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Appendici - CNR

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IndIrIzzI e crIterI per la mIcrozonazIone sIsmIca III Istruzioni tecniche [ 358 ]<br />

da una prova ciclica anche questa eseguita in condizioni non drenate è possibile ricavare:<br />

E eq = q sa /ε sa<br />

modulo di Young ciclico<br />

con = q sa e ε sa rispettivamente sforzo deviatorico e deformazione assiale in singola ampiezza<br />

D ist = ∆W /(4⋅ π ⋅W) rapporto di smorzamento isteretico<br />

dove:<br />

∆W area racchiusa nel ciclo<br />

W = energia elastica immagazzinata pari a τ * γ /2<br />

sa sa<br />

la definizione di rapporto di smorzamento isteretico coincide con quelle già introdotte unica mente in<br />

condizioni di risonanza oppure se si assume che lo smorzamento sia indipendente dalla frequenza.<br />

anche in questo caso, se si applicano cicli di piccola ampiezza è possibile ottenere il modulo E . 0<br />

In conclusione la prova triassiale consente di determinare i parametri necessari per le analisi veramente<br />

non lineari con alcuni vantaggi rispetto alla prova torsionale oltre a quelli già esa minati:<br />

• la prova viene eseguita in controllo di deformazione il che garantisce la possibilità di man tenere<br />

costante la velocità di deformazione nel corso della prova, requisito essen ziale vista l’influenza di<br />

•<br />

questo parametro sulla rigidezza;<br />

l’esecuzione dei cicli in controllo di deformazione è inoltre un requisito essenziale per va lutare la<br />

degradazione meccanica del terreno con il numero dei cicli a livelli deforma tivi elevati;<br />

è possibile in una prova triassiale portare il provino a rottura determinandone la resistenza al taglio<br />

non drenata. Questo parametro è necessario al fine di controllare che gli sforzi di taglio mobilitati<br />

dall’evento sismico che si simula siano compatibili con il criterio di resistenza. tale parametro è inoltre<br />

utilizzato in diversi modelli per descrivere la curva scheletro.<br />

3.4.4.3.2.4 prova triassiale ciclica (ctXs)<br />

la prova triassiale ciclica è eseguita utilizzando la cella triassiale standard; per l’applicazione dei carichi<br />

ciclici essa è posta sotto una struttura di contrasto dotata di un sistema elettrop neumatico che<br />

consente di applicare al provino un carico sinusoidale di ampiezza costante. Il carico è tarato prima<br />

dell’inizio della prova mediante un apposito sistema di calibrazione.<br />

per la rilevazione dei parametri di prova sono stati collegati all’attrezzatura impiegata i se guenti strumenti<br />

elettronici:<br />

• trasduttore di spostamento avente fondo scala di ≈ 25 mm, classe di acuratezza mi gliore di 0.3%<br />

del fondo scala;<br />

• trasduttori di pressione aventi fondo scala 10 – 50 bar, classe di accuratezza migliore di 0.2%<br />

del fondo scala;<br />

• cella di carico avente fondo scala 1kn, accuratezza migliore di 0.1% del fondo scala; con dizionatori<br />

di segnale avente tensione di uscita 5 Vac e frequenza 5 kHz, classe di accuratezza migliore di 0.1%<br />

del valore di uscita;<br />

•<br />

personal computer con scheda e software idoneo per acquisizioni ad alte frequenze;

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