31.05.2013 Views

Appendici - CNR

Appendici - CNR

Appendici - CNR

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

appendIcI III Schede tecniche<br />

3.1.2.3.6<br />

Altri metodi<br />

Un particolare tipo di analisi dinamica è costituita poi dall’analisi di makdisi e seed (1978), che accoppia in<br />

pratica un metodo tipo newmark con un’analisi dinamica, al fine di valutare la di pendenza dell’accelerazione di<br />

soglia dal livello di deformazione ciclica a taglio raggiunta in funzione della degradazione del terreno. I risultati<br />

sono forniti in termini di abachi degli spo stamenti per diverse configurazioni geometriche del pendio.<br />

si ricordano infine i metodi indiretti di valutazione degli spostamenti attesi in funzione delle caratteristiche<br />

del terremoto e del pendio, senza la necessità di un’analisi dinamica propria mente detta, senza cioè l’uti-<br />

lizzo di accelerogrammi di progetto (Jibson, 1993; romeo, 2000).<br />

derivando da regressioni statistiche, tali metodi presentano un’incertezza (esplicitata dall’errore standard<br />

della correlazione), che va sempre tenuta in debito conto.<br />

tali metodi sono validi per studi di pianificazione o di scenari, che riguardano cioè un elevato numero di<br />

pendii da analizzare e non per analisi specifiche di sito (romeo, 2006).<br />

3.1.2.4<br />

MitiGaziOne Del riSChiO Da frane SiSMOinDOtte<br />

nel caso il pendio analizzato presenti caratteristiche di potenziale instabilità sotto le azioni si smiche<br />

di progetto, le opportune strategie di mitigazione del rischio conseguente consistono in:<br />

•<br />

•<br />

•<br />

strategie volte alla riduzione della pericolosità: si tratta di interventi mirati a ridurre le condizioni<br />

di instabilità del pendio, attraverso interventi di stabilizzazione che riducono le forze agenti e/o au-<br />

mentano le forze resistenti, conseguendo in generale un aumento delle condizioni di sicurezza.<br />

strategie volte alla riduzione della vulnerabilità degli elementi esposti: sono interventi di tipo strutturale non<br />

sul fenomeno bensì sugli elementi esposti, quali muri di conteni mento, sottofondazioni, contrafforti, ecc..<br />

strategie volte alla riduzione dell’esposizione: rientrano in questa categoria interventi che vanno<br />

dalla delocalizzazione, alla messa in opera di barriere o divergenze.<br />

più in particolare, tra gli interventi che richiedono un impegno tecnico-economico progressiva mente<br />

crescente si annoverano:<br />

•<br />

•<br />

•<br />

esclusione del sito: laddove il costo di interventi di stabilizzazione non sia proporzionato al livello di<br />

opera o intervento in progetto, come nel caso di estesi o profondi movimenti di massa, l’area poten-<br />

zialmente instabile e un contorno sufficientemente esteso per tenere conto della possibile evoluzione<br />

del movimento (specie al piede, nella zona di possibile runout), deve essere esclusa da qualsiasi opera<br />

o intervento in progetto e i medesimi rilocalizzati al di fuori dell’area ritenuta instabile.<br />

protezione passiva: laddove non sia possibile escludere il sito o ridurne la pericolosità, si posso-<br />

no adottare strategie che proteggano il sito dall’arrivo del materiale dislocato, quali divergenze di<br />

traiettorie, barriere paramassi e paradetriti, rilevati di protezione, bacini di raccolta e accumulo.<br />

Questi interventi sono particolarmente efficaci per siti ubicati in prossimità del piede di pendii acclivi<br />

soggetti a movimenti come crolli, oppure colate di detrito o di terra.<br />

protezione attiva: pendii potenzialmente instabili possono essere resi stabili aumentan done il coefficiente<br />

di sicurezza sopra 1.1 in condizioni dinamiche e sopra 1.5 in quelle statiche, adottando<br />

opportuni provvedimenti che riducono gli sforzi agenti e/o aumen tano quelli resistenti, come riprofilature,<br />

rimozione di materiale, drenaggi, tiranti, ecc..<br />

[ 31<br />

]

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!