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enzo di natali il dopo concilio ad agrigento ei ... - Medianetlab.com

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zione anti<strong>com</strong>unista e ant<strong>il</strong>aicista, n<strong>ei</strong> confronti <strong>di</strong> coloro che volevano<br />

introdurre a partire dal 1966 <strong>il</strong> <strong>di</strong>vorzio in Italia. Infatti, da tale data le<br />

forze politiche laiche, guidate dai socialisti, iniziarono la campagna politica<br />

a favore del <strong>di</strong>vorzio. Il <strong>di</strong>rettore del settimanale cattolico Di Giovanna,<br />

in un suo e<strong>di</strong>toriale, rimproverando i socialisti <strong>di</strong> malafede evidenziava<br />

che <strong>il</strong> Conc<strong>il</strong>io con la Gau<strong>di</strong>um et spes aveva rifiutato ogni tipo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>vorzio e riba<strong>di</strong>to l’in<strong>di</strong>ssolub<strong>il</strong>ità del vincolo matrimoniale. Ai cattolici<br />

che guardavano con ammirazione le sollecitazioni <strong>di</strong>vorziste d<strong>ei</strong><br />

socialisti don Alfonso Di Giovanna ricordava:<br />

«Quello che turba è la fac<strong>il</strong>oneria con cui certi cattolici abboccano<br />

all’amo delle m<strong>enzo</strong>gne e all’errore, presenti talvolta con tali parvenze<br />

<strong>di</strong> verità (…) È necessario pertanto: 1) stare fermi n<strong>ei</strong> principi<br />

della morale cristiana, che attinge la sua ragione d’essere dall’insegnamento<br />

<strong>di</strong>retto <strong>di</strong> Cristo Maestro; 2) controbattere gli errori<br />

con la forza della verità; 3) opporre la saldezza dell’unità <strong>di</strong><br />

tutti i cattolici contro una minoranza <strong>di</strong> laicisti che vorrebbero <strong>di</strong>sorientare<br />

gli animi per riuscire più fac<strong>il</strong>mente <strong>ad</strong> aprire una breccia<br />

nella santità matrimoniale e fam<strong>il</strong>iare» 63.<br />

Sempre Di Giovanna, in un successivo articolo, sottolineava le conseguenze<br />

negative del <strong>di</strong>vorzio:<br />

52<br />

«Il <strong>di</strong>vorzio in Italia, <strong>com</strong>e del resto in tutti i paesi dove purtroppo<br />

la legge lo consente, non servirà né alla prosperità morale della<br />

<strong>com</strong>unità, né al progresso sociale <strong>di</strong> un paese, né alla sua civ<strong>il</strong>tà.<br />

I sostenitori delle ‘ri<strong>com</strong>posizioni fam<strong>il</strong>iari’ sono convinti del<br />

contrario, tuttavia essi misconoscono che se la società si ispirasse<br />

alla legge naturale e <strong>di</strong>vina troverebbe che <strong>il</strong> maggior d<strong>ei</strong> suoi<br />

beni è appunto nello status quo dell’istituto fam<strong>il</strong>iare e non n<strong>ei</strong><br />

suoi fac<strong>il</strong>i riferimenti alternativi <strong>di</strong> mali maggiori» 64.<br />

63) A. DI GIOVANNA, No al <strong>di</strong>vorzio, in A.d.P., 1-5-1966, 1.<br />

64) ID., Scogli, in A.d.P., 22-5-1966, 1.

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