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La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship

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che avrebbe fatto da ponte, che senza meno proceva da Dio, ma meno di Dio, cosi’ che come<br />

mediatore il logos avrebbe potuto unire Dio all’ uomo. Se d’ altra parte il mediatore doveva<br />

portare salvezza allora il suo essere doveva avere un valore uguale agli esseri umani ai quali egli<br />

portava salvezza…..Doveva essere percepito “come un Dio” (2 Clem. 1:1). Quando o la veduta<br />

cosmologica o quella soteriologica prevalevano cosi’ corrispondentemente la distanza del Logos<br />

da Dio o la sua similarita’ con Dio erano enfatizzate.(26)<br />

<strong>La</strong> contraddizione coinvolta nella speculazione del logos e’ rappresentata dagli argomenti<br />

antagonisti dei seguaci di Ario e di Atanasio. Questi due correnti credevano nel logos come una<br />

persona preesistente. Ma, come il professore Wendt osserva, questa concezione del logos come<br />

un’ essere personale ha portato ad una conseguenza alquanto preoccupante. “Quando non solo<br />

una personale divina esistenza ma anche una eterna co- essenziale esistenza con il Padre e’ stata<br />

attribuita al Figlio, l’ idea dell’ Unicita’ di Dio s e’ perduta. Questa era il significante lamentela<br />

dei Monarchi [sostenitori dell’ assoluta unicita’ di Dio.”(27)<br />

Wendt conclude nella sua sezione sulle “Difficolta’ con i Dogmi <strong>della</strong> Chiesa Primitiva”:<br />

“Monoteismo, che la Cristiana veduta di Dio non e’ una questione insignificante ma di<br />

fondamentale importanza, e’ stato compromesso… Se il logos, che fa parte di Dio, e’ una<br />

persona e come tale deve considerarsi distinta dalla persona del Padre, a quel punto<br />

inevitabilmente sorge una pluralita’ in Dio ed il puro monoteismo e’ distrutto.”(28) Tale e’ il<br />

problema presentato dal <strong>Trinita</strong>rismo ortodosso.<br />

L’ intimita’ di Gesu con il Padre non porta alle conclusioni Cristologiche dei credi. Lo<br />

sviluppo, che ha raggiunto il culmine a Nicea e Calcedonia, puo’ essere distinto in tre fasi<br />

principali. Prima, il “logos” <strong>della</strong> filosofia Greca e’ stato identificato, dai teologici Alessandrini,<br />

con il preesistente Cristo. Seconda, Origine ha proposto la dottrina non- biblica dell’ eterna<br />

generazione del Figlio. Terza, il cosi’ detto Credo Atanesiano, che riflette il Triniateranismo d’<br />

Agostino, ha distrutto tutta la subbordinazione del Figlio al Padre ed ha ridotto le distinzioni<br />

nella Divinita’, al punto che e’ propio impossibile dire come “i Tre” debbono essere descritti.<br />

Sembra che le complesse controversie post- bibliche sul come definire la relazione tra il<br />

Padre ed il Figlio si sarebbe potuta evitare se la terminologia Ebraica <strong>della</strong> Bibbia fosse stata<br />

ritenuta. Geoffrey <strong>La</strong>mpe, nella sua analisi percettiva <strong>della</strong> Cristologia patristica, si lamenta che:<br />

Il concetto Cristologico del preesistente Figlio riduce la vera, socialmente e culturamente<br />

condizionata personalita’ di Gesu’ad una astrazione metafisica <strong>della</strong> “natura umana.” Quello che<br />

il Figlio ha asunto e fatta propia e’una umanita’ universale… Ma umanita’ universale e’ un<br />

concetto astratto… Secondo questa Cristologia, il Figlio eterno assume una limitata natura umana<br />

o facendola sua, la rende illimitata; e’ una natura umana che non non ha niente a che fare con le<br />

circostanze geografiche; ed equivale a niente nel vero, concreto mondo. Gesu’ Cristo dopo tutto<br />

non e’ “venuto nella carne.”(29)<br />

Mosheim ha commentato che “controversie relative alla <strong>Trinita</strong>’ sono diventate prominenti<br />

nel secondo secolo a causa dell’ infiltrazione <strong>della</strong> filosofia Greca nella Chiesa.”(30) Lo studio<br />

<strong>della</strong> teologia biblica ha portato alla luce evidenza che ci spinge a considerare seriamente questa<br />

distorzione <strong>della</strong> fede che avvenne quando la filosofia Greca e’ stata aggiunta alla semplice<br />

struttura Ebraica <strong>della</strong> Bibbia. E finiamo con due altre citazioni. Tutte e due c’ invitano a<br />

rinnovare la nostra investigazione <strong>della</strong> storia <strong>della</strong> dottrina nella corrente ricerca <strong>della</strong><br />

verita’.Canon Constable scrisse nel 1893:<br />

Uomini Cristiani adesso cominciano a domandarsi se dottrine <strong>della</strong> natura umana e <strong>della</strong> futura<br />

punizione (inferno) derivino dalla filosofia e dalla tradizione o dalla Bibbia. Essi cominciano a<br />

sospettare che moltissimo, <strong>della</strong> corrente teologia, ha origine dalla filosofia umana. Immagini nel<br />

campo del pensiero religioso, che si pensava fossero immagini di Cristo, dei suoi Apostoli, e dei<br />

suoi Profeti, cominciano a sospettare, fossero in verita’ immagini di figure demoniche, immagini<br />

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