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enzo di natali il dopo concilio ad agrigento ei ... - Medianetlab.com

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A <strong>di</strong>fferenza degli anni precedenti in cui Petralia aveva espresso<br />

tutto <strong>il</strong> sostegno verso l’Azione Cattolica e aveva <strong>di</strong>ffidato d<strong>ei</strong> gruppi<br />

spontan<strong>ei</strong> e delle <strong>com</strong>unità <strong>di</strong> base, che erano sorte in alcune parrocchie,<br />

questa volta Petralia, n<strong>ei</strong> confronti soprattutto delle <strong>com</strong>unità <strong>di</strong><br />

base, non mostrando una <strong>di</strong>ffidenza aprioristica, cercava <strong>di</strong> coglierne<br />

la positività nel contesto ecclesiale. Tuttavia per definirsi ecclesiali dovevano<br />

rispondere a tre criteri che per <strong>il</strong> vescovo erano irrinunciab<strong>il</strong>i:<br />

1) vita <strong>di</strong> fede, 2) vita <strong>di</strong> grazia, 3) vita <strong>di</strong> <strong>com</strong>unione.<br />

A me sembra <strong>il</strong> massimo che Petralia potesse concedere ai gruppi<br />

<strong>di</strong> base per essere considerati <strong>com</strong>e ecclesiali. Questa volta manca quell’atteggiamento<br />

<strong>di</strong>ffidente che aveva caratterizzato la scelta Pastorale<br />

del vescovo n<strong>ei</strong> confronti <strong>di</strong> questi nuovi movimenti <strong>di</strong> spiritualità,<br />

quando in passato aveva messo al primo posto l’atto <strong>di</strong> ubbi<strong>di</strong>enza in<br />

un periodo in cui non si capiva più cosa fosse l’ubbi<strong>di</strong>enza e la <strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza<br />

era <strong>di</strong>venuta una forma <strong>di</strong> virtù.<br />

I principali scopi della Lettera erano la conversione, <strong>il</strong> superamento<br />

delle <strong>di</strong>visioni, la ricerca dell’unità, la concezione della Chiesa missionaria,<br />

la partecipazione d<strong>ei</strong> laici alla vita parrocchiale tramite i consigli<br />

pastorali parrocchiali. La scelta religiosa, prevalente nella Lettera,<br />

non toccava l’ambito sociale e tanto meno quello politico, eccetto in un<br />

limitato inciso in cui si parlava della<br />

«animazione cristiana del mondo del lavoro, l’assistenza agli<br />

emigrati e alle loro famiglie, la presenza attiva tra i poveri e i sofferenti,<br />

tra gli analfabeti e i <strong>di</strong>soccupati, per la elevazione morale<br />

e materiale» 95.<br />

Dobbiamo r<strong>il</strong>evare che delle oltre quattrom<strong>il</strong>a parole <strong>di</strong> cui si <strong>com</strong>poneva<br />

la Lettera La Grande occasione, scritta da Petralia in prossimità<br />

del Giub<strong>il</strong>eo del 1975, de<strong>di</strong>cava soltanto 35 parole alla questione so-<br />

95) L.c La Lettera Pastorale conta soltanto 12 citazioni bibliche tutte del Nuovo Testamento 4<br />

<strong>di</strong> Paolo, 3 <strong>di</strong> Luca, 2 <strong>di</strong> Giovanni, 2 <strong>di</strong> Marco e 1 <strong>di</strong> Matteo; fonti patristiche: 2 <strong>di</strong> sant’Agostino;<br />

Magistero: 1 <strong>di</strong> Paolo VI.<br />

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