enzo di natali il dopo concilio ad agrigento ei ... - Medianetlab.com
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transigente della Chiesa italiana. Pertanto, n<strong>ei</strong> primi <strong>di</strong> luglio, durante<br />
un incontro con i sacerdoti Antonio Morreale e Luigi Sferrazza, chiedeva<br />
loro <strong>di</strong> lasciare la parrocchia d<strong>ei</strong> santi apostoli Pietro e Paolo e<br />
l’insegnamento della religione nelle scuole, a causa delle scelte politiche<br />
in contrasto con le <strong>di</strong>rettive della Conferenza Episcopale Italiana<br />
269.<br />
I due sacerdoti consideravano una violazione dello statuto d<strong>ei</strong> lavoratori<br />
la decisone <strong>di</strong> Petralia <strong>di</strong> non concedere <strong>il</strong> nulla osta per l’insegnamento<br />
270. L’atto della Curia fu impugnato da 40 avvocati che si<br />
mostrarono a favore d<strong>ei</strong> due sacerdoti 271. La decisione del vescovo, a<br />
non volere concedere <strong>il</strong> nulla osta, indusse anche la CGIL scuola a prendere<br />
posizione n<strong>ei</strong> confronti <strong>di</strong> Petralia, che, secondo la CGIL, violava<br />
le norme concordatarie 272. La vicenda della scuola continuò anche nel<br />
mese <strong>di</strong> ottobre poiché <strong>il</strong> preside dell’IPSIA autorizzava i due sacerdoti<br />
a poter riprendere l’insegnamento scolastico 273, ma <strong>il</strong> giorno successivo<br />
un quoti<strong>di</strong>ano locale dava la <strong>com</strong>unicazione della revoca del nulla osta,<br />
pertanto a norma del Concordato non potevano più insegnare, e tra gli<br />
argomenti <strong>il</strong> documento della Curia evidenziava “la sicurezza <strong>di</strong> dottrina<br />
per la <strong>di</strong>ffusione continuata <strong>di</strong> idee contrastanti con <strong>il</strong> magistero<br />
della Chiesa” 274.<br />
I due sacerdoti presero in esame la richiesta del vescovo, espressa<br />
nel mese <strong>di</strong> Luglio, insieme alla <strong>com</strong>unità parrocchiale. Dall’incontro<br />
emerse la lettera in<strong>di</strong>rizzata a Petralia, in cui, oltre a rifiutare la politica<br />
269) Cfr. COMUNITÀ CRISTIANA DI BASE PARROCCHIA SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO DI FAVARA,<br />
Lettera aperta al Vescovo e alla Chiesa <strong>di</strong> Agrigento, in Scelta, 11-7-1976, 2.<br />
270) Cfr U. TRUPIANO, Cacciati dalla scuola ma non si arrendono, in L’ora, 1-10-1976, 7.<br />
271) Cfr. 40 avvocati per 2 preti, in L’ora, 5 –10 – 1976, 7. La vicenda dell’atto impugnato<br />
dai quaranta avvocati riguardava Alfonso Di Giovanni e Luigi Sferrazza, entrambi titolari <strong>di</strong> un<br />
incarico a tempo indeterminato presso l’IPSIA <strong>di</strong> Agrigento. Antonio Morreale aveva preferito<br />
emigrare e lavorare nella scuola a Verona. La curia avrebbe voluto non procedere alla revoca del<br />
nulla-osta ma provocare una situazione <strong>di</strong> fatto in cui Di Giovanna e Sferrazza accettavano <strong>di</strong> non<br />
insegnare religione.<br />
272) Cfr. Il Vescovo ritira <strong>il</strong> nulla osta ai preti insegnanti, in L’ora 30-10-1976, 7.<br />
273) Cfr. U. Re, Regolarmente in classe i sacerdoti sospesi, in Giornale <strong>di</strong> Sic<strong>il</strong>ia, 2-10-1976, 7.<br />
274) Cfr. ID., Revocato <strong>il</strong> nullaosta, i due preti non potranno più insegnare, in Giornale <strong>di</strong><br />
Sic<strong>il</strong>ia, 3-10-1976, 7.<br />
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