Ghermita al cuore - Sardegna Cultura
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di cose liete, e perciò non è il caso di star in pensiero. Via,<br />
rondinella scervellata, fammi il santo piacere di non far più<br />
codesto musetto, che mi sembri una vecchia di sessant’anni.<br />
Alza la testa e sorridi! Così!<br />
E per darle l’esempio mostrava i suoi denti e pioveva<br />
luce dagli occhi.<br />
Mena rideva <strong>al</strong>la muta, tappandosi la bocca con la mano;<br />
e anche Spiranza abbozzò un sorriso.<br />
– Venga per bene o per m<strong>al</strong>e, (Dio liberi!) – intervenne<br />
la madre, facendo scorrere entro il bricco, da un cucchiaio<br />
tenuto in aria, un rivoletto di caffè per esaminarne il colore.<br />
– Niccòla Ruoni è sempre un ospite e un vicino, e noi<br />
lo dobbiamo trattare come si conviene, e…<br />
– Bella sarebbe! – interruppe l’anziano con un dondolamento<br />
della persona. – Questo non si discute neppure. Siamo<br />
in G<strong>al</strong>lura –. E tacque ancora, aggiustandosi il cappello<br />
a più riprese. Indi continuò: – Quel che m’importa di sapere<br />
si è che cosa devo rispondere, nel caso che Niccòla, come<br />
credo, mi parlerà dell’affare…<br />
Parve aspettasse il suggerimento; ma colei che doveva<br />
darlo era tutta occupata nel riporre le stoviglie a scolare nella<br />
piattaia, e non apriva bocca.<br />
– Parrebbe, vedi, che non le prema affatto, a quella testerella<br />
là! – si lagnò dolcemente ziu Pasc<strong>al</strong>i, parlando <strong>al</strong>la<br />
moglie. – Eppure tocca a te, sai, poledretta, a rispondere.<br />
Rispondi dunque: che devo dirgli?<br />
– Io?! – cercò di temporeggiare l’interpellata, – che ne so<br />
io, sant’uomo? Prima aspettate che colui vi parli, ho detto.<br />
– Va bene, caparbiona; ma, supponiamo che la domanda<br />
sia come l’aspetto io: che mi consigli di rispondere? –. E restava<br />
col mento <strong>al</strong>zato, con la barba bianca ritta e la bocca<br />
stretta, aspettando.<br />
– Rispondete… rispondete… – suggeriva Spiranza diventata<br />
anche più seria e più impacciata – rispondete che<br />
simili decisioni… non si possono prendere così in quattro e<br />
quattr’otto. Voi lo sapete che ci si deve pensare a lungo a<br />
queste cose: prender marito non è prendere un servo: non<br />
gli si può mettere la mano sulla schiena quando si vuole…<br />
Ci si penserà; e dopo averci ben pensato, se sarà il caso…<br />
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Un abbaiar concitato la tolse d’imbarazzo. Ziu Pasc<strong>al</strong>i si<br />
precipitò fuori dell’uscio dicendo: – È lui! –. Zia Francisca<br />
diede <strong>al</strong>la figlia l’ultima frettolosa raccomandazione. – Vedrò,<br />
figlia mia, se saprai essere savia! Per l’amor di Dio! –.<br />
Anche Mena si avvicinò <strong>al</strong>la sorella, le strinse il braccio e le<br />
mormorò: – Coraggio!<br />
Quella esagerata apprensione quasi l’indispettì. – Viene<br />
forse il Papa o l’aguzzino, che devo essere savia e coraggiosa?<br />
Qu<strong>al</strong>e sono stata sempre, sarò! Che paura avete? Io, grazie<br />
a Dio, non ho paura!<br />
Ma quella fierezza così <strong>al</strong>tamente proclamata a voce,<br />
era <strong>al</strong>quanto sb<strong>al</strong>danzita d<strong>al</strong> ripetuto ripicchio del <strong>cuore</strong>.<br />
«Che direbbe? Saprebbe veramente comportarsi a modo,<br />
senza compromettere la sua sorte futura? Si trovava in un<br />
prunaio: ogni mossa, in quell’ora, non farebbe che render<br />
più confuso e doloroso l’intrico. Intanto colui veniva, e chi<br />
sapeva con qu<strong>al</strong>i propositi anche veniva? A regolar le cose,<br />
aveva detto quello scempiato; e l’azzeccasse chi poteva: ella<br />
non aveva il dito divino. Veniva forse a chiederle conto del<br />
buon trattamento usato a… quel forestiero? Qu<strong>al</strong> diritto<br />
egli aveva di rimproverarle d’essere stata cristiana verso un<br />
m<strong>al</strong>ato? Forse che le figlie di lui non avrebbero fatto <strong>al</strong>trettanto?<br />
Oh certo: forse di più avrebbero anche fatto, quelle<br />
merle! Eran così stanche d’aspettare, che… Ma ella, grazie a<br />
Dio, non era ancora stanca. Ma perché veniva, dunque?».<br />
Si udiva già nell’andito il vocione dell’ospite, che entrava<br />
accompagnato d<strong>al</strong> padre e dai fratelli, dopo aver lasciato<br />
il cav<strong>al</strong>lo nelle mani d’un servo; ed ella, quanto più il crocchio<br />
s’avvicinava, tanto più si smarriva. Un piatto che le<br />
scivolò di mano e andò in frantumi sul pavimento producendo<br />
un tinnulo fragoroso, la finì di spaventare. «Che<br />
confusione! Cosa penserà colui, ora? Che ho rotto il piatto<br />
per il turbamento? Che son turbata d<strong>al</strong>la gran paura? o,<br />
peggio, d<strong>al</strong>la gran contentezza? Sì, d<strong>al</strong>la contentezza, Dio vi<br />
rimeriti! Ah qu<strong>al</strong>i fiamme <strong>al</strong> viso! Come sono sciocca!».<br />
– Brindisi! – esclamò gioiosamente Niccòla Ruoni, avanzandosi<br />
e andando a stringere la mano <strong>al</strong>le donne. – Troppo<br />
onore mi fate, birichinette mie! I piatti si spezzano quando<br />
tornano a casa gli sposi novelli! Qui, per ora, non ce ne sono,<br />
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