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Appendici - CNR

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IndIrIzzI e crIterI per la mIcrozonazIone sIsmIca III Schede tecniche [ 76<br />

]<br />

ne è prodotta dalla focalizzazione delle onde sismiche in corrispondenza delle cre ste, a causa della<br />

riflessione sulla superficie libera e dell’interazione fra il campo d’onda inci dente e quello diffratto.<br />

l’amplificazione morfologica è condizionata dalle caratteristiche geo metriche del rilievo, poiché la<br />

focalizzazione delle onde sismiche si genera solo quando la lun ghezza dell’onda incidente λ è com-<br />

parabile con la semilarghezza l della base dell’irregolarità.<br />

l’entità dei fenomeni di amplificazione in sommità è correlata in modo direttamente proporzio nale al<br />

fattore di forma del rilievo (H/L), mentre lungo i fianchi l’interazione tra onde incidenti e onde diffratte<br />

produce rapide variazioni in ampiezza e frequenza delle onde sismiche, ge nerando un’alternanza di<br />

fenomeni di amplificazione e attenuazione. Il metodo Bem permette di eliminare le ipotesi restrittive<br />

di strati di terreno piani e paralleli e quella di onde che si pro pagano solo verticalmente.<br />

è possibile considerare, in tal maniera, onde di qualsiasi tipo, di volume o di superficie con qualsiasi<br />

angolo di incidenza.<br />

Il metodo si serve della conoscenza della soluzione della risposta di un spazio elastico indefinito al<br />

carico concentrato in un punto (soluzione di Green), per poter trasformare le equazioni differenziali<br />

del moto in equazioni in tegrali e quindi in un sistema di equazioni algebriche. Il metodo, a differenza<br />

di quello agli elementi finiti, non richiede la schematizzazione di tutto lo spazio in cui si ricerca la<br />

soluzione, ma solo del contorno e, nel caso particolare attuale, solo della superficie del terreno e dei<br />

contorni delle zone a proprietà meccaniche uniformi. I contorni sono discretizzati in segmenti rettilinei,<br />

per ciascuno dei quali viene assunta una funzione di forma ad andamento costante o lineare, il<br />

cui valore medio è riferito al centro. In tal maniera si riduce il numero delle equazioni da risol vere e<br />

quindi la complessità del problema.<br />

Il codice BesoIl utilizza la formulazione del metodo indiretto della tecnica degli elementi di contorno.<br />

sebbene questo metodo sia indicato in letteratura come metodo indiretto, esso per mette di capire me-<br />

glio il fenomeno fisico rispetto al metodo diretto (sanchez-sesma e campillo, 1991; sanchez-sesma<br />

et al., 1993). Il dominio piano viene diviso in zone dove le caratteristiche meccaniche sono omogenee.<br />

onde elastiche vengono generate dalle disconti nuità del terreno e dall’interfaccia con l’aria (contorni<br />

di domini omogenei) mediante sorgenti puntiformi distribuite sui contorni stessi. Quindi le onde dif-<br />

fratte vengono costruite proprio sulle discontinuità dove esse sono fisicamente generate. Il moto nel<br />

terreno, o la sua trasfor mata di Fourier, u(r) viene considerato come somma del moto incidente ge-<br />

nerato dalla sor gente sismica u o (r) e quello u m (r) generato dalle sorgenti puntiformi distribuite lungo<br />

i contorni Φ(r’) (Figura 3.1-16):<br />

u(r,t) = u o (r,t) + u m (r)<br />

dove:<br />

∫<br />

u m(r) = φ(r’)⋅ G mi(r,r’)⋅ dS’<br />

S<br />

G mi (r,r’) è la funzione di Green che rappresenta lo spostamento nel punto r in direzione m do vuto a un<br />

carico puntiforme e impulsivo in direzione i nel punto r’ e s il contorno di integra zione.

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