enzo di natali il dopo concilio ad agrigento ei ... - Medianetlab.com
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E per gli apostoli, affermare questo era proclamare un fatto e una<br />
prassi <strong>di</strong> vita vincenti n<strong>ei</strong> confronti del potere dominante.<br />
Nella <strong>com</strong>unità non ci poniamo <strong>il</strong> problema della fine del corpo <strong>di</strong><br />
Cristo, anche se su questo punto ci sono delle <strong>di</strong>fferenziazioni nelle posizioni:<br />
qualcuno inclina a credere nella risurrezione del corpo fisico<br />
<strong>di</strong> Cristo, qualcuno crede nella risurrezione nel senso che <strong>il</strong> suo messaggio<br />
vive ancora oggi in noi. La maggior parte delle persone della<br />
<strong>com</strong>unità pensa, invece, che <strong>il</strong> racconto sul sepolcro vuoto del vangelo<br />
è una drammatizzazione <strong>di</strong> un fatto <strong>di</strong> fede: la vita dell’uomo nuovo<br />
Gesù che si realizza in ogni scelta e che continua oltre la morte; per<br />
cui Cristo, questo “uomo nuovo” è qui vivo, tra noi.<br />
Questo fatto, allora, è storico per <strong>di</strong>versi motivi:<br />
1. perché ha interessato globalmente l’esperienza dell’uomo storico<br />
“Gesù <strong>di</strong> Nazaret”.<br />
2. Perché questa esperienza <strong>di</strong> “novità” attraverso la storia delle<br />
prime <strong>com</strong>unità si è inserita nel contesto <strong>di</strong> precise situazioni economiche<br />
<strong>com</strong>inciando a con<strong>di</strong>zionare i rapporti <strong>di</strong> forza <strong>di</strong> quel<br />
tipo <strong>di</strong> società. Il potere economico si fondava sul consenso e sull’accettazione<br />
delle classi subalterne: l’annuncio <strong>di</strong> risurrezione,<br />
per la prassi <strong>di</strong> <strong>com</strong>unione che genera, si inserisce nella storia e<br />
provoca un cambiamento liberante.<br />
3. Questo fatto è storico, infine, perché si inserisce anche nella nostra<br />
realtà ed è capace – nella misura in cui viene vissuto correttamente<br />
- <strong>di</strong> suscitare una prassi <strong>di</strong> liberazione e <strong>di</strong> incidere sugli attuali<br />
rapporti <strong>di</strong> forza della società.<br />
La risurrezione è reale se la fede <strong>di</strong>venta prassi<br />
Resta, per la nostra <strong>com</strong>unità e per ognuno <strong>di</strong> noi, <strong>di</strong> fare <strong>di</strong>ventare<br />
storica, reale, concreta l’esperienza <strong>di</strong> risurrezione: “<strong>il</strong> problema<br />
della risurrezione si capisce quando noi riviviamo <strong>com</strong>e cosa nostra<br />
l’esperienza <strong>di</strong> Gesù” (Tatà). “Più c’è prassi <strong>di</strong> <strong>com</strong>unione, più c’è<br />
prassi <strong>di</strong> liberazione più ho coscienza del Cristo risorto”(Antonio). “Viviamo<br />
la risurrezione se realizziamo una prassi politica <strong>di</strong> liberazione”(Stefano).<br />
“Noi la resurrezione la realizziamo in ogni scelta: tutte<br />
le volte che passiamo dall’uomo all’uomo nuovo” (Ciccio). “La risur-<br />
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