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Ghermita al cuore - Sardegna Cultura

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– Via, via! – interruppe lui battendo le mani per smorzare<br />

le parole c<strong>al</strong>unniatrici. – Anche se giurasse, neppur io<br />

le crederei.<br />

– Le giuro… – riprendeva la ragazza, mettendo la destra<br />

sul petto: ma egli non la lasciò continuare, e negò con<br />

ostinatezza agitando il braccio per aria e ripetendo: – Non<br />

credo, non credo!<br />

Allora ella tacque e per un breve istante nella stanza si<br />

poté udire distintamente l’eco d’un canto lontano.<br />

Poco dopo egli preparò con un sorriso lungo lo scherzo<br />

che stava per pronunziare. – Ebbene – disse – giacché io<br />

non ho innamorata né lei innamorato, non ci resta che innamorarci<br />

noi due l’uno dell’<strong>al</strong>tro e farla finita. Ci sta?<br />

Ella gli volse un’occhiata di traverso, adergendosi della<br />

persona, quasi per dire: «mi burla?»; e s’avvide, chi sa? che<br />

quello che voleva parere uno scherzo non era del tutto uno<br />

scherzo. A voce <strong>al</strong>ta b<strong>al</strong>bettò: – Non ho mai manco sognato<br />

di queste cose, io!<br />

– Basta cominciare, signorina!<br />

Ella non rispose, e parve unicamente intenta a levare<br />

un ragnatelo d<strong>al</strong>lo strombo della finestra. E Silvio riprese<br />

sempre con lo stesso tono tra scherzoso e grave: – S’ella mi<br />

vuole, quando l’avrò sposata, me la condurrò con me nel<br />

Continente, nelle città <strong>al</strong>legre e tumultuose, per un regno<br />

di bellezza e di vita…<br />

Spiranza gettò un grido e corse istintivamente verso il letto.<br />

D<strong>al</strong>la finestra aperta una coppia di passeri, inseguendosi<br />

e garrendo, erano penetrati <strong>al</strong>l’improvviso nella stanza, e<br />

volteggiavano furiosamente tra i mobili azzuffandosi, scompagnandosi,<br />

e andando a cadere avviticchiati sulle coperte<br />

sopra i piedi del sergente.<br />

La giovane gettò un <strong>al</strong>tro grido e si precipitò per cacciare<br />

le bestioline che si beccavano e si aggranfiavano rabbiosamente.<br />

– Le sfacciatacce!<br />

– Le lasci, le lasci! – supplicò Silvio. – Vede, come si<br />

vogliono bene?<br />

– Bel modo di volersi bene davvero! – osservò Spiranza,<br />

che riacquistava bel bello tutto il suo spirito. – A suon di<br />

beccate e di granfiate! Dio ci liberi da simili benevolenze!<br />

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– Eppure si voglion bene, Speranza! – mormorò egli con<br />

m<strong>al</strong>inconia, accompagnando con lo sguardo gli uccellini che<br />

rivarcavano cinguettando la finestrola. – Come devono essere<br />

felici di poter così liberamente volare insieme! Come sarei felice<br />

di potermene così volare anch’io in compagnia di… di…<br />

– Di chi? – chiese ella, rattenendo il respiro.<br />

– In tua compagnia, Speranza! –. E aveva nello sguardo<br />

una dolcezza d’aurora.<br />

La fanciulla parve sentisse lo spavento e l’ebbrezza di<br />

quel volo, e si vide adagiata accanto a lui sulla macchina<br />

misteriosa, solcare la limpidezza crist<strong>al</strong>lina del cielo, di là di<br />

là su giardini e foreste, tra gli effluvi della primavera.<br />

Sui tegoli del tetto schiassava a gara la rumorosa pasqua<br />

del passeraio.<br />

Il giorno dell’Ascensione intorno <strong>al</strong>la fattoria di ziu Pasc<strong>al</strong>i<br />

vi fu b<strong>al</strong>doria piena.<br />

Quel giorno è gener<strong>al</strong>mente destinato dai pastori g<strong>al</strong>luresi<br />

<strong>al</strong>la segnatura del bestiame novello: la qu<strong>al</strong>e si solennizza<br />

per ordinario con pranzi e con chiassate rusticane. Per i<br />

nostri poi, quella data aveva la sua solennità speci<strong>al</strong>e, giacché<br />

appunto in quel pomeriggio Silvio Ròndani doveva lasciare<br />

il monte e ritornare a Tempio, se non guarito perfettamente<br />

ancora, <strong>al</strong>meno ben avviato nella conv<strong>al</strong>escenza.<br />

Tutti i pastori erano in piedi fin d<strong>al</strong> primo bruzzolo,<br />

per raccogliere prima del solito gli armenti e le gregge per<br />

la mungitura. Anche le donne avevano lasciato il letto prestissimo,<br />

dovendo preparare prima che sorgesse il sole il<br />

consueto tradizion<strong>al</strong>e grasso di panna (mazzafrissa) da conservare<br />

come cosa sacra per tutto il resto dell’annata e da<br />

adoperare contro i m<strong>al</strong>i di gola tanto delle bestie come dei<br />

cristiani. Prima che sorgesse il sole: giacché, se i raggi del re<br />

degli astri avessero sorpreso le massare sonnacchiose nella<br />

ritu<strong>al</strong>e operazione, la materia avrebbe perduto ogni virtù<br />

medicin<strong>al</strong>e: e non v’era <strong>al</strong>tro giorno dell’anno in cui l’unguento<br />

prodigioso potesse prepararsi.<br />

Il brusio cominciò dunque per tempo, quel mattino,<br />

nelle mandre e nelle capanne. Tanto che anche il sergente e<br />

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