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Appendici - CNR

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appendIcI III Istruzioni tecniche<br />

comprende pertanto che un’informazione fondamentale da ricavare dalle indagini in sito è la profondità<br />

di falda e, più in generale, la defi nizione delle condizioni idrauliche del sottosuolo.<br />

nel caso dei terreni a grana fine si considera la c u come resistenza al taglio non drenata. per i terreni<br />

a grana grossa si farà invece riferimento alla resistenza non drenata in condizioni cicli che τ cyc,u . per<br />

quel che concerne i parametri di resistenza in termini di sforzi efficaci, qualora non si ricorra a inviluppi<br />

di rottura curvilinei si farà riferimento ai parametri del criterio mohr-coulomb (c’, ϕ’).<br />

le caratteristiche sforzi-deformazioni-resistenza dei terreni da utilizzarsi per le analisi prima indicate<br />

dipendono dal modello di comportamento che si assume per il terreno, dalla geometria del problema<br />

e dalla cinematica delle onde sismiche.<br />

a seconda del tipo di mo dello impiegato e delle ipotesi restrittive introdotte sono necessari diversi<br />

parametri come schematicamente riassunto nella tabella 3.4-7 in relazione al caso delle analisi di<br />

risposta si smica.<br />

più in dettaglio è possibile affermare che nell’ipotesi di comportamento visco-elastico-lineare è suf-<br />

ficiente definire due costanti elastiche, ad esempio il modulo di taglio elastico e il coeffi ciente di pois-<br />

son elastico, nonché il rapporto di smorzamento (G 0 , ν 0 , D 0 ). nel caso dei terreni, l’ipotesi di risposta<br />

elastica o pseudo-elastica è confinata alle piccole deformazioni, inferiori a 0.001%. la non linearità<br />

dei terreni può essere espressa con un approccio semplificato assu mendo leggi di tipo quasi-lineare<br />

o elastico lineare equivalenti.<br />

nel caso di sollecitazioni monodimensionali sarà sufficiente definire la variazione del modulo di taglio<br />

e dello smorzamento con il livello di deformazione a taglio (curve G - γ e D - γ). Volendo schematizzare<br />

il comportamento del terreno con leggi veramente non lineari è possi bile definire la relazione sforzi de-<br />

formazioni di primo carico [τ = f (γ)] e quella relativa ai rami di scarico e ricarico [τ = g (γ)]. Questo modo<br />

di procedere è possibile nel caso di sollecitazioni di tipo monodimensionale. nei problemi bi - tridimen-<br />

sionali occorre definire una legge costitu tiva elasto-plastica accoppiata di tipo generale.<br />

Tabella 3.4‑7 – Parametri di interesse<br />

Legame costitutivo Metodo di analisi Parametri<br />

Visco-elastico lineare Lineare<br />

Elastico quasi-lineare Lineare-equivalente<br />

Elasto-plastico con danneggiamento Integrazione passo passo delle equazioni di moto<br />

€<br />

€<br />

€<br />

G o,ν o,D o<br />

G −γ , D −γ , ν<br />

τ = f(γ), τ = g(γ)<br />

(1D)<br />

le prove geotecniche hanno quindi lo scopo di determinare i parametri sopra € indicati € e in particolare,<br />

le caratteristiche di deformabilità, le caratteristiche di smorzamento e i parametri di resistenza. a<br />

questo proposito occorre precisare che le diverse tecniche sperimentali oggi di sponibili consentono<br />

di determinare i suddetti parametri con differenti approcci:<br />

•<br />

•<br />

approccio a. attraverso una misura diretta dei parametri di interesse (attività sperimen tale su<br />

elemento di volume).<br />

approccio B. attraverso un'interpretazione più o meno razionale dei dati di prova (solu zione di un<br />

problema al finito).<br />

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