La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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eterodossa” coloro che usano le parole applicabili al Padre E’ giusto aggiungere che anche se<br />
Gesu’ e’ chiamato “Dio,” il titolo puo’ essere usato nel senso secondario e Messianico per colui<br />
che riflette la maesta’ divina dell’ Unico Dio, suo Padre.<br />
Quando il particolare <strong>della</strong> sfumatura grammaticale e’ pienamente esplorato, bilanci di<br />
probabilita’ saranno pesati in modi diversi. E’ incredibile immaginare che il credo Cristiano<br />
debba dipendere dalla punteggiatura del linguaggio, <strong>della</strong> quale a molti non sarebbe ragionevole<br />
domandare di dare un giudizio e su cui gli esperti non sono d’ accordo. Il semplice linguaggio<br />
del credo di Gesu’ e di Paolo e’ aperto ad ogni studente <strong>della</strong> Bibbia: “Non vi e’ alcun altro Dio<br />
eccetto l’ Unico…. Per noi Cristiani c’ e’ solo Un Dio, il Padre” (1 Cor. 8:4, 6).<br />
Quell’ “Unico Dio” e tanto distinto, nella mente di Paolo, da quell’ “unico Signore Gesu’<br />
Messia” quanto lo e’ l’ (Unico Dio) dai tanti dii del paganesimo. <strong>La</strong> categoria di “Unico Dio”<br />
appartiene esclusivamente al Padre, quello di “Signore Messia” esclusivamente a Gesu’. Gesu’<br />
stesso ha provveduto la base al semplice intendimento di Paolo <strong>della</strong> frase “Unico Dio.” Sia il<br />
maestro che il discepolo condividono il credo d’ Israele che crede che Dio sia Uno, Unica<br />
Persona.<br />
<strong>La</strong> Tecnicalita’ di Giovanni 1:1<br />
Il verso 1:1 del Vangelo di Giovanni e’ stato il verso piu’ minuziosamente analizzato da<br />
commentatori di ogni tonalita’ d’opinioni. E’ ovvio che alcune traduzioni moderne sono<br />
sfacciatamente interpretazioni <strong>Trinita</strong>rie. Una traduzione molto liberale (The Living Gospel)(25)<br />
dice: “Prima che qualsiasi cosa fosse venuta ad esistere c’ era Cristo con Dio. Egli e’ sempre<br />
vissuto ed e’ Egli Stesso Dio.” Ma questa traduzione fa sorgere tutto il problema <strong>Trinita</strong>rio.<br />
Improvvisamente Dio e’ due persone. Il fatto non molto noto e’ che la “parola,” in traduzioni<br />
prima <strong>della</strong> traduzione <strong>della</strong> versione del Re Giacomo d’ Inghilterra non era mai stata ritenuta<br />
una seconda persona. <strong>La</strong> Bibbia dei Vescovi del 1568, rimpiazzata dalla Bibbia del Re Giacomo<br />
nel 1611, accettava come un dato di fatto che la parola era impersonale, ed usa il pronome<br />
impersonale come fa anche la Bibbia di Ginevra del 1560.<br />
E un’ assunzione che Giovanni abbia usato la “parola” per indicare un secondo non creato<br />
essere personale accanto all’ Unico Dio. Giovanni altrove riconosce che il Padre e’ l’ “Unico<br />
vero Dio” (Giov 17:3) e “l Unico che soltanto e’ Dio” (Giov. 5:44). Molti hanno riconosciuto che<br />
vi e’ un’ovvia connezione tra la “parola” e quello che e’ stato detto <strong>della</strong> sapienza nella Bibbia<br />
Ebraica. Nei Proverbi “Sapienza” e’ personificata e si dice che sia “con” Dio (Prov 8:30).<br />
Giovanni dice che la “parola” era “con [pros] Dio.” Nell’ Antico Testamento una visione, parola<br />
o piano si dice sono“con” la persona che la riceve o la possiede. <strong>La</strong> parola ha una semi- esistenza<br />
propia: “la parola del Signore e’ con lui”; “il profeta… Ha un sogno con lui.” Era nel cuore di<br />
Davide (letteralmenmte “con il suo cuore”) d’ erigere un tempio. Sapienza e’ “con Dio.”(26)<br />
Quest’ ultima frase somiglia moltissimo alla frase d’ apertura di Giovanni. Nel Nuovo<br />
Testamento qualcosa d’ impersonale puo’ essere “con” una persona come, per esempio, dove<br />
Paolo spera che “la verita’ del Vangelo possa restare con[pros] voi, “presente nella mente (Gal.<br />
2:5). All’ apertura <strong>della</strong> sua prima epistola, Giovanni, che puo’ fornire il commentario necessario<br />
di Giovanni 1:1, scrive che “vita eterna era con [pros] il Padre” (1Giov. 1:2). Tenendo conto di<br />
questi parallelismi e’ impossibile dire con certezza che la “parola” in Giovanni 1:1-2 indichi un<br />
secondo membro <strong>della</strong> <strong>Trinita</strong>’, vale a dire, il Figlio preesistente di Dio.<br />
Giovanni continua e dice che “la parola era Dio” (Giov. 1:1). Intensa discussione sull’ esatto<br />
significato di “Dio” (che non ha un’ articolo determinativo) ha dato a tutto il passaggio un’<br />
apparenza di complessita’. Secono alcuni una regola stabilita da Colwell esige che l’ assenza d’<br />
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