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100 La rete <strong>LTER</strong> <strong>italia</strong>na<br />
Le principali tematiche di ricerca svolte comprendono: il monitoraggio<br />
della biodiversità vegetale (dinamica temporale delle principali<br />
specie e dei principali Habitat costieri psammofili), il monitoraggio<br />
della biodiversità animale (dinamica temporale dell’avifauna nidificante,<br />
principalmente Ardeidi e Anatidi e la dinamica delle popolazioni<br />
di Testudo hermanni), l’analisi multi temporale dei cambiamenti a<br />
scala di paesaggio (dinamica della copertura del suolo tramite cartografia<br />
CORINE land cover scala 1:5000).<br />
8.1. Monumento Naturale Palude di Torre Flavia<br />
A. T.R. Acosta, R. Santoro, L. Redolfi de Zan, C. Battisti<br />
Sigla: IT20-001-T<br />
Status di protezione: ZPS cod. IT6030020, Monumento Naturale Prov. di Roma.<br />
Persona di riferimento: A. T.R. Acosta, Univ. Roma Tre; Corrado Battisti, Prov. di<br />
Roma.<br />
Enti coinvolti: Dipartimento di Biologia Ambientale, Università di Roma Tre, Ufficio<br />
Conservazione Natura, Servizio Ambiente, Provincia di Roma.<br />
La Palude di Torre Flavia è una piccola zona umida con resti di dune<br />
sabbiose ed è di grande importanza per la conservazione poiché<br />
contiene tracce di quello che un tempo fu l'ambiente costiero laziale<br />
naturale. I principali habitat della Direttiva 92/43/EEC presenti sono:<br />
Habitat 1210 (Vegetazione annua delle linee di deposito marine), Habitat<br />
2110 (Dune embrionali mobili), Habitat 2120 (Dune mobili del<br />
cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria), Habitat 2230<br />
(Dune con prati dei Malcolmietalia).<br />
In questo sito di ricerca gli habitat tipici delle prime dune sabbiose<br />
si rinvengono molto degradati e frammentari e ciò è dovuto<br />
all’erosione progressiva che incide sulla linea di costa. Oltre a queste<br />
comunità psammofile si presentano altri habitat legati alle depressioni<br />
umide retrodunali, con suoli più o meno salini come la vegetazione<br />
pioniera a Salicornia (Habitat 1310) e quella perenne delle zone fangose<br />
e sabbiose (Habitat 1420) e, infine, i giuncheti mediterranei (Habitat<br />
1410) delle depressioni umide retrodunali. Inoltre, si osservano<br />
canneti a dominanza di Phragmites australis.