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Foglio 1 verso<br />

assaporato il linguaggio – che Ç tutto. Naturalmente si Ç confermato che in Italia<br />

non Ç possibile nulla al <strong>di</strong> lÉ della solita recensione, dell’elzeviro o magari del<br />

finto romanzo realista.<br />

Quanto alla tua impresa e<strong>di</strong>toriale, 478 spero che abbia fondamenta solide. L’idea<br />

non sarebbe malvagia a con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non specializzare troppo l’intento e <strong>di</strong><br />

allargarlo ad accogliere anche, che so, conferenze importanti, saggi, racconti;<br />

altrimenti saresti presto ridotto a cercare poesia anche dove non c’Ö: il tentativo <strong>di</strong><br />

Seghers Ö pietoso. 479 Io naturalmente farei del mio meglio per accontentarti. Ma<br />

come? Per un eventuale numero doppio, potrei darti tutto il mio nuovo libretto <strong>di</strong><br />

poesie. 480 Altrimenti potrei raccogliere una serie <strong>di</strong> articoli che abbiano un oggetto<br />

comune, cinque o sei prose; o, se verrÉ mai il momento, la Pietra oscura.<br />

Ve<strong>di</strong> <strong>di</strong> assicurarti bene che l’uomo 481 non sia un buffone.<br />

Nicola Lisi (Scarperia, 1893 – Firenze, 1975) ebbe rapporti d’amicizia e <strong>di</strong> collaborazione per<br />

tutta la vita con Carlo Betocchi e Piero Bargellini. Fu tra i principali esponenti del “Frontespizio”<br />

(rivista culturale mensile pubblicata a Firenze tra il 1929 e il 1940) insieme a Bo – che nel 1938<br />

aveva pubblicato su questa rivista il saggio Letteratura come vita (considerato il manifesto<br />

dell’ermetismo fiorentino) – aveva invitato Luzi, nel 1935, a collaborare alla rivista.<br />

478 Molto probabilmente Mario Luzi si riferisce ad un progetto e<strong>di</strong>toriale che Spagnoletti stava<br />

allora mettendo a punto con l’e<strong>di</strong>tore Schwarz, che poi si realizzÑ concretamente con la creazione<br />

<strong>di</strong> due collane: çCampionarioé, destinata ad accogliere le opere <strong>di</strong> autori italiani, <strong>di</strong>retta da<br />

Spagnoletti, ed inaugurata poi nel mese <strong>di</strong> ottobre 1952 proprio con l’uscita della raccolta <strong>di</strong> poesie<br />

<strong>di</strong> MARIO LUZI, Primizie del deserto; ed un’altra collana per le opere straniere <strong>di</strong>retta dallo stesso<br />

Schwarz.<br />

Al ritmo <strong>di</strong> un volume al mese nella collana <strong>di</strong>retta da Spagnoletti uscirono, dopo Primizie del<br />

deserto <strong>di</strong> Mario Luzi, L’incertezza amorosa <strong>di</strong> Alessandro Parronchi; Un grido e paesaggi <strong>di</strong><br />

Giuseppe Ungaretti; Un ponte nella pianura <strong>di</strong> Carlo Betocchi; La presenza <strong>di</strong> Orfeo <strong>di</strong> Alda<br />

Merini; A mio padre, d’estate <strong>di</strong> Giacinto Spagnoletti; De Consolatione <strong>di</strong> Michele Pierri.<br />

La collana <strong>di</strong>retta da Spagnoletti fu sostituita nel 1953 da due nuove collane <strong>di</strong> poesia: çDialoghi<br />

col poetaé (poesia contemporanea) e çNuovo Campionario <strong>di</strong> poesiaé (poesia <strong>di</strong> varia epoca).<br />

479 Pierre Seghers e<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> Parigi presso il quale Arturo Schwarz, sotto lo pseudonimo <strong>di</strong> Tristan<br />

Sauvage, aveva pubblicato le sue prime raccolte <strong>di</strong> versi. Le stesse ed altre opere Schwarz le<br />

ripubblicÑ come e<strong>di</strong>tore in proprio a Milano (cfr. Ivi, nota seguente).<br />

480 MARIO LUZI, Primizie del deserto, cit. (finito <strong>di</strong> stampare nel mese <strong>di</strong> ottobre 1952).<br />

481 Arturo Schwarz, nato ad Alessandria d’Egitto il 3 febbraio 1924, Ç stato autore <strong>di</strong> importanti<br />

opere sul Surrealismo e sul Dadaismo ed ha, inoltre, scritto libri e numerosi saggi sulla Kabbalah,<br />

sul tantrismo, sull’alchimia, sull’arte preistorica e tribale, sull’arte e la filosofia dell’Asia. Nel<br />

1946 fu tra i fondatori della sezione egiziana della Quarta Internazionale trotskista. Dopo aver<br />

subito vari arresti, nel maggio 1948 fu trasferito dalla prigione Hadra <strong>di</strong> Alessandria al campo <strong>di</strong><br />

concentramento <strong>di</strong> Abukir. Nel febbraio 1949 venne siglato l’armistizio tra Egitto e Israele e, <strong>di</strong><br />

conseguenza, Schwarz fu liberato nel mese <strong>di</strong> aprile ed espulso in Italia. Si stabilÄ a Milano dove,<br />

giÉ prima del suo trasferimento, aveva preso contatti con Giacinto Spagnoletti per affidargli una<br />

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