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la grammatica - Homolaicus

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venzioni umane. L’esistenza di una molteplicità di idiomi in continua evoluzione,<br />

più che essere ricondotta al<strong>la</strong> punizione divina contro gli ideatori<br />

del<strong>la</strong> torre di Babele, viene dedotta da un dato antropologico universale e<br />

considerata, quindi, un fattore naturale.<br />

VIII) Dopo l'esperienza babelica gli uomini si dispersero in tutto il<br />

pianeta. In oriente si formarono le razze e i tre principali gruppi linguistici<br />

che caratterizzano l'Europa, basati sul<strong>la</strong> tripartizione geografica del continente:<br />

mondo germanico a settentrione, mondo romanzo a meridione e<br />

mondo greco in una via di mezzo tra oriente e occidente.<br />

La parte nord dell'Europa andava dalle foci del Danubio alle coste<br />

at<strong>la</strong>ntiche del<strong>la</strong> Gran Bretagna. Spagnoli, Francesi e Italiani erano a sud di<br />

questa linea di demarcazione, e fra questi ultimi popoli le lingue si distinguevano<br />

in tre principali idiomi: Oc, Oil e Sì. Notevole, in tal senso, l’intuizione<br />

del<strong>la</strong> comune origine delle lingue romanze, che pure Dante contrappone<br />

al <strong>la</strong>tino, lingua artificiale per eccellenza.<br />

Oc (hoc est = questo è) è l'idioma del<strong>la</strong> Francia meridionale (provenzale,<br />

l’occitanico) e del<strong>la</strong> Spagna settentrionale, e arriva sino a Genova.<br />

Oil (l'attuale oui) è l'idioma del<strong>la</strong> Francia settentrionale (esclusa <strong>la</strong><br />

Bretagna), lungo una linea di demarcazione linguistica estesa da Amiens a<br />

Lione (come noto alle varietà del<strong>la</strong> lingua d'oil occorre aggiungere l'anglonormanno,<br />

introdotto in Inghilterra dal<strong>la</strong> conquista normanna del 1066<br />

come lingua letteraria e dell'amministrazione).<br />

Sì (sic est = così è) è l'idioma italiano.<br />

Il <strong>la</strong>tino non è per Dante una lingua-madre o capostipite, ma <strong>la</strong><br />

<strong>grammatica</strong> inalterabile per mezzo del<strong>la</strong> quale i popoli riescono a intendersi<br />

al di sopra degli idiomi partico<strong>la</strong>ri, essendo nata col proposito di ricostituire<br />

una lingua internazionale e veico<strong>la</strong>re che permettesse di riparare le conseguenze<br />

più deleterie del<strong>la</strong> confusione babelica. È quindi il prodotto di un'alta<br />

e<strong>la</strong>borazione logica, in quanto possiede una struttura <strong>grammatica</strong>le rigidamente<br />

definita e serve al<strong>la</strong> comunicazione dei concetti più complessi e<br />

difficili del sapere. In tal senso il periodo migliore per gli italiani è stato, secondo<br />

Dante, quello romano-imperiale. Tuttavia egli rovescia i tradizionali<br />

criteri di valutazione dichiarando che il volgare è più nobile del <strong>la</strong>tino.<br />

IX) Secondo Dante i tre principali idiomi europei: Oc, Oil e Sì,<br />

hanno una medesima radice. Il che però non significa che ogni idioma, preso<br />

singo<strong>la</strong>rmente, sia rimasto sempre immutato; al contrario, esso si è continuamente<br />

evoluto. Lo dimostra il fatto che ad un certo punto, all'interno di<br />

ogni singolo idioma, sono sorte le grammatiche, aventi lo scopo d'impedire<br />

l'arbitrio dei singoli.<br />

X) Dante si chiede quale dei tre idiomi europei sia il migliore. Gli<br />

scrittori in Oil dicono che <strong>la</strong> prosa migliore è <strong>la</strong> loro: i libri delle gesta dei<br />

Troiani e dei Romani, le favole di re Artù..., insomma i romanzi dei cicli<br />

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