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la grammatica - Homolaicus

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La comunicazione, quel<strong>la</strong> vera, direbbe esattamente il contrario, e<br />

cioè che non è affatto sufficiente possedere un codice comune per realizzare<br />

correttamente una comunicazione. Queste cose possono essere vere solo<br />

sul piano meramente formale o tecnico, ma nel<strong>la</strong> realtà sociale spesso accade<br />

il contrario, e cioè che <strong>la</strong> comunicazione risulta più facile tra chi vive<br />

medesime situazioni di disagio o di aspettativa, o tra chi ha un medesimo<br />

sentire, nei confronti di determinati problemi o eventi: è molto più facile<br />

una comunicativa tra persone che hanno una medesima consapevolezza che<br />

non tra quelle che concepiscono <strong>la</strong> loro vita in maniera antagonistica. Separare<br />

<strong>la</strong> <strong>grammatica</strong> dai problemi sociali non aiuta a capire <strong>la</strong> complessità<br />

del<strong>la</strong> comunicazione.<br />

Facciamo un esempio. Dice <strong>la</strong> <strong>grammatica</strong>: «Due persone che si<br />

par<strong>la</strong>no sedute in salotto utilizzano come canale l'aria, ma se nel<strong>la</strong> stanza un<br />

giradischi suonerà ad alto volume, nell'aria si produrranno interferenze e <strong>la</strong><br />

comunicazione avverrà con difficoltà».<br />

A tale proposito direbbe invece <strong>la</strong> comunicazione: «Due persone<br />

non par<strong>la</strong>no in salotto con un giradischi a tutto volume e se il giradischi viene<br />

acceso dopo ch'esse hanno iniziato a par<strong>la</strong>re, l'interferenza non è del giradischi,<br />

ma di chi l'ha acceso».<br />

Questa interferenza va interpretata:<br />

1. qualcuno non vuol far par<strong>la</strong>re quelle due persone?<br />

2. qualcuno non s'è accorto che nel salotto ci sono due persone che par<strong>la</strong>no?<br />

3. una delle due persone s'è messa d'accordo con una terza persona per attivare<br />

il giradischi ad un dato momento?<br />

La <strong>grammatica</strong> va semantizzata, altrimenti è un non senso. Questo<br />

poi senza considerare che l'interferenza, nel<strong>la</strong> comunicazione sociale, può<br />

anche essere motivo d'interesse o di curiosità, di arricchimento. Ogni volta<br />

ch'essa si pone, andrebbe specificato quand'è di disturbo o di vantaggio.<br />

Non è affatto vero ch'essa di per sé ostaco<strong>la</strong> <strong>la</strong> comunicazione, anzi, può<br />

anche indurre a ripensare il proprio stile comunicativo o i propri contenuti.<br />

Le circostanze determinano sempre una modificazione del linguaggio.<br />

La comunicazione rischia d'impoverirsi incredibilmente se si costringono<br />

le persone a formu<strong>la</strong>re i loro pensieri, a circoscrivere il loro linguaggio<br />

entro determinati schemi, e questo impoverimento avviene anche<br />

quando il numero delle parole è elevatissimo e <strong>la</strong> <strong>grammatica</strong> è <strong>la</strong> più rigorosa<br />

del mondo.<br />

*<br />

Le principali definizioni per spiegare il significato di una proposizione<br />

generalmente sono tre:<br />

1. è dotata di senso compiuto (p. es. «Roberto bal<strong>la</strong>»);<br />

2. contiene un solo verbo al modo finito (p. es. «bal<strong>la</strong>»);<br />

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