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Appendici - CNR

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appendIcI III Istruzioni tecniche<br />

la risoluzione del problema diretto per un raggio dato nello specificato modello, si esplica at traverso<br />

la seguente sequenza:<br />

•<br />

•<br />

•<br />

calcolo dei primi tempi di arrivo da una sorgente a tutti i nodi della griglia (tempo di campo);<br />

calcolo dei raggi;<br />

inversione dei raggi: l’algoritmo richiede il tempo di campo per tutti i nodi; a questo scopo viene<br />

utilizzata un' interpolazione (lineare, parabolica).<br />

Una volta risolto il problema diretto si può costruire l’stogramma dei relativi residui per valu tare la<br />

bontà dei risultati:<br />

(T obs -Tc alc ) / T calc<br />

dove:<br />

T è il tempo osservato e T è il tempo calcolato.<br />

obs calc<br />

può essere specificata una soglia dei residui: i dati con i rispettivi residui che eccedono in va lore<br />

assoluto la soglia non sono considerati nella fase successiva.<br />

per la risoluzione del problema inverso vari metodi possono essere usati:<br />

• ricerca del minimo della funzione media: l’essenza di questo metodo è la contempora nea minimizzazione<br />

dei tempi di viaggio calcolati da un lato, e dall’altro delle velocità per le celle; il minimo<br />

è trovato attraverso il metodo del gradiente coniugato. Il princi pale inconveniente del metodo è<br />

connesso al fatto che le soluzioni nelle celle adiacenti sono indipendenti.<br />

• ricerca della più piccola funzione: la caratteristica di questo metodo è la mutua minimizza zione<br />

dei tempi di viaggio calcolati da un lato, e dall’altro delle differenze tra velocità per tutte le coppie<br />

di celle adiacenti; il minimo è trovato attraverso il metodo del gradiente coniugato; questa tecnica,<br />

che offre migliori risultati rispetto alla prece dente, prende in considerazione il fatto che, i valori<br />

di velocità per celle adiacenti sono più facilmente simili.<br />

la precisione di calcolo può essere aumentata mediante un processo iterativo. Infatti il risul tato del<br />

problema inverso (modello di velocità calcolato) può essere preso come un nuovo mo dello iniziale;<br />

quindi l’elaborazione può continuare risolvendo un nuovo problema diretto.<br />

3.4.3.4.4.3 presentazione dei risultati<br />

In questo tipo di prova è fondamentale fornire non solo il risultato finale, cioè il modello di ve locità , ma<br />

anche il dato grezzo che è stato misurato dai trasduttori dei ricevi tori e il criterio di elaborazione.<br />

Quindi questo tipo di prova deve essere accompagnato da una relazione comprendente:<br />

• la geometria d’acquisizione, l’ubicazione della prova (espressa in termini di coordinate planimetriche<br />

e altimetriche e riportata su un’apposita carta in scala 1:2.000);<br />

• il numero, l’interasse, il diametro, la profondità dei fori (se presenti) in cui viene effet tuata la prova,<br />

la loro ubicazione (espressa in termini di coordinate planimetriche e al timetriche e riportata su<br />

un’apposita carta in scala 1:2.000);<br />

•<br />

le modalità di esecuzione, di rivestimento e di cementazione adottate;<br />

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