enzo di natali il dopo concilio ad agrigento ei ... - Medianetlab.com
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d<strong>ei</strong> socialisti, avviarono l’azione sociale, sotto lo stimolo della Rerum<br />
novarum <strong>di</strong> Leone XIII. La scelta sociale e politica a favore delle<br />
classi meno abbienti e all’interno della sinistra doveva portare, secondo<br />
Lanza, <strong>ad</strong> evangelizzare la sinistra, ma a mio avviso tale iniziativa<br />
fu pensata con molto ritardo poiché, sul finire del 1977, i contrasti<br />
e le fratture avevano seriamente segnato la <strong>com</strong>unità ecclesiale<br />
<strong>di</strong>ocesana. È sulla proposta <strong>di</strong> Pino Lanza che avrebbe dovuto muoversi<br />
l’esperienza d<strong>ei</strong> cattolici progressisti, una proposta che teneva<br />
alta la <strong>di</strong>mensione religiosa, senza c<strong>ad</strong>ere nell’accusa <strong>di</strong> orizzontalismo<br />
e tanto meno in quella <strong>di</strong> aver scelto l’analisi marxista <strong>com</strong>e criterio<br />
per la valutazione morale d<strong>ei</strong> <strong>com</strong>portamenti ecclesiali, sociali<br />
e politici al posto del vangelo, se si voleva evitare la rottura della <strong>com</strong>unione<br />
ecclesiale. Purtroppo la proposta <strong>di</strong> Pino Lanza si fece spazio,<br />
o maturò, quando era avvenuto l’irreparab<strong>il</strong>e, gli animi si erano<br />
fortemente accesi e l’esperienza d<strong>ei</strong> cattolici progressisti, o <strong>di</strong>ssidenti,<br />
era entrata in una fase calante.<br />
Evidentemente le proposte <strong>di</strong> Pino Lanza non ebbero continuità<br />
perché <strong>dopo</strong> la pausa estiva, <strong>il</strong> settimanale Scelta non riprese più le pubblicazioni,<br />
e con esso terminò anche la fase del <strong>di</strong>ssenso cattolico all’interno<br />
della <strong>di</strong>ocesi agrigentina.<br />
Essa, sotto la spinta del vescovo aus<strong>il</strong>iare Bommarito, che tanto entusiasmo<br />
portò nelle parrocchie, n<strong>ei</strong> circoli giovan<strong>il</strong>i, nelle vocazioni<br />
alla vita consacrata, nel volontariato ecc, cercò <strong>di</strong> superare la dolorosa<br />
frattura. Nel 1977 due avvenimenti, promossi dallo stesso vescovo aus<strong>il</strong>iare,<br />
permisero alla Chiesa agrigentina <strong>di</strong> guardare avanti: <strong>il</strong> pellegrinaggio<br />
<strong>di</strong>ocesano alla M<strong>ad</strong>onna delle lacrime <strong>di</strong> Siracusa e la solenne<br />
concelebrazione allo sta<strong>di</strong>o <strong>com</strong>unale <strong>di</strong> Agrigento sul tema Gesù è presente.<br />
Ma fu la celebrazione del Sinodo <strong>di</strong>ocesano a segnare una svolta.<br />
Dopo qualche anno, <strong>il</strong> vescovo Petralia, sentiti i pareri d<strong>ei</strong> consigli presbiterale<br />
e Pastorale, aprì <strong>il</strong> Sinodo <strong>di</strong>ocesano destinato <strong>ad</strong> alimentare<br />
una speranza nuova per una riproposizione della parrocchia nel tessuto<br />
sociale ormai profondamente trasformato. Con la celebrazione del Sinodo<br />
si chiuse uno d<strong>ei</strong> perio<strong>di</strong> più travagliati della storia della Chiesa<br />
agrigentina e si aprì la stagione dell’assemblearismo nella vita ecclesiale<br />
<strong>di</strong>ocesana.<br />
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