la grammatica - Homolaicus
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teristiche tipiche di tutta <strong>la</strong> famiglia dei dialetti settentrionali.<br />
Il primo tentativo sistematico di e<strong>la</strong>borare una vera e propria lingua<br />
letteraria volgare, nel<strong>la</strong> quale possano essere espressi contenuti di carattere<br />
profano e amoroso, è rappresentato dal cosiddetto linguaggio francoveneto,<br />
che si afferma nel<strong>la</strong> Padania, regione aperta agli influssi francesi e<br />
provenzali. Esempi tipici di questa lingua sono le opere di Bonvesin da La<br />
Riva (1240-1313) e di Giacomino da Verona (seconda metà del XIII sec.).<br />
C'è poi il modello bolognese, di cui sono esempi le glosse del giurista<br />
Irnerio (1055-1125) al Corpus Juris Civilis di Giustiniano; <strong>la</strong> cosiddetta<br />
«Glossa ordinaria» di Francesco d'Accursio (1182-1258); le opere del<br />
maestro di retorica Guido Fava (c. 1190-c. 1243).<br />
E resterà così fino a quando <strong>la</strong> prevalenza del volgare assumerà un<br />
suo punto di forza nel toscano e, partico<strong>la</strong>rmente, nel fiorentino che, per <strong>la</strong><br />
sua omogeneità espressiva e affinità strutturale è il volgare più vicino al <strong>la</strong>tino:<br />
cosa resa possibile dal fatto che <strong>la</strong> Toscana fu re<strong>la</strong>tivamente <strong>la</strong> regione<br />
meno influenzata dalle invasioni barbariche.<br />
*<br />
La letteratura italiana nasce e si sviluppa nel corso del XIII sec.<br />
Essa nasce dotta e in un periodo in cui nuovi strati di intellettuali emergono<br />
dal<strong>la</strong> rivoluzione socioeconomica legata all'affermarsi dei Comuni (specie<br />
nell'Italia centrosettentrionale), che si verifica nel corso dell'XI e soprattutto<br />
del XII sec. I Comuni cioè tendono a trasformarsi in città-stato, in grado<br />
d'imporsi ai feudatari del<strong>la</strong> campagna circostante e capaci di difendere <strong>la</strong><br />
loro autonomia dalle interferenze dell'imperatore (il quale infatti con <strong>la</strong><br />
pace di Costanza del 1183 sarà costretto a riconoscer<strong>la</strong>). I Comuni possono<br />
eleggere i propri dirigenti politici, amministrare <strong>la</strong> giustizia, battere moneta,<br />
armarsi. Gli strati sociali più importanti sono quelli mercantili (commercianti,<br />
artigiani...), oltre a quelli professionali (giuristi, medici, maestri...),<br />
tutti legati a Corporazioni o Arti per tute<strong>la</strong>re i loro interessi.<br />
Questi nuovi strati cittadini ebbero subito bisogno di intellettuali<br />
non più collegati al<strong>la</strong> Chiesa né di provenienza nobiliare. Gli intellettuali<br />
però si muovono ancora in un clima culturale dominato dal<strong>la</strong> teologia medievale,<br />
anche se alcune correnti teologiche si vanno progressivamente <strong>la</strong>icizzando<br />
(ad es. lo Stato non è più visto come «braccio seco<strong>la</strong>re» del<strong>la</strong><br />
Chiesa ma come una naturale forma associativa degli uomini). Ciò significa<br />
che i primi intellettuali dei ceti mercantili e borghesi se non potevano essere<br />
originali sul piano dei contenuti, lo erano però sul piano del<strong>la</strong> forma espressiva.<br />
Infatti, <strong>la</strong> più importante caratteristica del nuovo ceto intellettuale è<br />
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