21.06.2013 Views

cover-Murgia_ 2013.pdf - OpenstarTs

cover-Murgia_ 2013.pdf - OpenstarTs

cover-Murgia_ 2013.pdf - OpenstarTs

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ne di Sileno liknoforo 728 , parti di una colonna e due arette offerte a Iuppiter Lustralis 729 .<br />

Queste dediche sono state ritenute indizio della presenza di un tempio dedicato appunto<br />

a Iuppiter Lustralis. Secondo Ettore Ghislanzoni l’edificio sarebbe stato da riconoscersi<br />

proprio nei resti sotto la chiesa di San Michele alla Porta, all’esterno delle mura 730 . Di<br />

diverso avviso Alessandro Da Lisca e Pirro Marconi, i quali sostennero che il luogo di<br />

ritrovamento delle arette, all’interno della cinta muraria repubblicana ripristinata da<br />

Gallieno 731 , avrebbe impedito tale interpretazione. I due studiosi, quindi, pur ritenendo<br />

plausibile l’esistenza di un tempio a Iuppiter Lustralis, ne presupponevano una collocazione<br />

all’interno delle mura, nei pressi del luogo di recupero delle iscrizioni. I resti<br />

architettonici esistenti sotto la chiesetta dovevano, invece, essere pertinenti ad un monumento<br />

funerario 732 .<br />

Benché tale idea sia stata riproposta anche di recente 733 , a tutt’oggi si ritiene acquisito<br />

che un edificio sacro di età giulio-claudia 734 dedicato a Iuppiter Lustralis sorgesse in una<br />

zona non molto distante dalle mura 735 . Secondo la critica non costituirebbe un ostacolo<br />

728 Bonomi 1981, cc. 81-108.<br />

729 AE 1946, 135, Forlati Tamaro 1942, p. 169, n. 4, fig. 4, Franzoni 1986b, cc. 624-627, fig. 5,<br />

EDR073585 (V. Guidorizzi). Il testo è il seguente: Iovi / Lustrari / Q(uintus) Madavasius / Festus / l(ibens)<br />

m(erito). AE 1946, 136, Forlati Tamaro 1942, pp. 169-170, n. 5, fig. 5, Franzoni 1986b, cc. 624-625,<br />

fig. 4, EDR073586 (V. Guidorizzi). Sull’ara è leggibile: Iovi / Lustrali / Phoebus Veronens(ium) / vilicus<br />

plumbarior(um) / v(otum) s(olvit) l(ibens) m(erito).<br />

730 Atti e memorie dell’Accademia Veronese, CX, p. IX, 1933, comunicazione orale: «Presentato dal Presidente<br />

il prof. Comm. Ghislanzoni, r. Soprintendente alle Antichità del Veneto, legge due memorie. Nella<br />

prima l’o. dà notizia di due lapidi votive recentemente scoperte a Verona, nella demolizione dell’antica<br />

chiesa di S. Michele alla Porta. Da queste lapidi il prof. Ghislanzoni crede di poter dedurre che i resti dell’edificio<br />

romano, trovati durante gli scavi, appartennero a un tempio dedicato a Giove Lustrale». L’Arena (24<br />

marzo 1932) offre un resoconto più ampio: «Presentato quindi dal sen. Messedaglia, il comm. dott. E. Ghislanzoni,<br />

Soprintendente alle Antichità, lesse due memorie riguardanti l’arte antica a Verona. Nella prima<br />

egli illustra due lapidi votive dedicate a Giove Lustrale, facendo osservare che per la prima volta nel mondo<br />

romano compare tale attributo del re degli dei, certo perché questi era venerato a Verona come purificatore<br />

ed espiatore. Una delle lapidi fu posta da uno schiavo che aveva mansioni di sorveglianza sulla fabbricazione<br />

delle condutture plumbee di acque. La vicinanza delle lapidi ai ruderi scoperti a S. Micheletto alla Porta fa<br />

pensare che ivi fosse il tempio di Giove Purificatore».<br />

731 Sulla cinta muraria di Verona, cfr. Cavalieri Manasse 1993a, pp. 633-644, Cavalieri Manasse<br />

1993b, pp. 197-215, Archeologia a Verona 2000, pp. 63-66 (P. Hudson), Cavalieri Manasse 2012, p. 247.<br />

732 Da Lisca 1934, p. 44, Marconi 1937, p. 50. Così anche Beschi 1960, pp. 508-509.<br />

733 Così, per esempio, Bonomi 1981, cc. 85-86, che considera l’edificio esempio eccezionale di un<br />

«monumento sepolcrale naomorfo», Compostella 1993, p. 134: «sepolcro a edicola con ante corinzie su<br />

podio». Perplessità sull’attribuzione funeraria o templare espresse da Bassignano 1987, p. 325.<br />

734 La datazione dell’edificio era stata anch’essa oggetto di discussione. Da Lisca 1934 assegnava le<br />

strutture alla fine del II secolo d.C., o all’inizio del seguente, Marconi 1937, p. 51 proponeva la metà del<br />

I secolo d.C.<br />

735 Brusin 1949, p. 258, nt. 2, Filippini 1954, pp. 363-364, Sartori 1960a, pp. 194, 232, Franzoni<br />

1965, pp. 97-98, 102, Franzoni 1975a, p. 92, Franzoni 1986b, cc. 627-630, Cavalieri Manasse 1994b,<br />

140

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!