso l’ imperatore Romano. Non era limitato,<br />
al suo senso assoluto come un nome personale <strong>della</strong> suprema Divinita’, cosi’ come l’ usiamo noi,<br />
oggi. Le parole bibliche vengono a noi dalla Chiesa apostolica, ed e’ da quello ambiente del<br />
Nuovo Testamento che noi dobbiamo trovare il loro significato.<br />
L’ idea di Martin Lutero che, “Le Scritture cominciano molto dolcemente, ci conducono<br />
prima a Cristo uomo, poi ad uno che e’ Signore su tutte le creature, e dopo di quello ad uno che<br />
e’ Dio,”(26) non trova molto sostegno nel Nuovo Testamento. Riflette la pressione di dover<br />
armonizzare la tradizione ricevuta con il testo <strong>della</strong> Bibbia. Gl’ insegnamenti di Gesu’incisi sulla<br />
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