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I siti <strong>LTER</strong> 123<br />

Sovrapposte al trend decadale, le fluttuazioni interannuali sono determinate<br />

in larga parte dalle dinamiche di mescolamento delle acque<br />

profonde. La Fig. 10.4.3.a mostra la tipica evoluzione a “dente di sega”<br />

delle temperature ipolimnetiche del Garda causata dall’alternanza<br />

di periodi di riscaldamento interrotti da bruschi episodi di raffreddamento.<br />

Tali episodi, coincidenti con la completa circolazione delle acque,<br />

e il completo rifornimento epilimnetico di nutrienti (Fig.<br />

10.4.3.b), sono stati documentati nel 1991, 1999, 2000 e tra il 2004 e<br />

il 2006. Recenti ricerche hanno messo in evidenza una stretta dipendenza<br />

delle dinamiche di mescolamento profondo da specifici modi di<br />

circolazione atmosferica (Salmaso, in press). Similmente agli altri laghi<br />

profondi sud-alpini, sin dalle prime osservazioni (1971) le acque<br />

del Garda hanno mostrato un aumento della temperatura di circa 0.1<br />

°C per decade (Salmaso & Mosello, 2010).<br />

Le indagini <strong>LTER</strong> attualmente in corso presso la Stazione di ricerca<br />

“Lago di Garda” sono finalizzate alla comprensione dei meccanismi<br />

che controllano l’evoluzione a lungo termine della struttura termica,<br />

delle caratteristiche chimiche e delle comunità planctoniche, con particolare<br />

riguardo ai cianobatteri e alle cianotossine. Altri studi riguardano<br />

l’impatto delle cianotossine sulle reti trofiche, l’ecofisiologia e<br />

genetica di popolazioni di cianobatteri tossici e la paleolimnologia. I<br />

dati sono regolarmente pubblicati su riviste internazionali, comprendendo<br />

anche analisi sinottiche, in collaborazione con gruppi di ricerca<br />

operanti sugli altri laghi profondi.<br />

Lo studio di questo lago con tecniche di telerilevamento, realizzato<br />

della Stazione Sperimentale di Sirmione “Eugenio Zilioli”, sono iniziate<br />

nei primi anni ’90, consolidandosi poi nel 1996 con il progetto<br />

SALMON (Satellite Remote Sensing for Lake Monitoring, 4FP EC).<br />

Nel 2000 fu istituita una stazione sperimentale del CNR (dal 2005 denominata<br />

“Stazione Sperimentale di Sirmione Eugenio Zilioli”) che<br />

nel basso Garda è punto di riferimento per la raccolta di misure in situ<br />

a supporto del telerilevamento. Quest'approccio ha prodotto mappe<br />

tematiche relative a parametri indicatori di qualità dell’acqua, quali ad<br />

es. la concentrazione di clorofilla (dati da sensore MERIS a bordo del<br />

satellite Envisat-1 dell’Agenzia Spaziale Europea), ed alla distribuzione<br />

delle macrofite acquatiche, emerse e sommerse (Fig. 10.4.4). Queste<br />

ultime informazioni in particolare sono utili per la gestione del po-

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