La Dottrina della Trinita - Restoration Fellowship
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(Giobbe38:7) E’ pura fantasticheria immaginare che il versetto sia di sostegno all’ idea che Dio<br />
parlava a Suo Figlio ed allo Spirito Santo. Dove mai, nella Scrittura Dio parla al Suo propio<br />
Spirito? Il testo non dice assolutamente niente di’un eterno Figlio di Dio, il secondo membro di<br />
una <strong>Trinita</strong>’ formata da tre persone uguali. Inoltre, il “noi” di quel verso non ci da’ alcuna<br />
indicazione di altri due membri uguali nella Divinita’. Se Dio e’ una sola persona, il Suo uso<br />
<strong>della</strong> parola “noi’ vuol dire che Egli si rivolgeva a qualun altro che Se Stesso, cioe’ altro che Dio.<br />
Un dizionario biblico Ebraico confermera’ che la parola elohim (Dio) non e’ una parola<br />
“uniplurale”, che significa che due o piu’ persone formano la Divinita’ (o come alcuni hanno<br />
pensato, la “famiglia – Dio”). Le particolarita’ di qualunque lingua devono essere tenute in<br />
considerazione se vogliamo raggiungere un senso corretto del suo significato. Questo, noi<br />
vedremo, e’ indispensabile nella nostra ricerca del vero significato.<br />
I fatti riconosciuti <strong>della</strong> lingua Ebraica non sono di alcun sostegno alla causa di un Dio con<br />
personalita’ multiple. Noi notiamo quello che la Grammatica Ebraica di Gesenius, un’ autorita’<br />
standard, ha da dire sulla parola elohim:<br />
Pluralis maiestatis…..sintetizza le diverse caratteristiche che appartengono all'idea, oltre che<br />
proporre un secondario senso d’ una intensificazione dell’ idea originale…. Che il linguaggio<br />
abbia assolutamente riggettato l’ idea di una pluralita’ numerica in elohim (ogni volta che<br />
rappresenta un solo Dio), e’ provato specialmente dall’ essere quasi invariabilmente collegata ad<br />
un’ attributo singolare.(9)<br />
Noi dobbiamo rispettare il fatto che la familiarita’ Giudaica con la propia lingua, non li ha<br />
mai portati a concludere che una pluralita’ di persone nella Divinita’era remotamente accennata<br />
in questo capitolo di Genesi sulla creazione. Se pensiamo che i Giudei si siano lasciati sfuggire<br />
qualcosa nella propia Bibbia, dovremmo notare che nei versi successivi (versi 27-31) il pronome<br />
singolare e’ sempre usato con la parola Dio: “nella Sua (non nostra) propia immagine, nella<br />
immagine di Dio Egli (non essi) li creo’” (v. 27). Sarebbe difficile concludere da questo verso,<br />
dove il pronome personale che descrive Dio (Sua) e’ singolare, che s’ intendesse una plurita’ di<br />
esseri. Notate inoltre:“Guarda, Io (non Noi) vi ho dato ogni pianta che produce semi ed ogni<br />
albero di frutta… per vostro cibo… e Dio vide tutto quello che Egli (non Essi) aveva fatto, ed era<br />
molto buono” (versi 29-31) (10)<br />
Uno studio <strong>della</strong> Parola Ebraica per Dio (elohim) non da’ alcun sostegno alla persistente idea<br />
che “Dio” in Genesi 1:1 include sia Dio il Padre, che il Suo Figlio e lo Spirito [Santo]. Non<br />
dovremmo farci sfuggire l’ ovvia difficolta’ di una tale interpretazione. Se elohim implica<br />
piu’d’una persona in questo testo, come e’ possibile spiegare che l’ identica parola, elohim, si<br />
riferisca anche a Mose’: “Ed il Signore disse a Mose’, vedi io ti faccio Dio [elohim] per il<br />
Faraone, ed Aronne, tuo fratello sara’ il tuo profeta” (Es. 7:1). Certamente nessuno sosterrebbe il<br />
plurale per l’unica persona Mose’. Anche il singolo dio pagano Dagon e’ chiamato elohim<br />
(Dio):“L’ arca del Dio [elohim] d’ Israele non deve rimanere con noi, perche’ la Sua Mano e’<br />
pesante su noi e sul nostro dio [elohim] Dagon” (1 Sam. 5:7). Similmente la parola elohim e’<br />
usata per descrivere il dio degli Amorrei:“Non possedete quello che Camos, vostro dio [elohim],<br />
vi ha dato da possedere?” (Giudici 11:24). Inoltre, il Messia stesso e’ chiamato elohim (Salmi<br />
45:6; Eb. 1:8). Nessuno oserebbe sostenere che il Messia e’ piu’ di una singola persona.<br />
Da queste evidenze noi concludiamo che i Giudei, nella cui lingua l ‘ Antico Testamento e’<br />
stato scritto, non hanno utilizzato la parola elohim, riferita al vero Dio, per significare piu’ d’ una<br />
persona. Coloro che cercano di vedere la <strong>Trinita</strong>’ o la Binita’ in Gen. 1:26, o nella parola elohim<br />
sono coinvolti in una forzata interpretazione. Elohim e’ plurale nella forma ma singolare nel<br />
significato. Quando si riferisce all’ Unico Dio e’ seguita da un verbo al singolare. Nessuno,<br />
prima del dodicesimo secolo, avrebbe immaginato che, quel titolo Ebraico per Dio, in qualche<br />
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