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solita euforia: come appunto avvenne a Parma al vecchio e caro Oreste, che mi<br />

auguro davvero tu abbia convertito a piÖ ragionevoli consigli. Quei miserabili<br />

preti rossi mi hanno veramente scocciato, 310 <strong>di</strong>sponendo a loro piacimento della<br />

mia come <strong>di</strong> tante altre firme, 311 quasi che l’avessero in bianco, depositata alle<br />

Botteghe Oscure. 312 Ho visto qualcuno dei vostri, qui, per il congresso della<br />

Cultura (1) 313 e mi sono accorto del cambiamento: qualcuno ha aperto sinceramente<br />

gli occhi, qualcuno ha ripreso il doppio gioco e via <strong>di</strong>cendo. Ma… praevalebunt?<br />

Il pericolo Ç enorme, e non ci resta che fare scongiuri. Tutto il mondo sta a<br />

guardare, per vedere se il fascismo fu un episo<strong>di</strong>o, o se siamo dei servi nati. Lo so<br />

da mille fonti, tutte equanimi. Mai una decisione cosÄ importante 314 fu rimessa a<br />

310 Riferimento agli intellettuali membri del Partito Comunista Italiano.<br />

311 Si ipotizza che Mario Luzi possa aver firmato qualche documento inerente l’atto <strong>di</strong> nascita – o<br />

iniziative affini (per esempio liste <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dature) – del “Fronte democratico popolare per la libertà,<br />

la pace, il lavoro”, costituito per le elezioni del 1948 sotto l’effigie <strong>di</strong> Garibal<strong>di</strong>, che inglobÜ i<br />

socialisti <strong>di</strong> Nenni, <strong>di</strong>versi gruppi minori e alcune personalità ‘in<strong>di</strong>pendenti’ <strong>di</strong> estrazione acomunista.<br />

A sostegno del Fronte il Pci organizzÜ, successivamente, la mobilitazione <strong>di</strong><br />

intellettuali ‘democratici’ intorno all’“Alleanza per la <strong>di</strong>fesa della cultura” che avrebbe dovuto<br />

dare agli uomini <strong>di</strong> cultura la possibilità <strong>di</strong> sentirsi protagonisti <strong>di</strong> una battaglia politica generale<br />

pur operando nel proprio campo <strong>di</strong> attività. Le adesioni all’Alleanza e le can<strong>di</strong>dature nel Fronte<br />

furono numerose e significative, facilitate dal tono generico dell’appello che puntava il <strong>di</strong>to sulle<br />

Édrammatiche con<strong>di</strong>zioni in cui versano, in Italia, la cultura, l’arte e la ricerca scientificaÑ.<br />

L’iniziativa frontista non fu avallata soltanto da intellettuali vicini o militanti della sinistra<br />

marxista come Concetto Marchesi, Antonio Banfi, Emilio Sereni, Carlo Bernari, Leonida Repaci,<br />

Raffaele De Grada, Sibilla Aleramo, Sergio Solmi e Renato Guttuso, ma anche da letterati,<br />

scienziati e artisti dalla piç svariata matrice ideale. Tuttavia, come si desume dal tono della lettera,<br />

l’adesione <strong>di</strong> Luzi fu solo formale e non ebbe conseguenze sul piano politico personale in quanto<br />

Luzi, cattolico, rimase dalla parte della Democrazia Cristiana e non partecipÜ, infatti, neppure ai<br />

lavori del Congresso della Cultura.<br />

312 Storica sede del PCI.<br />

313 I lavori del Congresso della Cultura (piÖ precisamente della “Alleanza per la <strong>di</strong>fesa della<br />

cultura”) si svolsero a Firenze il 2 e 3 aprile 1948, rispettivamente a Palazzo Vecchio, il primo<br />

giorno, e a Palazzo Strozzi, il secondo ed ultimo giorno. Il consesso fu inaugurato dal <strong>di</strong>scorso del<br />

segretario Roberto Battaglia, cui seguirono le relazioni <strong>di</strong> Giacomo Debenedetti, Alberto<br />

Mondadori, Corrado Alvaro, Arturo Carlo Jemolo, Armando Sapori, Vincenzo Bisceglie,<br />

Girolamo Lo Cascio, Giulio Trevisani, Guido Calogero, Oliviero Mario Olivo, Giacomo Devoto,<br />

Giuseppe Petronio, Francesco Barbieri, Mario Casagrande, Emilio Sereni, Fedele D’Amico,<br />

Antonio Pietrangeli, Guido Salvini, Ranuccio Bianchi Ban<strong>di</strong>nelli, Piero Bottoni, Renato Guttuso,<br />

Luigi Piccinato e altri. Per una cronaca dettagliata si rimanda all’articolo <strong>di</strong> MUZIO MAZZOCCHI, Il<br />

Congresso della Cultura, “La Fiera Letteraria”, 11 aprile 1948, pp. 1-2, del quale si cita, a seguire,<br />

il significativo incipit: ÉChe cosa Ö avvenuto a Firenze? […] qualcosa <strong>di</strong> molto interessante, si<br />

crede <strong>di</strong> poter testimoniare. Alcune delle figure <strong>di</strong> primo piano della letteratura, arte, scienza,<br />

pubblicistica, italiana, si sono avvicendate in una segnalazione dei “mali”, delle deficienze, delle<br />

esigenze della cultura italiana <strong>di</strong> questo tempoÑ.<br />

314 Il riferimento Ç alle elezioni del 18 aprile 1948, in cui Luzi votÑ per la Democrazia Cristiana.<br />

Queste elezioni, con la vittoria della Democrazia Cristiana sul Fronte Popolare (Pci-Psi),<br />

segnarono definitivamente l’appartenenza dell’Italia al campo democratico occidentale.<br />

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