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Appendici - CNR

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IndIrIzzI e crIterI per la mIcrozonazIone sIsmIca III Istruzioni tecniche [ 188 ]<br />

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individuazione del primo arrivo in sH;<br />

ricostruzione delle dromocrona e relativa interpretazione in p;<br />

ricostruzione delle dromocrona e relativa interpretazione in sH;<br />

definizione dei moduli dinamici.<br />

attraverso questo approccio sarà possibile ottenere sezioni sismostratigrafiche in cui vengono definite<br />

distribuzioni discrete delle velocità e dei relativi rifrattori.<br />

I risultati delle suddette indagini devono essere per quanto possibile tarati con i dati di ulteriori e suc-<br />

cessive indagini geofisiche di dettaglio e confrontate con i risultati ottenuti dall’esecuzione di indagini<br />

geognostiche e geotecniche, al fine di verificarne l’attendibilità e il grado d’errore intrinseco, e, con-<br />

seguentemente, di giungere a un coerente modello geologico-tecnico del sottosuolo.<br />

3.4.3.2.1.3<br />

presentazione dei risultati<br />

per le indagini svolte dovrà essere fornita:<br />

1. Una relazione generale (Figura 3.4-11) in cui sono specificati:<br />

1.1 obiettivi delle indagini e contesto geologico delle aree investigate;<br />

1.2 piano di sicurezza dell’impresa e piano di controllo di qualità qualora l’impresa sia certificata;<br />

1.3 risultati delle indagini ed eventuali osservazioni.<br />

2. Una relazione tecnica per ciascuna linea sismica che, oltre ai risultati e alle conclusioni raggiunte,<br />

comprenda tutta la documentazione, le tabelle e i grafici da cui risulti:<br />

2.1 la descrizione delle procedure eseguite e della strumentazione utilizzata;<br />

2.2 la planimetria ctr in scala 1:5.000, ove esistente, per un inquadramento di mas sima e per<br />

una visione più generale del sito di indagine e dello stendimento. In alternativa sarà utilizzata<br />

una planimetria ctr in scala 1: 10.000 (Figura 3.4-12);<br />

2.3 la planimetria su base ctr 1:2.000 ingrandita in scala 1:1.000 con l’ubicazione della linea<br />

sismica, il posizionamento dei geofoni e delle energizzazioni, univo camente individuate, in-<br />

terne ed esterne alla linea per visualizzare su carta la ge ometria di acquisizione. per quanto<br />

riguarda le energizzazioni occorrerà identifi carle in modo univoco nella maniera indicata negli<br />

esempi in Figura 3.4-13;<br />

2.4 uno schema dettagliato della linea sismica al fine di caratterizzare la geometria di acqui-<br />

sizione (Figura 3.4-14): dovranno essere indicate le posizioni relative dei geofoni, dei punti<br />

di scoppio e le relative distanze e quote; inoltre andranno esplicitati chiaramente i nomi dei<br />

files di campagna relativi a ogni energizza zione. per ogni linea, al fine di agevolarne la geo-<br />

referenziazione, andranno for nite le coordinate gografiche del primo e dell’ultimo geofono.<br />

Qualora lo stendimento sia una spezzata dovranno essere fornite le coordinate degli estremi<br />

della spezzata;<br />

2.5 la stampa istantanea delle registrazioni di campagna corredata del numero di stack; per le<br />

onde sH la stampa relativa alla differenza battuta destra - battuta sinistra (Figura 3.4-15).<br />

per i sismografi che non indicano nel film di stampa delle registrazioni il numero di stack<br />

effettuati, dovrà essere fornita nella rela zione una tabella che indichi per ogni acquisizione

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