Spunti di Nutrizione rev2011 - Clinica Pediatrica Trieste - Università ...
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2. Intestino e ambiente<br />
sopprimere in co-cultura la proliferazione <strong>di</strong> cellule CD4+CD25- in<br />
modo proporzionale all'espressione del transgene. Si precisa infine<br />
che l'attività soppressiva <strong>di</strong>pende dallo stimolo del recettore delle<br />
cellule regolatrici (è cioè secondaria all'attivazione <strong>di</strong> queste<br />
cellule) e si esplica attraverso il contatto cellulare e non<br />
semplicemente dalla produzione <strong>di</strong> citochine regolatorie (come<br />
descritto per altri tipi <strong>di</strong> cellule regolatorie). A conferma del ruolo<br />
regolatorio delle cellule FOXP3+ vengono compiuti anche degli<br />
stu<strong>di</strong> in vivo, in cui si <strong>di</strong>mostra che le cellule transgeniche per<br />
FOXP3 sono in grado <strong>di</strong> curare la malattia causata nei topi irra<strong>di</strong>ati<br />
dalla somministrazione dei soli linfociti CD4+CD25-.<br />
Nel 2001 (due anni prima <strong>di</strong> quest’ultimo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Sakaguchi),<br />
mutazioni del gene FOXP3 erano state descritte come responsabili<br />
<strong>di</strong> una rara sindrome genetica legata al cromosoma X e<br />
caratterizzata dalla comparsa precoce <strong>di</strong> molteplici fenomeni<br />
autoimmuni e allergici. Questa malattia, denominata IPEX<br />
(Immunodysregulation Polyendocrinopathy Enteropathy X-Linked)<br />
rappresenta l’esempio genetico del <strong>di</strong>fetto dei linfociti regolatori,<br />
responsabili del mantenimento della tolleranza.<br />
Nella nostra esperienza, la cura e lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un bambino con<br />
questa malattia hanno costituito un’occasione importante <strong>di</strong><br />
incontro tra l’esemplarietà <strong>di</strong> una malattia monogenica per la<br />
ricerca <strong>di</strong> base e le ricadute delle conoscenze a servizio delle<br />
necessità cliniche 5-7 .<br />
2) Altri linfociti regolatori. Tr1 e tolleranza intestinale. I “linfociti<br />
della Roncarolo”.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un altro gruppo <strong>di</strong> linfociti, capaci <strong>di</strong> sopprimere<br />
l’attivazione <strong>di</strong> linfociti nel microambiente circostante (bystander<br />
action) per mezzo <strong>di</strong> citochine regolatrici, come l’interleuchina 10 e<br />
TGFbeta. Questi linfociti non hanno bisogno del contatto <strong>di</strong>retto<br />
con la cellula bersaglio e possono in tal modo favorire una<br />
tolleranza <strong>di</strong> ambiente, non specifica solo per un determinato<br />
antigene. Linfociti regolatori <strong>di</strong> questo tipo sono molto comuni<br />
nella mucosa intestinale dove, tra l’altro, l’IL-10 contribuisce a<br />
down-regolare l’eccessiva attivazione dei fagociti in continuo<br />
contatto con i più vari stimoli ambientali.<br />
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