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Appendici - CNR

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IndIrIzzI e crIterI per la mIcrozonazIone sIsmIca III Schede tecniche [ 90<br />

]<br />

Una volta invertita l’equazione (3.1-4), può essere determinata l’intensità sismica risentita da ciascun<br />

edificio, q. per stimare l’amplificazione di sito è necessario disporre anche di una stima dell’intensità<br />

di riferimento, q ref . Questa può essere determinata come una media spaziale dell’intensità risentita dai<br />

soli edifici posizionati su suolo rigido e pianeggiante, se esistono. nel caso contrario è necessario far<br />

ricorso a considerazioni geologico-tecniche e/o geofisiche. nel caso peggiore, q ref può essere determi-<br />

nato da relazioni di attenuazioni, possibilmente tarate sul caso in esame. l’amplificazione dell’intensità<br />

sismica può essere assunta come F a = q/q ref . poiché q e q ref sono, in generale, variabili aleatorie (più<br />

esattamente q è un campo stocastico), anche F a è una variabile aleatoria e può essere caratterizzata<br />

dal suo valore medio o modale, m Fa = e[q/q ref ] o m Fa = m[q/q ref ]. è anche utile sottolineare che la varianza<br />

dell’intensità sismica nell’area colpita è una misura della variazione spaziale degli effetti di sito.<br />

se q è assunta come intensità macrosismica, I, l’amplificazione può essere espressa in termini di<br />

incremento di intensità macrosismica ∆I = I-I ref . In questo caso, se l’amplificazione è richiesta in<br />

termini di parametri strumentali del moto del suolo, quali Y = PGA (Peak Ground Acceleration), EPA<br />

(Effective Peak Acceleration), H (Housner intensity), è necessario far ricorso a relazioni di conver-<br />

sione, generalmente poste nella forma log 10 (Y) = a+bI, dove a e b sono i parametri della relazione.<br />

l’amplificazione è allora pari a:<br />

Fa = Y<br />

=10<br />

Yref b(I−I ref ) =10 b∆I<br />

dove:<br />

Y = PGA, EPA, H o I al sito<br />

mcs<br />

Y = PGA, EPA, H o I al bedrock<br />

ref mcs<br />

(3.1-5)<br />

e dipende anche dal termine b. per diversi parametri del moto del suolo, diverse relazioni di conversione<br />

sono state riportate in tabella 3.1-6.<br />

Tabella 3.1‑6 ‑ Valori del parametro b nell’equazione (3.1‑5), per diverse relazioni di conversione.<br />

PGA PGA PGA EPA EPV I H<br />

Autore Margottini<br />

Locale (1987)<br />

Margottini<br />

Globale (1987)<br />

Petrini<br />

(1989)<br />

Decanini<br />

(2002)<br />

Decanini<br />

(2002)<br />

b 0.220 0.179 0.202 0.197 0.225 0.290<br />

3.1.9.3<br />

il CaSO Di San GiulianO Di PuGlia<br />

(terreMOtO in MOliSe‑PuGlia Del 2002)<br />

Decanini<br />

(2002)<br />

nel caso della ms di san Giuliano si disponeva di un sistema informativo territoriale contenente i<br />

poligoni di tutti gli edifici del centro urbano con associate le informazioni delle schede di agi bilità e<br />

danno compilate dopo l’evento del 2002.<br />

è stato adottato un approccio deterministico, dove, per tener conto della variabilità nella tipo logia<br />

strutturale e nel danno osservato e della correlazione spaziale del moto del suolo, l’intensità sismica<br />

risentita dal generico edificio è stata valutata attraverso una operazione di media spaziale della tipologia<br />

e del danno in un opportuno intorno dell’edificio.

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