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Appendici - CNR

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appendIcI III Istruzioni tecniche<br />

tale informazione. sebbene sia richiesta una lunghezza di registrazione pari a 1 secondo, il<br />

sismografo dovrà essere settato in visualizzazione con una lunghezza tale da permettere il<br />

chiaro riconoscimento del trend dei primi arrivi;<br />

2.6 i tempi di propagazione delle onde p e sH osservati ai geofoni relativi ai vari scoppi (tabella<br />

3.4-2);<br />

2.7 il diagramma tempi di arrivo-distanze (“dromocrone sismiche”) relativamente alle onde p e<br />

sH distinguendo con simboli diversi ciascun set di registrazioni (Figura 3.4-16);<br />

2.8 le profondità dei vari rifrattori individuati (tabella 3.4-3) e le relative velocità sismi che (tabella<br />

3.4-4) sia per le onde p sia per le sH.<br />

al fine di valutare le moda lità di realizzazione delle sezioni sismostratigrafiche i valori di<br />

velocità e di profondità dovranno essere definiti e/o rappresentati in riferimento ai valori di<br />

ascissa in corrispondenza dei quali sono stati calcolati dal programma e comun que almeno<br />

relativamente alle posizioni dei punti di scoppio;<br />

2.9 la sezione sismostratigrafica relativa sia alle dromocrone in p che in sH. In essa do vranno<br />

essere indicati i valori di velocità, la topografia e lo spessore dei sismo strati individuati (Figura<br />

3.4-17);<br />

2.10 la sezione litostratigrafica interpretativa finale con una legenda in cui sono indi cati i diversi litotipi<br />

individuati sulla base di cartografia geologica e geomorfolo gica o delle osservazioni geologiche<br />

di superficie, e/o di dati di sondaggio se pre senti. Il passaggio dal dato sismostratigrafico (punto<br />

2.9) alla sezione litostrati grafica dovrà essere realizzato a cura di un geologo, in grado di seguire,<br />

alla luce delle sue conoscenze specifiche, l’interpretazione del dato geofisico in funzione della<br />

natura geologico-tecnica dei terreni indagati, presunta dalla realizzazione dei rilievi di superficie.<br />

la sezione litostratigrafica fornita dovrà essere campita per tutta l’area corrispondente alla<br />

massima profondità indagata e dovrà conte nere dei riferimenti topografici (corsi d’acqua, to-<br />

ponimi, edifici, strutture) che siano finalizzati alla corretta localizzazione della sezione nella<br />

zona in oggetto; tale allegato andrà redatto a una scala adeguata a rappresentare i risultati<br />

ot tenuti con sufficiente dettaglio. nell’eventualità che non risultassero coincidenti le geometrie<br />

e le profondità dei rifrattori le sezioni litostratigrafiche dovranno es sere fornite separatamente<br />

per le prospezioni in p e in sH;<br />

2.11 una relazione relativa ai risultati e alle conclusioni raggiunte;<br />

2.12 la documentazione fotografica relativa alle fasi di esecuzione di ciascuna linea si smica. dovrà<br />

essere fornita una foto per ogni base sismica in cui è indicata la progressione dei geofoni e le<br />

energizzazioni, laddove le condizioni logistico-mor fologiche lo consentano, altrimenti saranno<br />

effettuate più foto. sarà opportuno che risulti visibile l’intera linea, gli strumenti di energiz-<br />

zazione, il contesto am bientale e la congruenza tra l’ubicazione della linea nelle planimetrie<br />

e la stesa in campagna.<br />

la relazione tecnica verrà predisposta in forma cartacea e su supporto magne tico.<br />

3. le registrazioni di campagna. I dati originali di registrazione e le sezioni film delle ener gizzazioni<br />

eseguite, su supporto cartaceo e digitale.<br />

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