31.05.2013 Views

Appendici - CNR

Appendici - CNR

Appendici - CNR

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

IndIrIzzI e crIterI per la mIcrozonazIone sIsmIca III Istruzioni tecniche [ 240 ]<br />

la differenza tra i tempi t e p, t e s ai due ricevitori, rappresentano quindi i tempi di viaggio delle onde<br />

dirette p e s dalla sorgente ai due (o più) ricevitori.<br />

si suppone che le onde si propaghino orizzontalmente senza subire deviazioni, trascurando quindi<br />

l’effetto di curvatura legato al loro percorso, che è comunque modesto essendo limitate le distanze in<br />

gioco in questo tipo di prova.<br />

dividendo perciò per i tempi d’arrivo la distanza orizzontale tra sorgente e ricevitore (o più ri cevitori),<br />

eventualmente depurata dalle deviazioni di verticalità dei fori) si ricavano uno (o più) valori di velocità<br />

diretta delle onde s e p. dividendo la distanza orizzontale (eventualmente corretta) tra i ricevitori per<br />

la differenza tra i tempi d’arrivo delle onde s e p per ogni singola terna geofonica, si ricavano ulteriori<br />

valori di velocità delle onde p e s, utili per la determinazione delle velocità intervallari.<br />

non sempre i tracciati registrati dai ricevitori sono chiari e univocamente interpretabili sia per l’eventuale presenza<br />

di onde rifratte p e s di ampiezze non trascurabili sia perché precedendo queste ultime quelle dirette ingannano<br />

sui reali tempi d’arrivo. la presenza di eventuali disturbi di origine mecca nica o elettrica deve essere evitata perché<br />

disturba il picking dei primi arrivi. solo qualora tali disturbi risultino di ampiezza contenuta e rappresentino<br />

rumore casuale, è possibile operare ripetendo più volte le registrazioni e mediando i tracciati (stacking).<br />

Quando l’istante di primo arrivo delle onde non è facilmente individuabile, sfruttando il fatto di disporre di più<br />

ricevitori, si può far riferimento ai tracciati registrati da ciascuno di essi ricer cando dei punti caratteristici (picchi<br />

o valli) successivi al primo arrivo ritrovabili in entrambi i segnali e stimandone il ritardo e quindi ricavando la<br />

velocità d’intervallo; in tal caso affinché a ogni picco dell’una registrazione corrispondano rispettivamente i<br />

picchi o le valli dell’altra è ne cessario che sia stato precedentemente stimato l’effetto dell’orientazione dei<br />

trasduttori ri spetto alla direzione di propagazione delle onde e che sia noto se i trasduttori siano orientati<br />

in maniera concorde o discorde. lo stesso ritardo può anche essere stimato ricorrendo al metodo della<br />

cross-correlazione, nel dominio del tempo o della frequenza. Va comunque rivolta molta attenzione al fatto<br />

che non sempre, nei casi reali, tali operazioni automatiche forniscono risul tati certi.<br />

Il problema del significato delle velocità intervallari ricavabili dalle variazioni di velocità dirette tra un punto<br />

e quello immediatamente seguente, presenta diverse soluzioni e può essere ri solto al meglio solamente<br />

utilizzando quelle metodologie che prevedono l’analisi completa del sismogramma e non, come nel cross-<br />

Hole e nel down-Hole, dove ci si limita a tecniche di ana lisi del primo arrivo. In generale l’interpretazione<br />

dello scattering nel diagramma tempo-pro fondità può dipendere principalmente dai seguenti fattori:<br />

• ritardo o anticipo del trigger;<br />

•<br />

•<br />

•<br />

differenze di spessore della cementazione nei vari punti a causa di scavernamenti di diffe rente entità;<br />

perdita della prima fase;<br />

presenza di orizzonti rifrangenti di spessore ridotto e intercalati che determinano arrivi diretti suc-<br />

cessivi ai first-break p e S.<br />

nel caso in cui le velocità di propagazione sorgente-geofoni siano fortemente differenti da quelle<br />

geofoni-geofoni, possono essere stati commessi degli errori d’interpretazione.<br />

ad esem pio, se è stato fatto riferimento anziché all’istante di arrivo a punti caratteristici del segna-<br />

le, si può avere nel passare dal ricevitore a un altro, un distendimento del segnale che allontana tali<br />

punti caratteristici fornendo dei valori di velocità più bassi, falsati in misura tanto maggiore quanto<br />

più elevate sono le distanze tra i ricevitori.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!