enzo di natali il dopo concilio ad agrigento ei ... - Medianetlab.com
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Scrittura, profanava <strong>il</strong> sacramento, ma soprattutto rallentava la liberazione<br />
degli sfruttati, perché<br />
«tale gioco lo si fa sulle spalle <strong>di</strong> chi sfruttato aspetta ancora<br />
l’alba della liberazione e della luce che si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> annunciare» 89.<br />
La scelta <strong>di</strong> classe della <strong>com</strong>unità <strong>di</strong> base è chiara, almeno a partire<br />
dal 1973, e trova <strong>il</strong> suo fondamento nella partecipazione al sacramento<br />
dell’Eucarestia, la cui partecipazione è preclusa ai ricchi a causa<br />
della condotta <strong>di</strong> vita <strong>di</strong>venuta una contro-testimonainza n<strong>ei</strong> confronti<br />
del sacramento stesso.<br />
Il Piano <strong>di</strong> rinnovamento e la <strong>com</strong>unità cristiana <strong>di</strong> base <strong>di</strong> Favara<br />
presentano due <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> considerare i ricchi. Mentre nel Piano la<br />
loro con<strong>di</strong>zione non preclude la partecipazione alla vita della Chiesa, e<br />
dunque sentirsi cristiani, se <strong>di</strong>ventano strumenti <strong>di</strong> liberazione, per la <strong>com</strong>unità<br />
cristiana <strong>il</strong> fatto <strong>di</strong> vivere nella ricchezza esclude intrinsecamente<br />
l’essere cristiano perché quella ricchezza impe<strong>di</strong>sce la liberazione d<strong>ei</strong> poveri.<br />
Mente nella proposta del Piano era presente una fiducia al buon uso<br />
d<strong>ei</strong> mezzi posseduti, in quella della <strong>com</strong>unità cristiana proprio a causa<br />
delle ricchezze, fonte <strong>di</strong> sfruttamento, era esclusa qualsiasi fiducia.<br />
Non mancarono in<strong>com</strong>prensioni sul piano ecclesiologico; sorse, infatti,<br />
una tendenza che poneva prevalentemente attenzione ai carismi<br />
presenti e operanti nella vita ecclesiale, in opposizione però all’istituzione.<br />
Si voleva <strong>ad</strong> ogni costo liberare la Chiesa carismatica dall’istituzione<br />
e dalla legge, anche quella canonica. Per Petralia questo modo<br />
<strong>di</strong> intendere e <strong>di</strong> vivere i carismi, in opposizione alla Chiesa istituzionale,<br />
al magistero d<strong>ei</strong> vescovi, era <strong>com</strong>pletamente sbagliato. Intervenne<br />
con una lettera al <strong>di</strong>rettore del settimanale <strong>di</strong>ocesano L’Amico del Popolo<br />
in cui, ricordando <strong>il</strong> XX anniversario della nascita del giornale, rifiutava<br />
la contrapposizione tra Chiesa istituzionale e Chiesa carismatica,<br />
poiché vedeva in questa contrapposizione un’aperta ost<strong>il</strong>ità n<strong>ei</strong><br />
confronti della stessa gerarchia:<br />
68<br />
89) L.c.