21.06.2013 Views

cover-Murgia_ 2013.pdf - OpenstarTs

cover-Murgia_ 2013.pdf - OpenstarTs

cover-Murgia_ 2013.pdf - OpenstarTs

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

che ne avessero acquisito il possesso in seguito alla cessione degli alleati Veneti preoccupati<br />

dalle continue incursioni di popolazioni nemiche 1432 . Un’accesa discussione in seno<br />

al Senato romano, circa la forma giuridica più appropriata da assegnare al nuovo centro<br />

(colonia romana o colonia latina) 1433 precedette l’invio, nel 181 a.C., di circa tremilacinquecento<br />

famiglie di coloni guidati da una commissione formata da P. Cornelius Scipio<br />

Nasica, C. Flaminius e L. Manlius Acidinus Fulvianus, esponenti di seconda generazione<br />

di gentes interessate all’espansione in Cisalpina 1434 .<br />

La fondazione della nuova colonia 1435 appare dettata da una serie di esigenze politicomilitari<br />

ed economiche 1436 : a destare preoccupazioni costanti, oltre ad un non meglio<br />

specificato pericolo di invasione di Filippo V di Macedonia 1437 , era soprattutto la presenza<br />

degli Histri, contro i quali già nel 181 a.C. il console Q. Fabius Buteo intraprese<br />

un’azione militare. Un nuovo conflitto, segnato peraltro dalle difficoltà incontrate dal<br />

console del 178 a.C. A. Manlius Vulso, fu condotto a termine l’anno successivo dal console<br />

C. Claudius Pulcher, che riuscì a prendere la città di Nesazio e celebrare il trionfo<br />

sugli Histri 1438 . Tale impresa fu forse celebrata con una delle prime realizzazioni templari<br />

di Aquileia.<br />

La notevole distanza della nuova colonia dagli altri centri di fondazione latina 1439 e la<br />

presenza di popolazioni non ancora pacificate spiegherebbero sia l’estensione senza precedenti<br />

dei lotti di terreno assegnati ai coloni 1440 , sia la decisione di inviare nel 169 a.C.<br />

un rinforzo coloniario di millecinquecento famiglie guidate T. Annius Luscus, P. Decius<br />

1432 Bandelli 2003c, pp. 55-58.<br />

1433 Liv. 39.55.5-6, Liv. 40.34.2. Si vedano in proposito Laffi 1987, pp. 39-40, Bandelli 2003c, pp.<br />

51-55, Chiabà 2009b, pp. 8-9.<br />

1434 Liv. 39.55.6, Liv. 40.34.2. Sull’interesse cisalpino mostrato dalle famiglie dei triumviri nei decenni<br />

precedenti la guerra annibalica cfr. Càssola 1962, passim. Sull’origo dei primi coloni e sui primi triumviri,<br />

Bandelli 1987, pp. 67-73, Bandelli 2003c, pp. 61-62, Chiabà 2003, pp. 79-118, Chiabà 2004,<br />

pp. 18-24.<br />

1435 Alla cerimonia di fondazione del centro alto-adriatico alluderebbe un rilievo, detto del ‘solco primigenio’,<br />

cfr. Scrinari 1972, p. 193, fig. 600, Maselli Scotti 2010b, pp. 43-44.<br />

1436 Una parte della classe politica romana, infatti, aveva colto l’importanza della Pianura Padana e in<br />

particolare delle regioni transalpine produttrici del ferrum noricum importante per l’apparato bellico di<br />

Roma. Non va poi dimenticata l’alleanza tra Roma e i Veneti: alcune famiglie fecero parte fin dal principio<br />

della classe dirigente della città, Fontana 1997a, p. 103, Bandelli 1999, pp. 288-289, Bandelli 2003c,<br />

pp. 54-55.<br />

1437 Liv. 34.60, Liv. 39.35.4, Liv. 40.57.6-7. Cfr. Bandelli 2003c, pp. 53-54, nt. 23.<br />

1438 Bandelli 1998b, p. 149, Bandelli 2009a, p. 110.<br />

1439 Si veda l’efficace definizione di Far East, proposta da Bandelli 2003c, p. 59 o quella di Fort Apache,<br />

Bandelli 2009a, p. 109.<br />

1440 Sarebbero toccati ai tremila pedites cinquanta iugeri, ai centuriones e agli equites, il cui numero varia tra<br />

le trecento e le quattrocento unità, rispettivamente cento e centocinquanta iugeri ciascuno. Liv. 40.34.2, Laffi<br />

1987, p. 43, Bandelli 2003c, pp. 62-63, Chiabà 2009b, p. 10.<br />

258

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!