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183<br />

patavium e il suo territorio<br />

Il primo è di natura interna ai testi, che hanno consentito interpretazioni molto contraddittorie,<br />

come dimostra il fatto che non vi sia ancora accordo circa l’ubicazione della<br />

sede oracolare dell’augure Cornelio, secondo alcuni individuabile a Patavium, secondo<br />

altri coincidente con il Fons Aponi 997 .<br />

D’altro canto, resta complesso trovare un riscontro nella realtà archeologica delle<br />

informazioni fornite dalle fonti letterarie, nonostante i numerosi tentativi avviati in tale<br />

direzione; prova ne sia che la cerimonia dell’offerta delle focacce a protezione dei raccolti<br />

e dei limiti territoriali ricordata da Teopompo è stata associata tanto alla possibile<br />

destinazione delle palette rituali venetiche 998 quanto al contesto del bothros di Asolo, che<br />

avrebbe avuto il ruolo di sancire un confine 999 . Di difficile lettura risultano anche le iscrizioni<br />

a carattere votivo; per quanto ricco, infatti, il corpus di testi in venetico restituisce<br />

molti nomi dei quali non si conosce la funzione 1000 .<br />

Per l’età romana, poco numerose sono le iscrizioni che ricordano cariche sacerdotali:<br />

oltre al caso dei tre pontifices, due dei quali operanti entro la seconda metà del I secolo<br />

d.C. e il terzo in piena età imperiale 1001 , sono noti due auguri 1002 e, forse, un salio 1003 .<br />

Sono inoltre attestati sacerdotes del culto imperiale 1004 e i Concordiales 1005 .<br />

997 Cfr. Gasparotto 1951, p. 44, Bassignano 1981, p. 206, Lazzaro 1981, p. 76, Sartori 1981, p.<br />

122, Lazzaro 1986, pp. 129-130, Bassignano 1987, p. 359, Mastrocinque 1987, p. 44, Capuis 1999a,<br />

p. 157, Braccesi, Coppola 2002, p. 22.<br />

998 Voltan 1985, pp. 5-34, zampieri 2000, p. 17.<br />

999 Gambacurta 2005, pp. 501-502.<br />

1000 Cfr. Marinetti 2008b, pp. 156-157 che afferma come l’etimologia dei singoli teonimi, per quanto<br />

potenziale, non sia sufficiente a determinare la funzione delle singole divinità.<br />

1001 Si tratta di un giovane morto prematuramente all’età di quindici anni e insignito della carica a solo titolo<br />

onorifico, CIL V 2848, Bassignano 1981, p. 206, Sartori 1981, p. 148, Bassignano 2001, p. 328, Capozza,<br />

Salmaso 2003, pp. 522-523. Un altro pontifex fu Titus Mustius Hostilius, che a Padova ricoprì anche la carica<br />

di curatore dell’erario, CIL V 2822, Alföldy 1977, p. 304, Bassignano 1981, p. 206, Sartori 1981, p. 183,<br />

Petraccia Lucernoni 1988, p. 262, n. 411, Alföldy 1982, p. 339, n. 18, Bassignano 2001, p. 328, AE 2007,<br />

571. Cfr. anche CIL V 2855, Bassignano 1981, p. 206 (primi anni del III secolo d.C.), Bassignano 2001, p.<br />

328 (primi anni del II secolo d.C.). Si vedano sul tema Bassignano 1987, p. 359, Bassignano 2002, p. 178.<br />

1002 Il primo è ricordato da una iscrizione funeraria della prima metà del I secolo d.C., CIL V 2836,<br />

Bassignano 1981, p. 207, Sartori 1981, p. 127, Bassignano 1991, p. 525, Bassignano 2001, p. 330,<br />

Capozza, Salmaso 2003, p. 626, n. 177. Il secondo è citato in un testo lacunoso, di incerta datazione, CIL<br />

V 2854, Bassignano 1981, p. 207, Bassignano 1991, pp. 525, 527, Bassignano 2001, p. 330, Bassignano<br />

2002, p. 178, AE 2003, 706. Si veda anche Bassignano 1987, p. 359.<br />

1003 CIL V 2851, Bassignano 1981, p. 207, Bassignano 1987, p. 360, Bassignano 2001, p. 337, Bassignano<br />

2002, p. 178. Il termine Salius potrebbe essere un cognomen, cfr. Galsterer 1971, p. 28, n. 123.<br />

1004 Come Asconia incaricata del culto di Domitilla, CIL V, 2829, ILS 6692, Bassignano 1981, p. 206,<br />

Bassignano 1987, p. 350, Bassignano 1994-1995, pp. 78-79, Bassignano 2001, p. 333, Bassignano<br />

2002, p. 178, Capozza, Salmaso 2003, pp. 521-523, n. 16, Bassignano, Boscolo 2007, p. 391. Sugli<br />

addetti al culto imperiale, cfr. Bassignano 1981, pp. 208-211.<br />

1005 Si tratta di cinque iscrizioni provenienti da Padova, CIL V, 2865 (I secolo d.C.), CIL V 2869 (I-II<br />

secolo d.C.), CIL V, 2872 (I secolo d.C.), CIL V 2874 (I secolo d.C.), Ghislanzoni 1926, p. 353; una

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