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Appendici - CNR

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appendIcI III Istruzioni tecniche<br />

•<br />

prove eseguite durante la fase di perforazione (spt, pocket, Vane test, ecc..) ed eventuali campioni<br />

prelevati;<br />

• eventuali annotazioni e osservazioni devono essere riportati nel campo note del log stra tigrafico.<br />

si precisa che la percentuale di recupero di terreno da riportare nel log deve essere calcolata relativamente<br />

a ogni singola manovra e valutata al momento dell’estrazione del terreno dal carotiere.<br />

l’informazione qualitativa relativa alla velocità d’avanzamento durante la fase di perforazione deve essere<br />

fornita insieme a una valutazione quantitativa (espressa in cm/min) relativa ai parametri di avanzamento<br />

del carotiere (velocità di avanzamento, pressione sulla colonna, coppia, ecc.) riportati anche in un diagramma<br />

velocità-profondità. la valutazione della velocità di avanzamento deve essere effettuata controllando<br />

che il sondatore non vari i parametri di per forazione (pressione in testa, pressione sulla colonna, ecc..) e<br />

può essere effettuata manualmente oppure preferibilmente mediante l’utilizzo di un contatore.<br />

per quanto riguarda la descrizione stratigrafica e i parametri rilevabili dall’attività di sondag gio vengono<br />

fornite le linee guida secondo la normativa vigente (aGI, Isrm). In ogni caso nel log stratigrafico<br />

dovranno essere fornite le descrizioni stratigrafiche dei terreni attraversati con indicazioni litologiche<br />

e interpretazione formazionale della litologia di appartenenza.<br />

3.4.4.2.1.8 sondaggi in terre<br />

per ciascuno strato attraversato è possibile determinare i seguenti parametri:<br />

a. tipo di terreno (granulometria);<br />

b. consistenza;<br />

c. colore;<br />

d. struttura;<br />

e. contenuto d’acqua;<br />

f. odore;<br />

g. reazioni all’Hcl.<br />

a. tipo di terreno<br />

Viene fatto riferimento alla tabella 3.4-11:<br />

nella tabella 3.4-11 sono indicati i diversi tipi di terreno e i metodi che consentono il loro riconoscimento<br />

speditivo. si hanno quattro gruppi principali:<br />

• terre granulari (blocchi, ciottoli, ghiaia, sabbia): se prevalgono grani visibili a occhio nudo (d > 0.002<br />

mm), privi di coesione se asciutti;<br />

• terre coesive (limo, argilla): se prevalgono grani non visibili a occhio nudo, dotati di coe sione se asciutti;<br />

• terre organiche o vegetali: se prevalgono materiali organici o vegetale.<br />

• torbe: se prevalgono resti lignei.<br />

secondo la convenzione suggerita dall’aGI (1977) il nome della terra è quello della classe gra nulometrica dominante<br />

alla quale si fa seguire la denominazione della frazione secondaria se condo il seguente schema:<br />

• preceduta dalla preposizione “con” se compresa tra il 50 % e il 25 % (es. limo con ar gilla);<br />

•<br />

•<br />

seguita dal suffisso “-oso” se fra il 25 % e il 15 % (es. limo argilloso);<br />

seguita dal termine “debolmente oso” se fra il 15 e il 5 % (es. limo debolmente argil loso).<br />

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