La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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e spesso contorta che non ha nessun solido appoggio negli scritti dei primi Cristiani. <strong>La</strong> nostra<br />
impressione e’ che quasi tutti i <strong>Trinita</strong>ri leggono il Nuovo Testamento come se fosse un<br />
documento orientato ad una interpretazione <strong>Trinita</strong>ria. Essi trascurano che nessun scrittore del<br />
Nuovo Testamento in nessun’ occasione, si puo’ dire, parli di un “Dio Trino”, quando dice<br />
“Dio.” Essi poi frugano i documenti in cerca di prove che erano gli Apostoli a fornire il materiale<br />
per la creazione <strong>della</strong> dottrina <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’ che e’ apparsa in un secondo tempo. Il fatto che<br />
nessuno di loro giunga al <strong>Trinita</strong>rismo non li scoraggia.<br />
Ci fu un tempo in cui le guide religiose richiedevano che si accettasse come fatto biblico che<br />
la terra fosse il centro dell’ universo e che fosse piatta. Sostenere una posizione diversa attribuiva<br />
ad una persona il marchio dell’ eresia, nonostante la rivoluzionaria scoperta di Copernico. <strong>La</strong><br />
presente situazione, con riferimento alla dottrina <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’, puo’ diventare straordinariamente<br />
analoga.<br />
Se noi crediamo che Dio rivela Se Stesso attraverso le parole <strong>della</strong> Bibbia, deve essere<br />
compito di tutti coloro che proclamano il nome di Gesu’, di esaminare l’ evidenza nelle Scritture<br />
per determinare chi e’ il Dio <strong>della</strong> Bibbia. Un Cristiano alla ricerca <strong>della</strong> verita’ e’ personalmente<br />
responsabile di vagliare attentamente tutti i vari versi pertinenti, cosi’ come hanno fatto gli<br />
entusiastici Bereani. Essi sono stati acclamati per la loro gradevole e rara nobilta’ mentale (Atti<br />
17:11). Essi osarono vedere “se le cose andassero cosi’” Il risultato e’ stato che divennero veri<br />
credenti.<br />
Molti pensano che la dottrina <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’ e’ un mistero cosi’ sconcertante che e’ meglio<br />
lasciare che teologi istruiti se ne preoccupino. Ma possiamo noi, senza correre rischi, lasciare a<br />
loro una ’si cruciale domanda ? Anche un’ astuto osservatore come Thomas Jefferson (terzo<br />
Presidente dgli Stati Uniti [1800-1809] ed autore <strong>della</strong> Dichiarazione d’ Indipendenza) ha<br />
osservato che la <strong>Trinita</strong>’ e’ “una proposizine innintelligibile di misticismo Platonico; che tre sono<br />
uno ed uno e’ tre; eppure uno non e’ tre e tre non e’ uno.” Ed egli inoltre dice,” Io non ho mai<br />
avuto abbastanza capacita’ di penetrare per comprendere la <strong>Trinita</strong>’, e mi e’ sempre sembrato che<br />
capire deve precedere assentire” (4)<br />
Cio’ nonostante, non e’ raro che guide religiose (preti, pastori ecc.) insistano che per essere<br />
Cristiani bisogna credere nella <strong>Trinita</strong>’, oppure di essere tacciati di cultismo. Per essere membro<br />
del Concilio Mondiale delle Chiese, per esempio, e’ necessario acconsentire alla dottrina <strong>della</strong><br />
<strong>Trinita</strong>’.<br />
Parafrasando le osservazioni di Thomas Jefferson, noi domandiamo: Come si puo’ aspettare<br />
di consentire a qualcosa che non possiamo ne’ spiegare ne’ capire? E’ giusto domandare alla<br />
comunita’ Cristiana d’ accettare “per fede” questa dottrina – una dottrina che non e’ mai<br />
menzionata per nome e, per ammissione d’ alcuni <strong>Trinita</strong>ri, mai discussa nelle pagine del Nuovo<br />
Testamento? Non ci si dovrebbe aspettare in qualche parte nella Scrittura una precisa, chiara<br />
espressione di questa strana frase, che Dio e’ “tre in uno”?<br />
Se i nostri sospetti sono ben fondati, quello che noi conosciamo come Cristianita’, oggi, e’<br />
possibile che, inavvedutamente, sia in dissaccordo con le istruzioni del suo fondatore, Gesu’, il<br />
Messia. <strong>La</strong> fede, cosi come noi la conosciamo, sembra abbia adottato una dottrina di Dio che<br />
Gesu’ non avrebbe riconosciuto.<br />
<strong>La</strong> storia <strong>della</strong> chiesa mostra che il concetto di due persone uguali nella Divinita’ – Padre e<br />
Figlio – non e’ mai stato formalmente approvato dalla comunita’ Cristiana fino a trecento anni<br />
dopo il ministero di Gesu’, al Concilio di Nicea del 325 D.C., e quest’ approvazione e’ avvenuta<br />
in circostanze rese confuse da agitazioni politiche. Quella che era diventata verita’ nel quarto e<br />
quinto secolo D.C. avrebbe dovuto essere la verita’ del primo e secondo secolo. Se Gesu fosse<br />
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