l’esito del premio Lugano? 307 â solo una curiositÉ che mentre ti sei deciso a chiedere non <strong>di</strong>co un riconoscimento che non sono neppure piÖ sicuro <strong>di</strong> meritarmi, ma un aiuto – e neppure per te ma per i tuoi – scappino fuori almeno nove scrittori piÖ gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> te. 308 Benedetto ventre della letteratura! Per il resto niente novitÉ: Gianni cresce bene, va all’asilo e impara qualche 309 Foglio 1 verso parola <strong>di</strong> tedesco. In casa gravi preoccupazioni economiche, umore generalmente triste e rassegnato. E io che, a un certo punto, me ne frego <strong>di</strong> tutto e desidero non pensare piÖ a niente, e dormire per cinquecento anni. Firenze, la solita fogna <strong>di</strong> fessi e <strong>di</strong> volgarissimi snodo: mettici dentro quanta piÖ gente puoi, ma salva il tuo aff.mo Annotazioni Mario Lettera autografa, 1 foglio recto e verso, datata ç9 – 2 – [19]48é. Foglio 1 recto Carissimo Giacinto, LII. 137 [ aprile 1948] (d.d.) da quanto tempo ti devo un saluto? Hai ragione tu nella tua giustificazione preventiva: l’amore non Ç <strong>di</strong> quelli che incoraggino la corrispondenza. Pensa, se tu fossi qui, potremmo, credo, fare quattro chiacchiere con la solita cor<strong>di</strong>alitÉ e la 307 Il riferimento Ö al Premio “Libera Stampa”. Cfr. Ivi, la lettera L. 308 Nella rosa dei finalisti al premio “Libera Stampa” <strong>di</strong> Lugano del 1947 c’erano anche: Danilo Dolci, Andrea Camilleri, Maria Corti, Pier Paolo Pasolini, David Maria Turoldo e Andrea Zanzotto. 309 ÉHo forse masticato […] impara qualcheÑ il passo in questione Ö riportato anche da Stefano Ver<strong>di</strong>no nella Cronologia del çMeri<strong>di</strong>anoé a sua cura: cfr. MARIO LUZI, L’opera poetica, cit., p. LXXXVII.
solita euforia: come appunto avvenne a Parma al vecchio e caro Oreste, che mi auguro davvero tu abbia convertito a piÖ ragionevoli consigli. Quei miserabili preti rossi mi hanno veramente scocciato, 310 <strong>di</strong>sponendo a loro piacimento della mia come <strong>di</strong> tante altre firme, 311 quasi che l’avessero in bianco, depositata alle Botteghe Oscure. 312 Ho visto qualcuno dei vostri, qui, per il congresso della Cultura (1) 313 e mi sono accorto del cambiamento: qualcuno ha aperto sinceramente gli occhi, qualcuno ha ripreso il doppio gioco e via <strong>di</strong>cendo. Ma… praevalebunt? Il pericolo Ç enorme, e non ci resta che fare scongiuri. Tutto il mondo sta a guardare, per vedere se il fascismo fu un episo<strong>di</strong>o, o se siamo dei servi nati. Lo so da mille fonti, tutte equanimi. Mai una decisione cosÄ importante 314 fu rimessa a 310 Riferimento agli intellettuali membri del Partito Comunista Italiano. 311 Si ipotizza che Mario Luzi possa aver firmato qualche documento inerente l’atto <strong>di</strong> nascita – o iniziative affini (per esempio liste <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dature) – del “Fronte democratico popolare per la libertà, la pace, il lavoro”, costituito per le elezioni del 1948 sotto l’effigie <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>, che inglobÜ i socialisti <strong>di</strong> Nenni, <strong>di</strong>versi gruppi minori e alcune personalità ‘in<strong>di</strong>pendenti’ <strong>di</strong> estrazione acomunista. A sostegno del Fronte il Pci organizzÜ, successivamente, la mobilitazione <strong>di</strong> intellettuali ‘democratici’ intorno all’“Alleanza per la <strong>di</strong>fesa della cultura” che avrebbe dovuto dare agli uomini <strong>di</strong> cultura la possibilità <strong>di</strong> sentirsi protagonisti <strong>di</strong> una battaglia politica generale pur operando nel proprio campo <strong>di</strong> attività. Le adesioni all’Alleanza e le can<strong>di</strong>dature nel Fronte furono numerose e significative, facilitate dal tono generico dell’appello che puntava il <strong>di</strong>to sulle Édrammatiche con<strong>di</strong>zioni in cui versano, in Italia, la cultura, l’arte e la ricerca scientificaÑ. L’iniziativa frontista non fu avallata soltanto da intellettuali vicini o militanti della sinistra marxista come Concetto Marchesi, Antonio Banfi, Emilio Sereni, Carlo Bernari, Leonida Repaci, Raffaele De Grada, Sibilla Aleramo, Sergio Solmi e Renato Guttuso, ma anche da letterati, scienziati e artisti dalla piç svariata matrice ideale. Tuttavia, come si desume dal tono della lettera, l’adesione <strong>di</strong> Luzi fu solo formale e non ebbe conseguenze sul piano politico personale in quanto Luzi, cattolico, rimase dalla parte della Democrazia Cristiana e non partecipÜ, infatti, neppure ai lavori del Congresso della Cultura. 312 Storica sede del PCI. 313 I lavori del Congresso della Cultura (piÖ precisamente della “Alleanza per la <strong>di</strong>fesa della cultura”) si svolsero a Firenze il 2 e 3 aprile 1948, rispettivamente a Palazzo Vecchio, il primo giorno, e a Palazzo Strozzi, il secondo ed ultimo giorno. Il consesso fu inaugurato dal <strong>di</strong>scorso del segretario Roberto Battaglia, cui seguirono le relazioni <strong>di</strong> Giacomo Debenedetti, Alberto Mondadori, Corrado Alvaro, Arturo Carlo Jemolo, Armando Sapori, Vincenzo Bisceglie, Girolamo Lo Cascio, Giulio Trevisani, Guido Calogero, Oliviero Mario Olivo, Giacomo Devoto, Giuseppe Petronio, Francesco Barbieri, Mario Casagrande, Emilio Sereni, Fedele D’Amico, Antonio Pietrangeli, Guido Salvini, Ranuccio Bianchi Ban<strong>di</strong>nelli, Piero Bottoni, Renato Guttuso, Luigi Piccinato e altri. Per una cronaca dettagliata si rimanda all’articolo <strong>di</strong> MUZIO MAZZOCCHI, Il Congresso della Cultura, “La Fiera Letteraria”, 11 aprile 1948, pp. 1-2, del quale si cita, a seguire, il significativo incipit: ÉChe cosa Ö avvenuto a Firenze? […] qualcosa <strong>di</strong> molto interessante, si crede <strong>di</strong> poter testimoniare. Alcune delle figure <strong>di</strong> primo piano della letteratura, arte, scienza, pubblicistica, italiana, si sono avvicendate in una segnalazione dei “mali”, delle deficienze, delle esigenze della cultura italiana <strong>di</strong> questo tempoÑ. 314 Il riferimento Ç alle elezioni del 18 aprile 1948, in cui Luzi votÑ per la Democrazia Cristiana. Queste elezioni, con la vittoria della Democrazia Cristiana sul Fronte Popolare (Pci-Psi), segnarono definitivamente l’appartenenza dell’Italia al campo democratico occidentale. 138
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Ti avrei voluto scrivere a lungo, m
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di imprevedibili apprendimenti, que
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Avrei bisogno di rileggere il datti
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Ti ho fatto spedire l’invito per
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che tu veda Praga, se giÉ non la c
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Questo Ç l’augurio fraterno che
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allungarla. E cosÄ non suggerirei