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Foglio 1 verso<br />

quelle poltrone e ciÑ mi duole piÖ che questo letto. Che brutto scherzo.<br />

Tu che rapporti mantieni con l’Egizio, il Fenicio, il Parto, il Sermih insomma? 547<br />

Lasciamo queste malinconie e parliamo <strong>di</strong> cose pulite. Ma <strong>di</strong> quali? Meglio<br />

piantarla lÄ e fare un giretto.<br />

AndrÑ domenica a <strong>Roma</strong> a vedere il Picasso. 548 Non ci sarÉ questa volta la<br />

possibilitÉ d’incontrarci? O dove mai?<br />

guerra membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e del Consiglio Superiore dell’Istruzione, per<br />

poi conseguire la nomina <strong>di</strong> professore <strong>di</strong> Letteratura italiana a Milano nel 1949 e, infine, a<br />

Bologna nel 1952. A Milano <strong>di</strong>resse anche per Mondadori la collana dei ÉClassiciÑ. Al primo<br />

saggio Dal <strong>Roma</strong>nticismo al Futurismo (1921) seguirono D’Annunzio (1926), CiviltÄ del<br />

Novecento (1934) e La poesia ermetica (1936), della quale contestava polemicamente la modalitÉ<br />

espressiva. Sono da ricordare inoltre lo stu<strong>di</strong>o su La poesia <strong>di</strong> Giovanni Pascoli (1959) e la cura <strong>di</strong><br />

numerose e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> classici italiani tra i quali Tasso e Leopar<strong>di</strong>. I suoi principi estetico-critici,<br />

ispirati a una metodologia crociana parzialmente rivista, furono esposti negli scritti <strong>di</strong> carattere<br />

teorico L’ufficio delle lettere e il metodo della critica (1953) e Orfismo della parola (1953).<br />

PubblicÑ nel 1940 una celebre Storia della letteratura italiana, poi ampliata in cinque volumi e<br />

riveduta nel 1955. Tra le opere che furono pubblicate presso l’e<strong>di</strong>tore Schwarz sotto la cura e con<br />

interventi <strong>di</strong>retti <strong>di</strong> Francesco Flora si ricordano tra le altre: PIER LUIGI BACCHINI, Dal silenzio<br />

d’un nulla, con un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Francesco Flora (1954); FRANCO MATACOTTA, I mesi, prefazione <strong>di</strong><br />

Francesco Flora (1956). Flora si occupÑ principalmente della collezione Schwarz çDialoghi col<br />

poetaé (cfr. Ivi, la lettera LXXXI, nota 478).<br />

546 Salvatore Quasimodo (Mo<strong>di</strong>ca, 1901 – Amalfi, 1968) a Firenze, grazie al cognato Elio<br />

Vittorini, entrÑ in contatto con il gruppo <strong>di</strong> scrittori che gravitava intorno alla rivista “Solaria”, tra<br />

cui Eugenio Montale. Proprio sulle pagine della rivista, nel 1930, venne pubblicata la sua prima<br />

raccolta <strong>di</strong> versi, Acque e Terre, mentre su “Circoli”, nel 1932, pubblicÜ Oboe Sommerso e, nel<br />

1936, Erato e ApÜllion, le due raccolte <strong>di</strong> Quasimodo che piÖ si avvicinano all'ermetismo.<br />

Ricevette nel 1953 il premio Etna-Taormina, assieme al poeta Dylan Thomas. Nel 1959 gli venne<br />

assegnato il premio Nobel per la letteratura grazie al sostegno <strong>di</strong> due personalitÉ autorevoli come<br />

Carlo Bo e Francesco Flora.<br />

Presso l’e<strong>di</strong>tore Schwarz, oltre alla raccolta poetica Il falso e vero verde (1954), furono pubblicate<br />

le seguenti opere: Lirica d’amore italiana: dalle origini ai nostri giorni (1957); Poesia italiana del<br />

dopoguerra (1958); Il poeta e il politico e altri saggi (1960).<br />

547 Sono tutti soprannomi per in<strong>di</strong>care sempre l’e<strong>di</strong>tore Arturo Schwarz, con riferimento al suo<br />

luogo <strong>di</strong> nascita (Alessandria d’Egitto). Cfr. Ivi, la lettera LXXXI, nota 481.<br />

548 La mostra <strong>di</strong> Pablo Picasso a <strong>Roma</strong> nel 1953 (giugno-luglio) venne allestita, a cura dello stesso<br />

artista, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e, sempre nel medesimo anno, anche a<br />

Milano presso il Palazzo Reale (Sala delle Cariati<strong>di</strong>). Cfr. Mostra <strong>di</strong> Pablo Picasso. Catalogo<br />

ufficiale a cura e con un saggio introduttivo <strong>di</strong> Lionello Venturi, in collaborazione con Eugenio<br />

Battisti e Nello Ponente, bibliografia, nota biografica, schede delle opere esposte, 171 tavv. in nero<br />

su carta patinata, <strong>Roma</strong>, De Luca, 1953. Il Comitato d’onore della Mostra era presieduto dall’On.<br />

Prof. Luigi Einau<strong>di</strong> (Presidente della Repubblica Italiana), nel Comitato Nazionale si trovano i<br />

nomi <strong>di</strong> Corrado Alvaro, Giovanni Battista Angioletti, Maria Bellonci, Carlo Bo, Massimo<br />

Bontempelli, Emilio Cecchi, Libero De Libero, Giulio Einau<strong>di</strong>, Carlo Levi, Gianna Manzini, Elsa<br />

Morante, Alberto Moravia, Alessandro Parronchi, Fausto Pirandello, Ildebrando Pizzetti, Vasco<br />

Pratolini, Salvatore Quasimodo, Ottone Rosai, Umberto Saba, Ignazio Silone, Sergio Solmi,<br />

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