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La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship

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modo, fosse indice di una plurita’ nella Divinita’. Molti <strong>Trinita</strong>ri da tempo hanno cessato di<br />

sostenere la <strong>Trinita</strong>’ usando i versi di Genesi 1:1; oppure 1:26.<br />

E’ raggionevole domandare a questi <strong>Trinita</strong>ri che affermano che elohim e’ realmente plurale:<br />

Come mai non mettono una ‘s ’ alla fine <strong>della</strong> parola “Dio”? In Inglese il plurale e’ indicato con<br />

una “s” alla fine <strong>della</strong> parola. Se il pronome plurale “noi” in Genesi1:26 descrivesse una<br />

pluralita’ nella Divinita’, allora la Divinita’ dovrebbe regolarmente avere “essi” e “loro” come<br />

pronomi. [Come abbiamo visto prima quando si riferisce al Padre Eterno il Pronome ed il Verbo<br />

sono sempre al singolare]. I <strong>Trinita</strong>ri non sono troppo contenti di questo, dimostrando che la loro<br />

nozione <strong>della</strong> Divinita’[tre Persone un solo Dio] sfida le leggi <strong>della</strong> lingua e <strong>della</strong> logica. Se Dio<br />

fosse veramente plurale perche’, non tradurre il versetto iniziale di Genesi 1:1:“In principio gli<br />

Dei…? Il politeismo latente di buona parte del pensiero trinitario sarebbe cosi’ chiaramente<br />

evidente.<br />

<strong>La</strong> Parola Ebraica per Uno – Echad<br />

Non e’ vero che la definizione <strong>della</strong> parola Ebraica echad (uno) in Deuteronomia 6:4 indica<br />

una “Unita’ composta”. Una recente difesa <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’(10) ha argomentato che quando “uno”<br />

modifica un nome collettivo come “grappolo” o “gregge” una pluralita’ e’sottintesa in echad. L’<br />

argomento e’ fallace. Il senso di pluralita’ deriva dal nome collettivo (gregge ecc..) no dalla<br />

parola “uno”. Echad in Ebraico e’ il numero “uno”. “Abramo era uno [echad]” (Ez. 33:24;<br />

“soltanto un uomo”). Anche Isaia 51:2 descrive Abramo come “uno” (echad “solo”; “unico”),<br />

dove non c’e’ possibilita’ d’ equivoci sul significato di questa semplice parola. Le definizioni del<br />

significato di Echad sono il numerale “uno”, “unico,” “solo,” “intero,” “indiviso,” uno singolo.”<br />

(12) Il suo significato normale e’ “uno e non due” (Ecc. 4:8). “Dio e’ un Signore” (Deut. 6:4,<br />

citato da Gesu’ in Marco 12:29) quindi, ovviamente una persona sola distinta dal “Signore<br />

Messia” menzionato nello stesso passaggio. (Marco 12:36). Malachia 1:6 e 2:10 identifica l’<br />

Unico Dio con il Padre e, nel Nuovo Testamento, e’ costantemente distinto da Gesu’, il Figlio di<br />

Dio che e’ presentato come un’ entita’ separata. Nella Bibbia Ebraica “l’ unto del Signore”<br />

(letteralmente “Cristo”) e’ il Re d’ Israele. Questo agente del Signore Dio non e’ mai, in alcuna<br />

circostanza, confuso con Dio.<br />

<strong>La</strong> pretesa che “uno” veramente vuol dire “unita’ composta” e’ un esempio di argomento in<br />

base ad asserzione senza una prova logica. Robert Morey sostiene che echad non indica uno in<br />

senso assoluto, ma uno composto. (13) L ‘argomento coinvolge un errore linguistico facilmente<br />

individuata. Echad appare piu’ di 960 volte nella Bibbia Ebraica ed in nessun caso la parola in se<br />

stessa contiene un’ accenno di pluralita’. Precisamente vuol dire “uno e non due o piu’.” Echad<br />

e’ un’ aggettivo numerico e naturalmente, alle volte si trovato a modificare un nome collettivo –<br />

una famiglia, un gregge, un fascio, un grappolo. Ma dobbiamo osservare attentamente che il<br />

senso di pluralita’ sta nel nome composto e non nella parola echad (uno).<br />

All’inizio in Genesi ci e’ stato detto che “I due diventeranno una sola carne” (Gen. 2:24). <strong>La</strong><br />

parola “uno” qui specificatamente vuol dire uno e non piu’ di quello (una carne e non due<br />

“carni”!). Un grappolo d’ uva e’ propio quello – uno e non due grappoli. Cosi’ che quando si<br />

dice che Dio e’ “Un Signore” (Deut. 6:4). Egli e’ un singolo Signore e non piu’ [di uno].<br />

Immaginate che qualcuno pretenda che la parola “uno” significhi “uno ‘composto’” nelle<br />

parole “un treppiedi”. Oppure mettiamo che qualcuno pensi che “una [nazione, gli] Stati Uniti d’<br />

America” implica che “uno” e’ veramente plurale in significato. L’ argomento specioso e’ ovvio:<br />

l’ idea <strong>della</strong> pluralita’ sta nelle parole “treppiedi” e “Stati,” non nella parola “uno”. E’ un ‘<br />

inganno trasferire ad “uno” la pluralita’ che appartine soltanto al nome che segue. E’ come<br />

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