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Appendici - CNR

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appendIcI III Schede tecniche<br />

3.1.6 STUDIO DI STRONG/wEAk MOTION PER LA RISPOSTA<br />

SISMICA LOCALE<br />

3.1.6.1 OBiettivO<br />

differenziare e caratterizzare la risposta sismica locale tramite registrazioni di strong/weak motion.<br />

3.1.6.2<br />

PreMeSSa<br />

per dato strong motion si intende la registrazione sismica dell’accelerazione del terreno otte nuta in<br />

occasione di eventi che provocano un elevato livello di scuotimento. le registrazioni strong motion si<br />

differenziano da quelle relative a eventi di piccola energia (dati weak motion) in cui la quantità misurata<br />

è la velocità del terreno. la distinzione tra le due tipologie di regi strazioni si basa su due considerazioni<br />

legate rispettivamente all’evoluzione tecnologica della strumentazione di registrazione e alle possibili<br />

variazioni nel comportamento dei terreni in fun zione dell’intensità dello scuotimento.<br />

dal punto di vista tecnologico fino a pochi anni fa gli strumenti (velocimetri) a elevata sensi bilità, in grado<br />

quindi di registrare movimenti molto piccoli del terreno, avevano una limitata ampiezza di registrazione<br />

raggiungendo il massimo valore (saturazione) per bassi valori del moto. al contrario strumenti (acce-<br />

lerometri) in grado di registrare senza saturazione movi menti molto forti non disponevano di grande<br />

sensibilità e rimanevano sordi a scuotimenti di valore medio o basso. con il recente sviluppo tecnologico<br />

tali differenze si sono molto ridotte e, attualmente, gli accelerometri sono in grado di registrare con suf-<br />

ficiente sensibilità anche movimenti molto piccoli associati a terremoti di piccola magnitudo o localizza-<br />

ti a grande di stanza dallo strumento rendendo molto meno precisa la definizione di dato strong motion.<br />

più complessa è la distinzione tra strong motion e weak motion dal punto di vista della risposta dei ter-<br />

reni, in quanto quest’ultima può dipendere dall’ampiezza della sollecitazione stessa. si è infatti osser-<br />

vato che le deformazioni indotte in un terreno non crescono in modo lineare in fun zione dell’ampiezza<br />

degli sforzi applicati e che anche la frequenza a cui oscilla una colonna di terreno può spostarsi verso<br />

valori più bassi al crescere delle sollecitazioni applicate; tali effetti, indicati come comportamento non<br />

lineare e degrado, dipendono fortemente dalle caratteristi che dei terreni.<br />

3.1.6.3<br />

BaSe teOriCa<br />

lo spettro di un segnale sismico registrato a un sito è formato dal contributo di un termine di sorgente,<br />

uno di propagazione e uno di sito:<br />

A(f) = G(f) P(f) S(f).<br />

Valutare gli effetti di sito a partire da una registrazione significa calcolare il termine di sito S(f) separandolo<br />

dagli altri termini. Visto che la radiazione della sorgente sismica dipende dall’angolo sorgentericevitore<br />

e da come si evolve la rottura lungo un piano di faglia esteso, per avere lo stesso contributo<br />

di sor gente G(f) a due siti diversi di registrazione sarà necessario che entrambi i siti vedano la sor gente<br />

sotto lo stesso angolo. analogamente per gli effetti di propagazione P(f), vista la loro dipendenza dal<br />

percorso sorgente-stazione, è necessario che due siti diversi di registrazione siano posti a distanze<br />

molto simili dalla sorgente, è cioè necessario che la distanza tra i due siti di registrazione sia molto<br />

minore della distanza sorgente-stazione.<br />

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