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Appendici - CNR

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IndIrIzzI e crIterI per la mIcrozonazIone sIsmIca III Istruzioni tecniche [ 242 ]<br />

della frequenza dei segnali sorgente, fattori di trasduzione dei singoli geofoni non variabili oltre il<br />

20-30% del valore medio complessivo.<br />

acquiSizione d at i<br />

Utilizzo di almeno un ricevitore triassiale, con sistema di bloccaggio alle pareti del sondaggio in grado<br />

di non provocare rumore sulle misure; controllo della costanza dell’istante di trigger per l’eventuale<br />

ripetizione della misura; frequenza del segnale alla sorgente ≥ 50 Hz; rapporto se gnale-rumore ≥<br />

3 su tutti i primi arrivi delle fasi p e sV.<br />

3.4.3.4 inDaGini SaSW ( SPECtRAL AnALySIS SURFACE WAVE)<br />

lo scopo della prova sasW consiste nel determinare il profilo di rigidezza del sito tramite la misura<br />

della velocità di propagazione delle onde di superficie di rayleigh (V R ) e un successivo processo di<br />

inversione, attraverso il quale viene fornita una stima indiretta della distribuzione delle V s (velocità<br />

di propagazione delle onde di taglio).<br />

la prova si applica quando la profondità delle coperture da esplorare è compresa tra i 10 e i 50 m,<br />

presentando una maggiore attendibilità per profondità indagate inferiori ai 20 m. si rende necessaria<br />

soprattutto quando interessano dati medi relativi ad ampi volumi di terreno e quando i risultati da<br />

ottenere devono essere di qualità e precisione buone.<br />

per l’esecuzione della prova è necessaria una superficie pianeggiante più o meno ampia in relazione<br />

alla pro fondità di indagine.<br />

si suppone che il volume di terreno interessato dalle indagini sia stratificato orizzontalmente e che all’interno<br />

di ogni strato il comportamento del terreno si possa considerare elastico, omo geneo e isotropo.<br />

3.4.3.4.1 Schema esecutivo della prova<br />

la prova consiste nel produrre sulla superficie del terreno, in corrispondenza del sito da inve stigare,<br />

una sollecitazione dinamica verticale in un determinato campo di frequenze, opportu namente regolabile,<br />

e nel registrare le vibrazioni prodotte, sempre in corrispondenza della su perficie, a distanze<br />

note e prefissate.<br />

l’interpretazione dei segnali rilevati e la conseguente stima del profilo di rigidezza può scom porsi<br />

in due fasi fondamentali:<br />

• deduzione della curva di dispersione (velocità di fase delle onde di rayleigh in funzione della<br />

frequenza) caratteristica del sito in esame;<br />

• processo di inversione, finalizzato a ottenere partendo dalla curva suddetta una stima del profilo<br />

di rigidezza a essa associato.<br />

ai fini di questa prova, di tutte le componenti di moto prodotte nel terreno dalla sorgente, in teressano<br />

quelle che si trasmettono lungo la superficie (onde superficiali) e di queste quelle di rayleigh, polarizzate<br />

sul piano verticale e caratterizzate da componenti sia longitudinali sia trasversali.<br />

tali onde si propagano lungo fronti d’onda cilindrici, coassiali rispetto alla sorgente, con attenuazione<br />

proporzionale all’inverso della radice di r (dove r è la distanza dalla sorgente) inferiore all’attenuazione<br />

delle onde di volume (proporzionale invece a 1/r) e perciò già a di stanze non molto grandi le

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