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Nelle formule dedicatorie che associano i teonimi ‘Apollo’ e ‘Beleno’, più che un<br />

fenomeno di interpretatio o sincretismo, potrebbe ravvisarvi un espediente funzionale a<br />

circoscrivere le competenze di Belenus quale divinità protettrice e salvifica; con questo<br />

accostamento Apollo avrebbe fatto allusione al ruolo di difesa dal ‘barbaro’ e di protezione<br />

dalle epidemie assunto dal dio celtico.<br />

Emblematico, in quest’ottica è il ricorso a peregrinos ritus. Secondo la definizione<br />

proposta da Festo: Peregrina sacra appellantur quae aut evocatis dis in oppugnandis urbibus<br />

Romam sunt conlata, aut quae ob quasdam religiones per pacem sunt petita, ut ex<br />

Phrygia Matris Magnae, ex Graecia Cereris, Epidauro Aesculapi: quae coluntur eorum<br />

more, a quibus sunt accepta 1622 .<br />

L’espressione peregrina sacra sembra, dunque riferirsi a due categorie precise di divinità,<br />

quelle introdotte nel pantheon di Roma tramite un’evocatio e quelle che per pacem<br />

sunt petita 1623 . In guerra, la motivazione alla base dell’evocatio «era costituita dalla convinzione<br />

che, senza il previo abbandono della divinità protettrice, una conquista della<br />

città non sarebbe stata possibile» 1624 .<br />

Senza voler collegare la presenza di Belenus ad un rito di evocatio vero e proprio, la cui<br />

ultima attestazione epigraficamente documentata sembrerebbe risalire alla conquista di<br />

Isaura Vetus da parte di P. Servilius Vatia, avvenuta nel 75 a.C. 1625 , non pare trascurabile<br />

il fatto che si trattasse di una divinità ‘dei Celti’ e, quindi, per i Romani, «dei popoli di<br />

stirpe germanica» tout court 1626 .<br />

Meno problematica, anche se ancora oggetto di discussione, la questione relativa la<br />

localizzazione del luogo di culto 1627 .<br />

Il concorso del dato toponomastico e della concentrazione di epigrafi dedicate al dio,<br />

rinvenute comunque in reimpiego, hanno indotto ad individuare come possibile sede per<br />

il tempio di Beleno l’area a sud di Aquileia, compresa tra le località di Beligna, da cui<br />

1622 Paul. Fest. 268 L.<br />

1623 Un senso analogo del termine ricorre in Liv. 5.52.10 At etiam, tamquam veterum religionum memores,<br />

et peregrinos deos transtulimus Romam et instituimus novos. Liv. 1.20.6 [scil. Numa] cetera quoque omnia<br />

publica privataque sacra pontificis scitis subiecit, ut esset quo consultum plebes veniret, ne quid divini iuris neglegendo<br />

patrios ritus peregrinosque adsciscendo turbaretur.<br />

1624 Ferri 2010, p. 186.<br />

1625 Su cui si vedano Beard, North, Price 2006, p. 138, Ferri 2010, pp. 183-194. Si veda, inoltre,<br />

per possibili evocationes successive a questa data Ferri 2006, pp. 243-244.<br />

1626 Cic. prov. cons. 13.32, definisce i Galli i Cimbri e i Teutoni. Si veda in proposito Enciclopedia Virgiliana<br />

I, 2, s.v. Germania, p. 700 (R. F. Rossi).<br />

1627 In merito si vedano i recenti contributi di Verzár Bass 2000, pp. 149-151, Bertacchi 2003, p.<br />

45, tav. 30, 126, zaccaria 2008a, pp. 385-386, Fontana 2004, p. 414, Maselli Scotti, Tiussi 2009,<br />

pp. 129-130.<br />

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