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Appendici - CNR

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IndIrIzzI e crIterI per la mIcrozonazIone sIsmIca III Istruzioni tecniche [ 308 ]<br />

3.4.4.2.4.4<br />

misure in terreni a grana fine<br />

In questo caso le misure vengono effettuate di norma a carico variabile utilizzando piezometri infissi<br />

o messi in opera all’interno di fori di sondaggi (piezometri tipo casagrande).<br />

Il principale inconveniente nell’uso di piezometri tipo casagrande deriva dalle incertezze ri guardanti<br />

la geometria della cavità.<br />

l’uso dei piezometri infissi (tipo Geonor, tipo Wilkes-parry, tipo Wms) comporta invece due in convenienti:<br />

• il materiale attorno al piezometro risulta rimaneggiato in seguito al processo di infis sione;<br />

• il filtro del piezometro può essere intasato dalle particelle fini durante la penetrazione.<br />

Il primo inconveniente viene rimosso mettendo in opera filtri porosi (permeametri) autoperfo ranti. In questo<br />

caso la tecnica dell’autoperforazione consente di mettere in opera il permea metro con un minimo disturbo.<br />

Il secondo inconveniente, che riguarda anche i permeametri, è rimosso unicamente con l’uso di filtri<br />

protetti (piezometro Wilkes-parry, permeametro autoperforante permac).<br />

nel caso di piezometri infissi occorre attendere la dissipazione delle sovrapressioni interstiziali indotte<br />

durante l’infissione. Il tempo di attesa è di 20-30 giorni per i piezometri di piccole di mensioni.<br />

nel caso di terreni a grana fine, escludendo le prove a carico costante, quelle a carico variabile comportano<br />

il contemporaneo instaurarsi di fenomeni di filtrazione e consolidazione.<br />

nel caso in cui venga aumentata la pressione dell’acqua all’interno del filtro (flusso verso l’esterno)<br />

si ha una riduzione delle tensioni efficaci.<br />

nel caso opposto si ha invece un aumento delle pressioni efficaci. le caratteristiche di permeabilità<br />

sono dipendenti dal livello delle tensioni efficaci, ne consegue che le misure vanno pianificate e progettate<br />

caso per caso in ragione del problema da affrontare. analoghe considerazioni si applicano alle<br />

prove di dissipazione mediante piezo cono.<br />

3.4.4.2.5 Prove penetrometriche dinamiche (SPt)<br />

scopo della prova è quello di determinare il numero di colpi (N ) necessari a infiggere, per una<br />

SPT<br />

profondità di 300 mm, un campionatore di dimensioni standard mediante battitura. I valori ottenuti<br />

consentono una stima qualitativa della consistenza del terreno. Inoltre è possibile sti mare mediante<br />

correlazioni empiriche i seguenti parametri:<br />

• la densità relativa, l’angolo di resistenza al taglio e la resistenza alla liquefazione dei ter reni granulari;<br />

• il modulo di taglio a piccole deformazioni sia nel caso di terreni a grana grossa che in quelli a grana fine.<br />

la prova va preferibilmente realizzata in terreni granulari (sabbie e ghiaie fini). tuttavia può essere<br />

eseguita in qualsiasi terreno sciolto e anche nel caso di alcune rocce tenere. Unica mente in presenza<br />

di grossi elementi lapidei, la prova perde di significato.<br />

3.4.4.2.5.1 schema esecutivo della prova<br />

la prova può essere effettuata in fori di sondaggio, oppure in fori appositamente eseguiti (Figura<br />

3.4-52).<br />

sul fondo foro, opportunamente pulito, dovrà essere infisso a percussione un campionatore di forma<br />

e dimensioni standard. Viene determinato il numero di colpi necessari alla penetrazione di 45 cm, mi-

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