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Appendici - CNR

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appendIcI III Istruzioni tecniche<br />

Fissando l’ampiezza A della sollecitazione e facendo variare la frequenza f si determina la fe quenza di<br />

risonanza. la prova viene eseguita in condizioni non drenate su provini cilindrici pieni o cavi usualmente<br />

incastrati alla base imponendo una coppia torcente ciclica (sinusoidale) alla testa del provino.<br />

Il provino deve essere precedentemente consolidato isotropicamente alla pressione verticale geosta-<br />

tica. la saturazione del provino è avvenuta mediante un processo di back-pressurizza zione sino al<br />

raggiungimento di valori del parametro B di skempton superiori a 0.95.<br />

la prova consiste nel determinare la frequenza di risonanza F n . Il sistema elettromagnetico è alimentato<br />

da un generatore di onde sinusoidali a frequenza variabile. Il segnale elettrico uti lizzato per produrre<br />

la torsione e quello dell’accelerometro che misura il moto alla testa, sono visualizzati sugli assi X – Y<br />

di un oscilloscopio e danno luogo a una configurazione ellittica quando il campione è in risonanza.<br />

la condizione di risonanza viene ottenuta variando manualmente la frequenza di eccitazione e componendo<br />

sull’oscilloscopio la tensione eccitatrice e la risposta dell’accelerometro. la condi zione di<br />

risonanza è verificata quando i due segnali sono sfasati di 90°. tale condizione si rea lizza allorché<br />

sull’oscilloscopio si visualizza un ellisse in posizione perfettamente verticale.<br />

I valori della frequenza di risonanza e dell’accelerazione indotta sono utilizzati per il calcolo del modulo<br />

di taglio e delle deformazioni. la curva di decadimento, prodotta interrompendo in ri sonanza l’ecci-<br />

tazione torsionale, permette di valutare lo smorzamento del materiale espresso come percentuale<br />

dello smorzamento critico.<br />

Vengono utilizzati diversi metodi per la determinazione di D. a titolo di esempio si può ricavare dalla<br />

curva di amplificazione ottenuta per un appropriato intervallo di frequenze eccitatrici. nota la frequenza<br />

di risonanza, è possibile determinare la velocità di propagazione delle onde di taglio utilizzando la teoria<br />

di propagazione delle onde elastiche nelle aste prismatiche. le equazioni risolventi sono le seguenti:<br />

β tanβ = I s /I t<br />

Geq = ρ( 2πfnh/ β)<br />

2<br />

2<br />

= ρVs dove:<br />

I s e I t sono rispettivamene i momenti polari di massa del provino e del motore,<br />

provino.<br />

β 2πf n h<br />

V s<br />

con h = altezza del<br />

l’equazione precedente viene risolta per tentativi. Una volta determinata è possibile ricavare il modulo di<br />

taglio ciclico G . Inoltre conoscendo la rotazione subita dal provino è possibile eq € de terminare la deformazione<br />

di taglio γ del provino.<br />

dalla curva di amplificazione è possibile ottenere il rapporto di smorzamento determinando le frequenze f 1 e<br />

f 2 che corrispondono ad ampiezze pari a 0.707 l’ampiezza di risonanza e uti lizzando la seguente relazione:<br />

D mag = f 1 −f 2<br />

2f n<br />

Interrompendo l’eccitazione è possibile registrare le oscillazioni libere e determinare il rapporto di smorza-<br />

mento dal decremento logaritmico dopo un certo numero di cicli:<br />

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