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Appendici - CNR

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appendIcI III Istruzioni tecniche<br />

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ne della sorgente; i segnali dovranno essere disponibili sia in forma cartacea, come grafici in cui<br />

sull’asse delle ascisse sia riportato il tempo (in ms) e sull’asse delle ordinate il segnale (in mV), sia<br />

in forma numerica su cd-rom;<br />

il criterio di elaborazione adottato per il calcolo delle velocità;<br />

la curva di dispersione;<br />

il diagramma che riporta le velocità delle onde di taglio calcolate (in m/s) sull’asse delle ascisse in<br />

funzione della profondità (in m) sull’asse delle ordinate.<br />

3.4.3.4.4 tomografia sismica<br />

lo scopo della prova consiste nella dettagliata esplorazione della velocità di propagazione delle onde<br />

di volume (onde p) e di taglio (onde s), calcolando il tempo a esse necessario per spo starsi da un set<br />

di sorgenti a uno o più set di ricevitori di cui è nota la geometria.<br />

la prova tomografica, per gli obiettivi di cui alle presenti It, dovrebbe essere effettuata quando è<br />

necessaria un’ottima conoscenza della velocità delle onde sismiche anche a profon dità superiori ai<br />

25-30 m.<br />

3.4.3.4.4.1 schema esecutivo della prova<br />

la prova, di difficile standardizzazione, può essere eseguita in foro o in superficie. la geome tria d’acquisizione<br />

va programmata in funzione del contesto in cui si opera.<br />

per quanto riguarda lo schema relativo a prove tomografiche in foro (Figura 3.4-33), esse consi stono<br />

nel produrre all’interno di un foro di sondaggio, mediante un set di sorgenti, una sollecitazione verticale<br />

e registrare mediante uno o più set di + ricevitori posti in un altro foro, i primi arrivi del treno d’onde<br />

p o s che si propagano all’interno del terreno.<br />

I raggi sismici de vono formare una fitta rete in modo tale che idealmente ogni punto del mezzo sia<br />

attraversato dai raggi sismici in ogni direzione.<br />

la fase di elaborazione, consistentein un’inversione che può partire dalla specificazione di un iniziale<br />

modello di velocità, è costituita da due fasi principali:<br />

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risoluzione del problema diretto, che consiste nella discretizzazione della regione studiata in una<br />

maglia (il numero totale delle celle dovrebbe essere dello stesso ordine di grandezza del nu mero<br />

dei dati) e nel calcolare il primo arrivo dei raggi sismici e le corrispondenti traiettorie di questi;<br />

risoluzione del problema inverso, che consiste nel cercare per ogni cella le perturbazioni del modello<br />

iniziale rispetto ai tempi misurati: sommando queste perturbazioni al modello iniziale si ottiene il<br />

depurato come risultato finale dell’inversione tomografica.<br />

Un’indagine tomografica può essere eseguita anche in assenza di fori sfruttando una morfolo gia rilevata<br />

posizionando i ricevitori sul pendio ed energizzando sulla sommità o sul pendio op posto (Figura<br />

3.4-34). I ricevitori possono essere posizionati anche all’interno di un foro.<br />

la prova può comunque anche essere effettuata in assenza di una morfologia rilevata utilizzando la<br />

propagazione di onde rifratte (Figura 3.4-35), in contesti caratterizzati da un progressivo au mento di<br />

velocità con la profondità e tenendo conto che la tomografia a rifrazione non aggira i limiti intriseci<br />

del metodo a rifrazione.<br />

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